Gianmaria Buccellati, ode ai Maestri orafi italiani

Gianmaria Buccellati, ode ai Maestri orafi italiani

VENEZIA – Vi racconto perchè ho visitato due volte la mostra Gianmaria Buccellati, capolavori d’Arte Orafa a cura della Fondazione Gianmaria Buccellati e Gianmaria and Rosa Maria Buccellati Foundation esposta nel Salone Sansoviniano della Biblioteca Nazionale Marciana, e terminata il mese scorso.

Quando nel 2008 ho scritto il mio primo articolo su Mario Buccellati per la rivista Arte y Joya ero già follemente innamorata della perfetta maestria e dell’eccelsa qualità artistica e artigianale che sono le caratteristiche principali degli oggetti e dei gioielli realizzati da questo storico marchio italiano.

Gianmaria Buccellati, bracciale Tulle, 2012, oro giallo, oro bianco, diamanti, Fondazione Gianmaria Buccellati
Gianmaria Buccellati, bracciale Tulle, 2012, oro giallo, oro bianco, diamanti, Fondazione Gianmaria Buccellati

Per questo motivo ho sentito il desiderio di visitare per almeno due volte la bella mostra Gianmaria Buccellati, capolavori d’Arte Orafa a cura della Fondazione Gianmaria Buccellati e Gianmaria and Rosa Maria Buccellati Foundation esposta nel Salone Sansoviniano della Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia dal 23 maggio al 12 novembre 2017.

Un’eccellenza già percepita dal grande genio letterario Gabriele D’Annunzio che anche grazie all’amicizia di Mario e sicuramente attraverso i suoi lavori preziosi, dalle scatole d’argento finemente incise alle trine di diamanti e platino, ai lunghi sautoir in gemme, ha trasformato la sua vita in un’opera d’arte.

Gianmaria Buccellati
Mario Buccellati, Tiara, 1929, argento platinato, oro giallo, diamanti, Fondazione Gianmaria Buccellati.

Similmente Gianmaria Buccellati, nell’intervista rilasciata a Chiara Tinonin, che è anche un capitolo del volume Gianmaria Buccellati, capolavori d’Arte Orafa edito da Skira (fresco di stampa), ringrazia il padre Mario che lo ha indirizzato verso una vita votata alla Bellezza.

Per Gianmaria la Bellezza è un concetto spirituale prima ancora che materiale e a cui gli italiani attingono dalla semplice esperienza di vivere, circondati fino dalla nascita da un patrimonio naturale, artistico e culturale immenso e ricco di spunti.

Mario prima e poi Gianmaria, a capo di una serie di fidati e eccellenti artigiani maestri orafi e argentieri, hanno saputo tradurre con i loro gioielli ed i loro oggetti preziosi questo mondo tanto affascinante quanto complesso.

Gianmaria Buccellati
Gianmaria Buccellati, coppa del Sacro Graal, 2013, oro giallo, oro rosa, argento, quarzo citrino, diamanti, granati, tanzanite, Fondazione Gianmaria Buccellati.

Gianmaria nel realizzare le sue coppe visionarie, le sue spille fantastiche dove animali verosimili e mitologici prendono vita grazie a opali di fuoco, perle barocche, smeraldi, zaffiri e ametiste e le sue parure dove la combinazione dei colori dell’oro crea le sfumature tenere dei petali dei fiori, ha espresso il nobile mestiere dell’arte orafa che si trova a cavallo tra artigianato e arte visiva e in cui l’intuizione creativa viene sapientemente e pazientemente tradotta in disegno prima di misurarsi con la capacità manuale e la materia preziosa.

Assieme alla Natura, un altro tema dominante  nei Buccellati è l’arte tessile che guida l’immaginario visivo ed il vocabolario di alcune icone della produzione: dalla lavorazione a tulle, eccellenza tecnica derivata dalle opere di Mario degli anni Venti e Trenta, dove un’incisione profonda sfonda la superficie di oro per creare un effetto di brillante morbidezza e leggerezza senza uguali nel mondo dell’oreficeria; alla serie di gioielli Pizzo Venezia nata dall’osservazione di Gianmaria, negli anni Novanta, di un vero campione di prezioso pizzo veneziano; all’anello Turbante del 1972 la cui sommità è impreziosita da un grande rubino cabochon; alla parure Broccato, del 1984, in oro giallo e oro bianco illuminata da diamanti e rubini sfaccettati.

Per continuare a parlare di tecniche eccellenti, non è possibile tacere dell’incredibile serie di incisioni che da Mario a Gianmaria hanno reso unici i gioielli e gli oggetti Buccellati, prima tra tutti l’effetto satinato, ottenuto grazie ad una fittissima incisione a rigato, un must have nella gioielleria della metà del secolo scorso e ancora oggi una decorazione associata a veri e propri oggetti del desiderio.

Gianmaria Buccellati
Gianmaria Buccellati, bracciale Ghirlanda, 2010/13, oro giallo, oro bianco, diamanti, Fondazione Gianmaria Buccellati.

Ultimo ma non ultimo lo sbalzo ed il cesello in argento, ambito per veri cultori del Bello e fini intenditori. Gli artigiani di Buccellati sono da sempre stati i migliori in questo settore creando stupefacenti zuppiere a forma di vegetali e rendendo regali le zucche ed i cavoli dell’orto, i funghi e le foglie del bosco; facendo tornare a vivere le antiche coppe romane ritrovate nel tesoro di Boscoreale vicino a Napoli e creando vassoi, acquamanili e versatoi degni, con i loro decori ad alto e basso rilievo e gli intarsi di pietre dure, delle più ricche credenze da parata dei nobili del Rinascimento.

 

INFO MOSTRA:

Gianmaria Buccellati, capolavori d’Arte Orafa

A cura della Fondazione Gianmaria Buccellati e Gianmaria and Rosa Maria Buccellati Foundation Salone Sansoviniano della Biblioteca Nazionale Marciana

dal 23 maggio al 12 novembre 2017

 

Tutte le foto sono di Bianca Cappello

Gianmaria Buccellati
Gianmaria Buccellati, brocca, argento, lapislazzuli, malachite, 1987, Fondazione Gianmaria Buccellati.
Bianca Cappello

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