Dalle Stazioni dell’Arte a passeggio per una Napoli Pop d’autore

Dalle Stazioni dell’Arte a passeggio per una Napoli Pop d’autore

NAPOLI – Un itinerario Pop d’autore che parte dall’Ibis Style vicino alla nuova fermata della metropolitana Garibaldi. Una incredibile passeggiata tra le Stazioni dell’Arte sulle orme di una città rinata ed energetica che ci grazia delle sue bellezze e stravaganze che la rendono unica al mondo. Qui ogni colore ci indica percorsi originali che si snodano dal museo d’arte contemporanea MADRE alle onde marine sotterranee.

Chi l’ha detto che le zone intorno alla stazione sono brutte?

Chi l’ha detto non è mai stato a Napoli.

Scendo dal treno, esco nella piazza antistante dove finalmente tutte le impalcature e recensioni varie sono scomparse. C’è una piazza enorme dinanzi a me con mille vele che fanno ombra. Scale mobili che portano al centro commerciale, ricco di boutique e negozi vari, e che ti conducono alla fermata della metropolitana Garibaldi.

Tutto intorno bar e caffè, ristoranti e pizzerie con tavolini sul piazzale che danno a quest’area un bell’aspetto internazionale, accogliente e da movida. Sono tentata di sedermi sin da subito, ma mi concedo solo uno straottimo caffè in uno di questi bar. Ne scelgo uno dall’arredo minimalista ed elegante che espone un’antica e preziosa macchina da caffè, dal sapore antico, in un ottone lucente e scenografico.

Proseguo. Voglio prima andare in hotel a posare le valige, l’ho scelto strategicamente vicino alla stazione per poter gestire tutti i tempi con praticità, e così farò. Intanto penso ai miei amici scandalizzati che hanno espresso il loro disappunto: – Ma come! Proprio tu che sei napoletana prenoti un hotel in una zona così degradata? –

Li avevo ascoltati per un attimo, ma senza farmi convincere. Volevo finalmente fare l’esperienza da turista, girando e visitando i luoghi più importanti, a cominciare dai Musei fino alle piazze centrali, senza vivere la mia città da privilegiata tra via Caracciolo e Posillipo.

Pensavo che, prenotando nella zona della stazione avrei potuto godere della Napoli sincera e tradizionale. E così è stato. Anzi molto di più.

Intanto la mia scelta si è rivelata perfetta: IBIS STYLES NAPOLI GARIBALDI è in tema Pop come mi aspettavo. All’ingresso mi accoglie una bellissima foto tridimensionale di un albero di limoni, e dentro è tutta una fusione di colori energetici dall’orange al lemon al verde cedro.

Mi carico di energia positiva grazie anche al sorriso smagliante delle ragazze alla reception, che, in pieno stile partenopeo, esprimono simpatia con l’accento meridionale che nel darmi il benvenuto illumina il loro sorriso.

Il mio itinerario doveva partire dalla nuova fermata della metropolitana Garibaldi e da lì prendere il via per le Stazioni dell’Arte.

 

Stazioni dell’Arte a Napoli

Ma cosa sono le Stazioni dell’Arte?

La nuova linea delle fermate della metropolitana di Napoli, crea un complesso artistico-funzionale. Qui è stata prestata particolare attenzione a rendere gli ambienti belli, confortevoli ed efficienti. La finalità principale è di combinare la fruizione del trasporto pubblico con l’esposizione degli utenti all’arte contemporanea allo scopo di favorirne la conoscenza e diffusione. Ma la finalità secondaria è di riqualificare vaste aree del tessuto urbano e fungere da elemento motore per la realizzazione di nuove costruzioni che assumano il ruolo di luoghi focali della città di Napoli.

E credo che la stazione metropolitana Garibaldi sia un perfetto esempio di “riqualificazione”.

Avevo già soggiornato una volta nella catena Ibis (per la precisione un Ibis family a Milano, un Ibis rosso), ma questo è un Ibis Style, contraddistinto dal colore verde. Che significa? Che è un hotel di design con tratti comuni agli altri ma scelte di design per i vari spazi realizzate in modo unico e diverso, ad iniziare dai colori.

Questo Ibis Garibaldi è stato appena ristrutturato nel 2015 e, grazie all’incontro piacevolissimo con il Direttore Gennaro Esposito vengo a conoscere qualche dettaglio in più. Nel gruppo IBIS della catena ACCOR, le strutture si contraddistinguono per la particolare offerta economica competitiva ed il rispetto di alcuni standard, ma per ognuno ci sono evoluzioni con diverse e nuove tipologie.

Questo Ibis Style Garibaldi, Verde, era un Relais Mercure che nasceva quindi a quattro stelle. Da qui la strategia di presentare un offerta diversa e più forte per la categoria dei tre stelle tenendo alti gli standard di qualità e servizio rispettando sempre però l’offerta economica molto vantaggiosa. Infatti nella hall c’è un bar sempre a disposizione, (accanto al front office e ricevimento) 24h su 24 oltre ad un corner gratuito con caffè e the solubile sempre aperto.

Qui c’è un attenzione particolare per le famiglie con bambini.

Infatti per i bimbi c’è l’happy mood project che consente, nell’operazione di check in, di far partecipare il bambino. Nell’atto della registrazione gli viene dato un braccialetto che può indossare lui o il suo pupazzetto o agganciarlo allo zainetto, così si sente parte attiva della prenotazione. Anche a colazione il bimbo viene accolto in un area dall’insegna  “vietato agli adulti” e servito su tovagliette divertenti e personalizzate.

Oltre allo spazio dedicato alle famiglie c’è l’attenzione del particolare, con un servizio che di giorno in giorno ti coccola con piccole accortezze. Ad esempio a colazione, dopo che ti sei servito con il buffet che offre ogni prelibatezza, i ragazzi passano per i tavoli ed offrono un prodotto tipico e diverso ogni giorno, dal Panariello napoletano con sacchetti di carta che contengono le famose sfogliatelle napoletane al tarallo tipico partenopeo.

E’ un piccolo gesto quotidiano che conquista l’ospite anche grazie all’effetto sorpresa.

 

Intervista IBIS STYLES NAPOLI GARIBALDI

Ma l’aspetto che mi ha divertito di più è il Social Wall dove l’hotel scrive di un iniziativa o qualcosa da condividere. Oppure stesso il cliente può comunicare con altri clienti dando così la possibilità a noi tutti di scrivere, interagire e comunicare con gli altri clienti! Trovo che questa sia davvero un’idea originale a dispetto dell’era virtuale! Io ad esempio qui ho segnalato la mostra di Gianni Versace: da non perdere!

Dopo una breve pausa nella bella stanza, fresca come i colori degli agrumi alle pareti, mi avvio verso la stazione metropolitana Garibaldi ed inizio l’itinerario per il Museo MADRE ed il Museo MANN. Ovviamente la fermata si chiama Museo, e già questa è uno spettacolo!

Eccomi quindi nell’antico quartiere di San Lorenzo, cuore storico di Napoli, dove seguo le indicazioni per Palazzo Donnaregina a pochi metri dal Duomo che ben conosco dato che ogni 19 settembre vado per le celebrazioni di San Gennaro.

L’ingresso del Museo MADRE è vivace e fluorescente e le mie previsioni di vivere una Napoli POP si affermano. Il Palazzo ottocentesco mi accoglie con i suoi i tre piani di spazi espositivi, le installazioni site-specific, oltre alle opere della collezione ed esposizioni temporanee. La scalinata è un pezzo di architettura che determina la bellezza di questo imponente edificio e ti introduce, passo dopo passo, nel vivo di Palazzo Donnaregina. Questa struttura antica conserva in sé stessa la sua nuova identità di sede de il Madre, il bellissimo museo d’arte contemporanea di Napoli.  Qui sono visitabili tutti gli spazi dislocati nei tre piani, fino alla terrazza che si apre sui tetti di una Napoli antica e contemporanea, dove ogni colore e ogni elemento enfatizza la capitale dei contrasti.

 

MANN e MADRE Musei

Qui padroneggia il cavallo di Mimmo Paladino, così come L’uomo che misura le nuvole di Jan Fabre. Ma io  non ho potuto esimermi dallo scatto con l’opera di Bianco-Valente, Il mare non bagna Napoli, del 2015 (in homepage).

Terminata la visita ho ripreso dalla via dei Musei incamminandomi verso il Museo Archeologico Nazionale (MANN) dove c’è appunto la mostra di Gianni Versace e trovare quel connubio di arte, stile e colori che solo il grande designer calabrese è riuscito a regalarci. Il MANN è un imponente palazzo che si apre su uno splendido giardino, e tutto il complesso merita ore, anzi giornate, di visite tra le collezioni può importanti di arte antica, sia greca che romana. il perché sia stato scelto il Museo Archeologico Nazionale per ospitare la mostra dello stilista pop degli anni 80 ve lo racconto nel mio prossimo articolo, quello dedicato alla mostra di mostra di Gianni Versace appunto.

Intanto la mia vacanza prosegue, e gli itinerari prescelti mi portano ad attraversare grandi strade dai palazzi antichi, giardini accoglienti e vicoli colorati popolati da invitanti vetrine di soffici pizzette o gustose brioche e sfogliatelle.

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Ma io ho un rito quando vengo a Napoli, un passaggio a piazzetta Bellini, la Montmartre partenopea. Qui ci si immerge in un atmosfera senza tempo. Questa era una zona degradata durante la mia infanzia, invece ora puoi goderti ogni passo tra napoletani e turisti provenienti da ogni paese del mondo, serenamente seduta ad un caffè letterario o mangiando vegetariano. Qui ogni bibita, cibo o arredo riflette la luce magica di questa città e ti avvolge tra i suoi vividi colori.

 

Fabiola Cinque

5 Responses to "Dalle Stazioni dell’Arte a passeggio per una Napoli Pop d’autore"

  1. Roberta Tagliaferri   14 Agosto 2017 at 14:19

    Che meraviglioso virtual tour di una città che da sempre e per sempre annovero tra le più belle al mondo. Gran bell’articolo e spero che spinga sempre più persone a visitare questa perla italiana. Panorami e odori unici.

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  2. Giuliana   21 Agosto 2017 at 13:02

    E’ una vita, come sai, che desidero tornare a Napoli. In effetti, sarebbe più corretto dire “visitare Napoli” più che “tornare a Napoli”, perché ci sono stata tanti anni fa solo per un compleanno di amici di quel tempo (lontano 1987) e non l’ho girata per niente! quindi è come se non l’avessi vista…
    Da quel lontano periodo so che è cambiata molto ed è tanto che cerco di organzzare un week end e speravo soprattutto di farlo con una persona del posto (disgraziataaa!!!). Scherzo…
    Ora sembra ci stia riuscendo a programmare una visita a settembre e questo articolo mi ha dato tante informazioni utili! Non resta che preparare le valigie e…incrociare le dita!

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   21 Agosto 2017 at 18:34

      Si è vero, lo diciamo da tanto tempo, ma in effetti è stata la mia prima volta di soggiorno a Napoli da turista. È stata la prima volta, dopo tanti anni, che non ho avvertito nessun parente per evitare di passare da un pranzo ad una cena di casa in casa, e con mappa ed iter studiato a priori mi sono regalata lunghe passeggiate. Sono andata per Napoli con la macchina fotografica tra i vicoli, le vie più turistiche e quelle più “partenopee”, miscelando una Napoli tradizionale a quella internazionale. In lungo ed in largo per le stazioni metropolitane, per musei e giardini fino a quella che io descrivo Montmartre partenopea. Così il mio itinerario è diventato autotentico. Meraviglioso come solo questa città sa Offrire. Seguite i miei consigli, anche tu Giuliana fatti guidare da un napoletano doc com’è stato per me il Direttore dell’IBIS, o anche le organizzatrici della mostra di Versace al MANN.
      ANDATE A NAPOLI PER TURISMO, E LASCIATEVI ANDARE.

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  3. Luna   24 Agosto 2017 at 15:59

    Ho letto tutto l’articlo con interesse perchè in tanti anni che vivo in Italia non ho mai visitato Napoli e tutti i miei amici connazionali (sono russa) vanno direttamente isole Capri e altre e mai mi raccontano di questa città. Spero di andare presto e grazie per il consiglio l’Hotel IBIS Garibaldi sembra fantastico noon vedo l’ora di provare!

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   24 Agosto 2017 at 17:01

      Te lo auguro Luna. Ma soprattutto organizzati una visita della città con un napoletano, non con una guida turistica. Respirerai l’aria, la filosofia, l’atmosfera e la magia di questa città pian piano. E ti entrerà nel cuore.

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