ROMA – Il 22 giugno alle ore 18 inaugurerà al MACRO di via Nizza, la mostra Arazzeria Pennese. La contemporaneità del basso liccio; l’esposizione con arazzi storici e contemporanei aprirà al pubblico da venerdì 23, insieme ad altre quattro mostre.
La storica Arazzeria di Penne è stata fondata nel 1965; attiva fino al 1998, rappresenta un’eccellenza dell’artigianato artistico di Penne, antico borgo medioevale della provincia di Pescara. Il suo elemento distintivo è la tessitura con telai artigianali a quattro licci, differenziandosi dai laboratori italiani ed europei.
Nella tessitura a basso liccio risultano di fondamentale importanza sia la collaborazione con l’artista nella realizzazione del cartone preparatorio, sia l’individuazione delle mazzette (le lane) con l’importante scelta cromatica dei fili, la cui tessitura si trasformerà nelle trame dell’arazzo.
La nascita dell’Arazzeria Pennese è legata alla figura di Enrico Accatino che ha prodotto più di sessanta arazzi all’interno del laboratorio. Un successo internazionale che spinse molti artisti (Marcello Avenali, Afro Basaldella, Diana Baylon, Remo Brindisi, Primo Conti, Antonio Paradiso, le figlie di Giacomo Balla e Giuseppe Capogrossi) a fornire i loro bozzetti all’Arazzeria o a collaborare con essa.
Dal 2014 con le tessitrici Erminia Di Teodoro e Lolita Vellante, il laboratorio di Penne ha iniziato un novo percorso, istituendo rapporti con artisti contemporanei, i cui bozzetti sono stati tradotti in cartoni per gli arazzi, grazie al magistrale contributo di Mario Costantini che ha studiato dei sistemi innovativi per tale passaggio creativo.
La tessitura avviene con il contributo dell’artista stesso, in un rapporto di simbiosi tra l’opera proposta, la realizzazione del cartone, la scelta delle lane e la manualità delle tessitrici: una collaborazione fondamentale alla luce del necessario studio delle modalità attraverso cui le campiture cromatiche del cartone vengono studiate e poi tradotte rispettando l’opera, ma conservando una viva autonomia che è alla base della traduzione tessile e costituisce la parte più nobile dell’arazzo.
La mostra al MACRO, a cura di Barbara Martusciello, porta a Roma fino al 3 settembre 2017, parte dell’arazzeria storica con Giacomo Balla e Afro a cui si uniscono due arazzi ciascuno di Alberto Di Fabio, Matteo Nasini, Marco Tirelli, Costas Varotsos e il materiale preparatorio del recentissimo arazzo Andrea Mastrovito, opera che sarà presentata ufficialmente a chiusura della mostra con un convegno sull’Arazzeria e il contemporaneo.
Dunque, arrivano negli spazi di Via Nizza nuove esposizioni: Arazzerie pennese, insieme alle altre di imminente apertura, si aggiunge alla mostra Cross the Street, che vi avevamo già raccontato, formando un nucleo significativo che animerà il MACRO durante il periodo estivo.
ARAZZERIA PENNESE. La contemporaneità del basso liccio
a cura di Barbara Martusciello
Apertura al pubblico: 23 giugno – 3 settembre 2017
MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma
Studio d’artista 1, Via Nizza 138
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