Benjamin Britten torna in scena a Modena

Benjamin Britten torna in scena a Modena
When my mother died I was very young,
And my father sold me while yet my tongue
Could scarcely cry ” ‘weep! ‘weep! ‘weep! ‘weep!”
So your chimneys I sweep & in soot I sleep.
(W. Blake, ” The Chimney Sweeper” da Songs of Innocence)

In occasione della rassegna “All’Opera in Famiglia” presso il Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, sarà in scena domenica 6 marzo 2016 alle ore 16,  Il Piccolo Spazzacamino, di Benjamin Britten. Composta nel 1947, dall’autore inglese  con tutta probabilità uno dei più grandi compositori del ‘900, The Little Sweepy (questo il titolo  originale)  venne presentato al festival di Aldeburg nel 1949.  Britten vi racconta, in modo musicalmente tutto nuovo, una storia di bambini pensata per bambini e recitata  da bambini.
Progettata per un pubblico di minori  con l’intento di promuovere la passione per l’opera,  Britten persegue così  il suo scopo didattico e divulgativo insieme, curando ogni aspetto che potesse favorirne l’intento, come ad esempio la trovata di far recitare e cantare bambini accanto a interpreti professionisti, un escamotage  in grado di conferire  maggior autenticità al testo. L’intento di Britten era chiaramente pedagogico e promozionale insieme favorendo pertanto, un genere musicale al quale non tutti avevano accesso.  Britten rielaborò quindi un linguaggio suo, facendo abilmente confluire nella stessa partitura canzoni popolari, musica colta sia moderna che antica (di quest’ultima era infatti un grande conoscitore) non disdegnando poi il musical americano, così attraverso  un linguaggio musicale riconoscibile e conseguentemente comprensibile, Britten confeziona  il dramma con il tessuto narrativo di una favola e in quanto tale con un confortante lieto fine.  In un alternarsi di episodi divertenti e commoventi, la vicenda narrata è quella del piccolo Sam, che, abbandonato dai genitori, finisce nelle mani di due adulti senza scrupoli che lo sfruttano come spazzacamino. L’aiuto dei coetanei di Sam sarà fondamentale per far sì che il piccolo spazzacamino possa uscire dalla sua condizione: capitato in un asilo, infatti, il piccolo incontrerà un gruppo di bambini qui alloggiati che prima lo nascondono e poi lo aiutano a sfuggire per sempre ai suoi aguzzini portandolo in vacanza con loro. La storia di Sam ha un lieto fine: potrà tornare finalmente al mondo dell’infanzia dove l’unico compito che dovrà svolgere sarà quello di studiare, giocare ed essere un bambino.

Attraverso una storia che recupera i tanti racconti di bambini-lavoratori di epoca vittoriana e di dickensiana memoria, malgrado già dal 1788  si fosse tentato di arginare il problema  tramite il Chimney Sweepers Act,   la prima legge che  “regolarizzava” almeno l’età minima dei minori (a soli otto anni)   poiché era costume impiegare i bambini già dall’età di quattro o cinque anni, aprendo un dibattito  che sarebbe durato a lungo,  gli autori propongono una favola morale in cui i buoni e i cattivi sono chiaramente delineati e dove si vogliono sottolineare sia l’ingiustizia cui alcuni bambini sono sottoposti che, soprattutto, la forza della solidarietà tra i coetanei che diviene il motore per portare quindi la vicenda verso un sospirato happy end.  Per raccontare questa storia, Britten uscì ancora dai canoni dello spettacolo musicale, e operistico in particolare, non solo superando la suddivisione fra pubblico e spettatori, ma anche riducendo le dimensioni dell’opera, si per quanto riguarda l’allestimento scenico, sia per la durata (50 minuti), sia per l’organico strumentale. Il canto si trasforma in gioco e il teatro, assieme alla rappresentazione, diviene di nuovo coinvolgente, poiché il pubblico diventa protagonista in prima persona e anche i piccoli spettatori (come non accade mai nel melodramma dove i bambini non sono mai personaggi principali) si possono riconoscere sulla scena.

Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Comunale di Modena e interpretato dagli allievi della Scuola di voci bianche del Teatro per la direzione di Stefano Seghedoni e la regia di Stefano Monti. Solisti professionisti saranno Stefano Kim, Alessandro D’Acrissa, Alice Marini, Ayse Sener e Elisa Maffi. In buca l’Ensemble da Camera del Teatro Comunale.

Lunedì 7 marzo alle 10 si terrà una replica per il pubblico delle scuole.

INFO

Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Corso Canalgrande, 85 – 41121 Modena (Mo)
Tel. 059 2033010 – Fax. 059 2033011
Email:
biglietteria@teatrocomunalemodena.it

Daniela Ferro

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