Bologna Jazz Festival 2021

Bologna Jazz Festival 2021

ITALIA – Il Bologna Jazz Festival, dal 28 ottobre al 16 novembre, è la kermesse musicale che ormai travalica di molto i confini della città.

Bologna è jazz? Ebbene sì, e anche da parecchio tempo! Dalla fine degli anni cinquanta fino a metà degli anni settanta Bologna è stata la meta ambitissima per i cultori della musica jazz. La città ha ospitato sedici edizioni di uno dei primi e forse più importanti Festival Internazionali del Jazz. Inoltre Via Caprarie/Orefici è stata il crocevia del jazz internazionale per la presenza al civico 3 del Disclub di Alberto Alberti, con esibizioni dei nomi più significativi dell’intera storia del jazz.

La storia del jazz a Bologna ha origini lontane, fin da quando nel 1938 un gruppo di giovani appassionati si ritrovava presso il negozio Borsari per acquistare le nuove uscite jazz. Nel dopoguerra la spinta e la passione dell’Hot Club prima e del Circolo del Jazz poi, resero Bologna una tappa obbligata per tutte le band e i solisti americani più celebrati in tournée nella penisola. Nel contempo iniziarono a formarsi le prime jazz band cittadine: particolare importanza ebbe la Criminal del clarinettista Pupi Avati, poi divenuta Doctor Chick Dixieland Orchestra e, nel 1959, Rheno Dixieland Band. Manager era il giovane Antonio “Cicci” Foresti, destinato ad avere un ruolo determinante per gli sviluppi della musica jazz a Bologna.
Altra figura di spicco fu Alberto Alberti che nel 1953 aprì il Disclub, primo negozio in Italia dedito esclusivamente a dischi di jazz d’importazione e che ha portato il jazz in Italia, ideando concerti indimenticabili, dal Festival del Jazz di Bologna a Umbria Jazz e fungendo da manager per l’Europa di artisti come Miles Davis, Dexter Gordon, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, Cedar Walton, Chet Baker e altri. Furono proprio Alberti e Foresti, pochi anni dopo, a creare il Festival Jazz di Bologna.

Il crocevia tra le strade centralissime di Via Orefici/Caprarie, detto La Strada del Jazz, richiama con le sue stelle di marmo i più grandi nomi del jazz mondiale che si sono esibiti a Bologna, come Chat Baker, Thelonius Monk, Ella Fitzgerald, Duke Ellington e il nostro amatissimo Lucio Dalla, tanto per fare qualche nome qui e là.

Bologna è quindi, a tutti gli effetti, una realtà nel panorama del jazz nazionale ed internazionale. Si scrive dunque Bologna Jazz Festival ma si legge come una kermesse musicale di dimensioni che vanno ben al di là della città, coinvolgendo i comuni dell’area metropolitana e le province di Modena, Ferrara e Forlì. Un festival di proporzioni regionali, quindi, che si svolgerà dal 28 ottobre al 16 novembre, ospitando stelle come Paolo Fresu (con la sua formazione all stars in omaggio a David Bowie), John Scofield assieme a Dave HollandGonzalo Rubalcaba in duo con Aymée Nuviola. Attorno ai grandi concerti nei teatri si svilupperà poi una programmazione nei club ricca anch’essa di nomi di primo piano.

Gonzalo Rubalcaba e Aymée Nuviola (courtesy from BJF)

La costellazione dei jazz club bolognesi fornirà la struttura portante del cartellone, con una fitta programmazione nella quale si incastonano i grandi live nei teatri. Il primo grosso appuntamento è con Paolo Fresu (1 novembre, Auditorium Manzoni) con il cast di Heroes integrato tra gli altri da Petra Magoni e Petrella. Seguono le accoppiate stellari John Scofield e Dave Holland, chitarra e contrabbasso (9 novembre Teatro Duse) e Gonzalo Rubalcaba (piano) con la cantautrice Aymée Nuviola (14 novembre, Auditorium Manzoni).

La palla si sposta poi nei club: l’offerta musicale della Cantina Bentivoglio, il club cittadino dalla più lunga tradizione jazzistica, dove si terrà il concerto inaugurale del festival, il 28 ottobre, con l’incontro tra Ada Montellanico, una delle protagoniste del canto jazz italiano, e il tubista francese Michel Godard. A seguire i quartetti del virtuoso sassofonista Seamus Blake (3 novembre, con Alessandro Lanzoni al pianoforte) e del chitarrista Peter Bernstein (l’11), e uno spazio dedicato al jazz cittadino, con il debutto del Laboratorio Orchestrale Bologna in Jazz, che affianca noti professionisti e allievi del conservatorio bolognese, diretti da Michele Corcella (il 12). Un concentrato di esperienze è poi il duo della cantante Carla Marcotulli con il chitarrista Sandro Gibellini (il 14).

Il Camera – Jazz & Music Club, con la sua solida fama di roccaforte del jazz mainstream statunitense, ospiterà due serate con il trombettista Jim Rotondi in quartetto (28 e 29 ottobre). Le proposte del jazz nazionale di più solida tradizione vanno dal quartetto della cantante Rossella Graziani (5 novembre) a un quartetto paritetico con Luca Mannutza, Lorenzo Conte, Matteo Rebulla e la presenza solistica di Robert Bonisolo al sax tenore (il 6) sino al quartetto del chitarrista Max Puglia (il 7). Ma il Camera è aperto anche a proposte più moderniste, come dimostreranno i concerti del Trio Rope (31 ottobre) e del trio del batterista Zeno De Rossi (13 novembre).

John Scofield & Dave Holland (di Nicholas Suttle)

Il Bravo Caffè ospiterà pesi massimi del jazz italiano come il sassofonista Stefano Di Battista (con un omaggio a Morricone in quartetto, il 2 novembre) e il Tinissima Quartet del sassofonista Francesco Bearzatti (il 4). Ma ci sarà anche la scalpitante tromba di Luca Aquino, ospite d’onore del quartetto del pianista Emiliano D’Auria (28 ottobre). Altrettanto rilevante, sul fronte internazionale, è il trio del polistrumentista Shaun Martin, proveniente della ‘famiglia’ Snarky Puppy (10 novembre).

Come novità c’è il MAST sede di concerti del BJF: ospiterà infatti nel proprio Auditorium il Trio M, formazione all leaders con Myra Melford al pianoforte, Mark Dresser al contrabbasso e Matt Wilson alla batteria. Negli spazi espositivi di Foto/Industria si ascolteranno invece un solo del vibrafonista Pasquale Mirra (6 novembre, San Giorgio in Poggiale) e un solo del clarinettista Marco Colonna (il 13, MAMbo). BJF inoltre, in collaborazione con MAST, riserverà 100 posti gratuiti nell’Auditorium per i concerti principali del festival, a medici e operatori sanitari della regione.

Il BJF rende omaggio quest’anno a Steve Grossman(1951-2020):  uno dei musicisti statunitensi che più hanno lasciato il segno sulla scena jazzistica italiana. Nel corso degli oltre vent’anni trascorsi a Bologna, ha contribuito a formare molti dei più interessanti musicisti emersi in Emilia. A un anno dalla sua scomparsa, il BJF gli dedica una serie live e altre iniziative, tra il 29 e il 31 ottobre, tra cui il  “Tributo a Steve Grossman” della Bentivoglio All Stars al cui nucleo, un ottetto con ben quattro sax tenori, si aggiungeranno come ospiti speciali Jimmy Villotti alla chitarra e Valerio Pontrandolfo, il 29 ottobre alla Cantina Bentivoglio.

Per il Jazz fuori porta nell’area metropolitana il quintetto del batterista Marcello Molinari è chiamato a esibirsi in due distinte occasioni al Cine Teatro Fanin di San Giovanni in Persiceto (BO): l’8 novembre con la presenza speciale della voce di Diana Torto e il 15 con la partecipazione del vibrafonista Joe Locke. Castel Maggiore (BO) ospiterà invece i Jazzasonic del sassofonista Dario Cecchini (7 novembre, Teatro Biagi D’Antona).

Per i concerti in regione Il Torrione Jazz Club di Ferrara è il luogo di riferimento. Mentre a Modena il BJF è ospitato al Teatro Michelangelo  il 13 Novembre. Per il programma dettagliato, consultare il calendario qui.

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione MAST, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, Peugeot, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura.

©Marianne Bargiotti

Marianne Bargiotti

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