Al via a Ferrara il XXIV Salone del RESTAURO-MUSEI

Al via a Ferrara il XXIV Salone del RESTAURO-MUSEI

FERRARA – Torna dal 22 al 24 Marzo 2017 l’annuale appuntamento con il Salone dell’Economia, della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali, che aprirà le porte al pubblico per la sua XXIV edizione. Le tre giornate di esposizioni, convegni, eventi e mostre, che riempiranno il fitto programma dell’evento a ingresso gratuito, si snoderanno per il secondo anno intorno al filo conduttore dato dal binomio RESTAURO-MUSEI.

Quest’anno particolare attenzione sarà rivolta tanto sull’innovazione della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e degli spazi museali, quanto sulle attività di recupero e tutela dei beni culturali mobili e immobili interessati da eventi bellici e sismici, in special modo a seguito dei danni causati dai terremoti che hanno interessato soprattutto le Regioni Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria a partire dallo scorso 24 Agosto.

Anche questa edizione della manifestazione conferma lo storico e determinante partenariato del MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il quale ha individuato nel Salone la giusta cornice per rappresentare il Sistema Museale Italiano in tutta la sua interezza e complessità, e ha collaborato all’introduzione del nuovo evento dedicato alle realtà museali a partire dalla scorsa edizione. RESTAURO-MUSEI 2016 ha riscosso una serie di risultati eccezionali (280 espositori, 130 convegni e seminari, 8 eventi e mostre, con circa 26.000 visitatori totali) dai quali ripartire per il rafforzamento e l’ampliamento del Salone 2017, il quale si riconferma come la prima e più accreditata manifestazione dedicata ai beni culturali e ambientali.

Il grande stand espositivo istituzionale del MiBACT, che occuperà uno spazio di ca. 600 mq all’interno del Padiglione 3, presenterà delle sezioni, corredate di schede e immagini, dedicate ai 30 Grandi Musei statali italiani dotati di autonomia speciale, ai 17 Poli Museali regionali, agli Istituti centrali, ai restauri realizzati nel 2016 e al recente sisma che ha colpito il Centro Italia. In merito a quest’ultimo saranno presenti le rappresentanze delle Regioni interessate dagli eventi calamitosi e una mostra multimediale dedicata alle opere presenti nelle aree terremotate.

La XXIV edizione del Salone 2017 intende incentivare l’accelerazione tra domanda e offerta, oltre a evidenziare il lavoro svolto dalle imprese che operano nel settore della salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Il Salone rappresenta infatti un punto di riferimento per tutti gli addetti del settore, nonché un’occasione significativa che offre a più di 5000 musei italiani la possibilità di incontrare e avviare rapporti di collaborazione con una vasta rosa di interlocutori che operano in altrettanto svariati ambiti: illuminotecnica, climatologia, software e altre tecnologie, accoglienza, allestimenti, trasporto di opere d’arte e molto altro.

Il ricco programma è stato presentato dettagliatamente, nelle sue premesse e nei suoi intenti programmatici, nel corso della conferenza stampa svoltasi Giovedì 16 Marzo, alle ore 11.30, a Roma nel Salone del Ministro della sede MiBACT.

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Apertura della mattinata dei lavori nel Salone del Ministro

Ad aprire la mattinata dei lavori, dedicata agli interventi afferenti direttamente al Ministero, è stato l’On. Prof. Antimo Cesaro, Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, il quale ha premesso come la riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, insieme alla riforma dell’intero sistema museale nazionale, con la relativa autonomizzazione manageriale delle grandi strutture presenti sul territorio nazionale, volute dal Ministro Franceschini, guardino nella direzione di un cambio di mentalità intorno al settore cultura, tanto da parte dell’opinione pubblica quanto degli addetti ai lavori:

I nostri beni culturali smettono di essere la narrazione della possibilità inespressa, anche in chiave economica, del nostro Bel Paese e iniziano ad essere un giacimento culturale enorme e profondissimo che ha rappresentato e rappresenta l’eccellenza nell’immaginario collettivo del mondo sul sistema Italia. Essi iniziano ad essere percepiti come volano di sviluppo dell’economia dei territori, come sostegno a un turismo che cresce in quantità e qualità.

Cesaro ha parlato inoltre di un incremento di circa 6 milioni di visitatori nei nostri musei negli ultimi tre anni, con un proporzionale incremento degli introiti dei nostri Istituti. A tal proposito si è ricordata l’importanza di iniziative ministeriali quali le Domeniche di accesso gratuito ai musei (di cui vi ha parlato proprio all’inizio di questo mese il nostro Direttore) o del cimena a 2 euro ogni secondo Mercoledì del mese.

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L’On. Prof. Antimo Cesaro

Non solo volano economico ma anche conservazione del patrimonio, valorizzazione della cultura e ricerca, sono i concetti-chiave che si affiancano al termine “museo”. Ecco perché, ha continuato l’On. Cesaro, le tre giornate del Salone di Ferrara rappresentano ideale estrinsecazione dell’art. 9 della Costituzione, che ai commi 1 e 2 si sofferma proprio sui medesimi concetti.

In merito all’attività di ricerca svolta dai nostri musei, di cui il Prof. Carlo Bertelli denuncia le attuali condizioni di impossibilità nella lettera allegata al comunicato stampa del convegno Il museo luogo di produzione della conoscenza. Una proposta, che si terrà il 22 Marzo al XXIV Salone di Ferrara, Cesaro ha salutato con favore e sostegno le nuove collaborazioni sorte recentemente tra molti istituti museali e Università o centri scientifici.

Altro segnale di innovazione si registra nell’attenzione da parte del Ministero alle nuove forme della comunicazione che sfrutta i nuovi mezzi del web, come i social network. Argomento, quest’ultimo, all’ordine del giorno nei convegni di settore degli ultimi mesi, come il recente #Socialmuseumsorganizzato il 24 Novembre scorso dall’Associazione Civita.

New media e social si collegano direttamente a una questione sensibile: quella dei giovani e della necessità di offrir loro opportunità di accrescere il proprio curriculum e di operare ad alto livello nei propri ambiti di studio. Nel prossimo Salone di Ferrara ormai prossimo all’apertura, il MiBACT sarà fortemente presente all’interno dei padiglioni espositivi e i giovani delle Università potranno partecipare alle numerose iniziative di Alta Formazione di cui si parlerà nelle tre giornate.

Lo spazio espositivo del Ministero sarà in grossa misura dedicato anche al tema caldo del sisma, per evidenziare gli sforzi messi in campo dalle Istituzioni nell’assistenza ai territori colpiti. L’eccellenza italiana nel mondo è rappresentata infatti, a detta di Cesaro oltre che dal grande bagaglio di tradizioni tangibili e intangibili, dalla capacità di recupero, restauro e valorizzazione di reperti appartenenti alle civiltà di altri Paesi. Si è fatto a tal proposito cenno alle collaborazioni con l’Iraq e la Bosnia, che coinvolgono giovani e docenti stranieri all’interno delle attività svolte dai nostri istituti, nonché al progetto voluto dal Ministro Franceschini United for Heritage.

Il Sottosegretario non ha mancato poi di ricordare l’importanza del nucleo operativo specializzato dei Carabinieri.

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La Dott.ssa Caterina Bon Valsassina

Ulteriori aspetti riguardanti l’emergenza sismica sono stati oggetto di numerosi altri interventi della mattinata, come quello della Dott.ssa Caterina Bon Valsassina, Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che ha dichiarato la propria responsabilità nell’aver strutturato un gruppo di 20 saggi composti da professori universitari ed esperti architetti e ingegneri perché possano fornire adeguato supporto alla commissione messa a punto dal commissario Errani sui temi della ricostruzione.

All’interno dello slogan “Com’era, dov’era”, lanciato all’interno di una circolare redatta dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, il tema della ricostruzione si lega a quello delle macerie e della materia originale con cui era costruita l’opera dell’uomo prima della calamità. Quest’ultimo argomento sarà anche oggetto di discussione del convegno Problemi di conservazione tra teoria e pratica per la ricomposizione dei frammenti e l’integrazione delle lacune, che si terrà, come ricordato dall’Arch. Donatella Cavezzali, Direttrice della Scuola di restauro dell’Istituto Superiore per la Conservazione del Restauro, il 22 Marzo a Ferrara a partire dalle 14.00. Anche il tema “giovani” è stato ripreso nell’intervento della Direttrice, la quale ha parlato della presenza sul campo di giovani laureati nei luoghi del sisma anche grazie ad apposite borse di studio e con il supporto di tutor senior che ne seguano l’esperienza operativa che rappresenterà un’occasione di inserimento nel mondo del lavoro.

Ulteriore nota è stata spesa in merito alla diretta relazione tra la recente riunione delle diverse competenze relative all’archeologia, alle belle arti e al paesaggio sotto un’unica direzione generale e il sorgere di una nuova struttura emergenziale costituita da un’unità di crisi nazionale da cui dipendono le unità di crisi regionali.

Numeri e cifre significative, che riportano il tema della ricostruzione alla dura concretezza del reale, sono venuti dall’intervento della Dott.ssa Daniela Porro, Segretario Regionale del MiBACT per il Lazio e responsabile dell’unità di crisi di coordinamento regionale Lazio per le emergenze.

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La Dott.ssa Daniela Porro

In quanto responsabile dell’unità di crisi nazionale che fa capo al segretariato generale, la Dott.ssa Porro rappresentava nella mattinata anche il Prefetto Carapezza Guttuso, e ha ricordato, in consonanza con la Dott.ssa Bon Valsassina, che fra i 12 convegni organizzati dal Ministero nelle giornate del XXIV Salone di Ferrara, il 23 Marzo avrà luogo l’incontro intitolato Patrimonio culturale e sisma – L’attività del sisma, in cui si entrerà nel merito dell’impegno profuso dal Ministero nella gestione della crisi seguita al sisma che ha interessato le 4 Regioni del Centro Italia. Nel pomeriggio il convegno vedrà la rappresentanza delle unità di crisi delle stesse Regioni e sarà concluso dall’Arch. Recchia.

L’operato fra le varie Istituzioni e le Sovrintendenze speciali si è svolto in maniera congiunta nei sei mesi seguenti al sisma. Nel Lazio, in modo particolare, è stata individuata nella sede della scuola dell’ex Corpo Forestale dello Stato a Cittàducale la sede del deposito ove ricoverare le opere danneggiate negli edifici terremotati. La sede, ha proseguito la Dott.ssa Porro, ospita attualmente quasi 2.400 beni mobili, mentre sarebbero quasi concluse le fasi emergenziali che prevedono l’effettuazione dei rilievi atti a stimare l’entità effettiva dei danni sul patrimonio artistico e l’eventuale agibilità degli edifici. Proseguono parallelamente le attività dei cantieri della messa in sicurezza.

Ancora di recupero e di restauro si è trattato nell’interessante intervento del Dott. Clemente Marsicola, che ha rappresentato l’Arch. Laura Moro, Direttore Istituto Centrale per il catalogo e la documentazione. In previsione dei primi Stati generali della fotografia (il 6 Aprile a Roma e il 5 Maggio a Reggio Emilia), sottolineava Marsicola, si prenderà in considerazione il restauro dei negativi, molti dei quali su carta e vetro, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, ci sono giunti grazie agli Alleati. Il 23 Marzo vi sarà a Ferrara un convegno dedicato al tema e intitolato IL VALORE “NEGATIVO”. Problematiche di restauro e conservazione delle pellicole fotografiche e cinematografiche.

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L’Arch. Manuel Roberto Guido

Importante anche l’intervento dell’Arch. Manuel Roberto Guido, Dirigente del Servizio II della Direzione Generale Musei e moderatore dei lavori, il quale ha fra le altre cose posto l’attenzione su alcune delle numerose attività che, oltre agli incontri convegnistici, occuperanno il programma del prossimo Salone di Ferrara. Una di queste è il progetto internazionale Sleeping Beauty: con l’espressione “bellezze dormienti” ci si riferisce alle opere che si trovano nei depositi dei musei e sono al centro di un progetto che intende esporle all’intero di musei internazionali. Tali esposizioni di lunga durata dovrebbero costituire occasione per chiedere agli Istituti ospitanti di pagare i restauri e attivare iniziative di comunicazione e di studio. “Abbiamo un primo avvio del progetto in Cina e con tre musei americani di cui racconteremo a Ferrara”, ha dichiarato Guido.

Non meno interessanti sono stati gli ultimi due interventi conclusivi. Il Prof. Marcello Balzani, Direttore del Centro Dipartimentale D.I.A.P.Re.M. dell’Università di Ferrara e Responsabile scientifico di TekneHub si dilungato con orgoglio sui successi raggiunti dall’Ateneo della città estense, come la vittoria del Premio Horizon 2020, e sul ruolo che l’Università sta svolgendo nella costruzione dei modelli 3D, che sta diventando un’altra eccellenza nazionale. In tale ambito si inserisce ad esempio il progetto INCEPTION, che diversamente dal titolo della nota pellicola di Nolan sta per Inclusive Cultural Heritage in Europe through 3D semantic modeling. Finanziato dalla Commisione Europea e ovviamente presente al XXIV Salone, il progetto si propone di sviluppare nuovi strumenti per l’interoparabilità e la condivisione inclusiva del patrimonio culturale europeo.

Anche di stretta relazione tra arte e dimensione spaziale ha parlato il Professore, declinando tale rapporto nell’importanza dei centri storici urbani, di cui in situazioni di calamità si avverte tutto il carattere di fragilità. A tal proposito si ricordavano le iniziative che commemoreranno Trainano, imperatore- costruttore, oltre al proposito di promuovere l’istituzione di un “giuramento di Vitruvio” per quanti si apprestano a intraprendere la professione di architetto.

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Il Dott. Carlo Amadori

A chiudere la conferenza stampa è stato il Dott. Carlo Amadori, Capo progetto RESTAURO_MUSEI. Un intervento riepilogativo che ha reso l’idea della straordinarietà dei numeri che vanterà il XXIV Salone in apertura a Ferrara: come per la citata edizione 2016 si avranno 280 espositori e circa 130 convegni tra seminari e workshop. La scelta dell’ingresso gratuito è stata determinata dalla grandissima mole di richieste di partecipazione all’evento e dall’idea condivisa dagli organizzatori che la cultura debba essere un bene comune. Di primo livello la presenza stessa degli attori previsti, tra cui si ricordavano i 4 assessorati della Regione Emilia Romagna e le rappresentanze di altre Regioni come il Veneto; la Fondazione Federculture che presenterà il XII Rapporto annuale Impresa – cultura; la novità del Sistema Museo degli Atenei, rappresentato dal ritorno per il secondo anno consecutivo di 14 musei di Bologna e dal sistema museale di Oxford.

L’iniziativa RESTAURO-MUSEI di Ferrara si preannuncia dunque un grande evento da non perdere, non solo per addetti ai lavori e imprese (grande importanza sarà rivestita proprio dal B2B), ma per tutti gli amanti del patrimonio culturale che ne percepiscono l’inquietante precarietà accanto alla bellezza, che merita ciononostante ogni sforzo possibile per conservare il valore della propria testimonianza per le generazioni future.

Consulta il programma completo su www.salonedelrestauro.com

Stefano Maria Pantano

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