Dimenticando Santorini è il nuovo romanzo di Marta Lock che verrà presentato a Roma

Copertina "Dimenticando Santorini"
“Dimenticando Santorini”, il nuovo romanzo di Marta Lock

ROMA – Dopo il lancio nazionale tenutosi a Milano, Marta Lock incontra i suoi lettori romani in occasione della presentazione del romanzo Dimenticando Santorini – Talos Edizioni – nella Sala Einaudi di Palazzo Bernini al Corso, in via Borgognona 47, alle 18.30 di venerdì 24 marzo. Una bellissima storia d’amore che fa la spola tra i mari della Grecia e i grattacieli di Chicago e lascia addosso la percezione romantica dell’ineluttabilità di certi sentimenti.

Capita, nella vita, di rinunciare, di adeguarsi, di soggiacere alla volontà degli altri, perché la mediocrità è una scelta comoda, un regalo riciclato che proviamo a camuffare con un bel fiocco rosso. Ci priva di certi guizzi di bellezza, la mediocrità. Di quelle botte allo stomaco che ti fanno sentire vivo, vibrante. Ci esonera, in egual misura, dai turbamenti, dal tum tum del cuore quando diventa un cavallo pazzo dentro il petto, dall’inquietudine e dallo sconcerto delle emozioni. E, così facendo, ci condanna, obbligandoci ad abitare una terra senza nome nella quale sono stati confinati tutti quelli che, per paura, non hanno osato, barattando la felicità per la fissità, l’amore e i sogni di sempre per la stabilità di un’esistenza che, nella sua immobilità, ci appare prevedibile e sicura.

Succede pure, nella vita, di non scegliere la persona da amare ma il tipo di rapporto in cui stare. E le due cose non sempre coincidono. Può accadere di preferire rapporti accudenti, senza farfalle che volteggiano allegre nella pancia, eppure solidi, sicuri, confortevoli, e per questo semplici da gestire. Come se l’amore fosse una partita sbilanciata, truccata in partenza, in cui c’è sempre uno che vince e l’altro che perde. E, tra i due, è bene augurarsi di essere il primo.
Di gente incastrata dentro storie facili da gestire è pieno il mondo. Sono abili mentitori. Hanno fatto pratica ingannando se stessi: si raccontano ogni giorno la medesima bugia, dicendosi che va bene così, che bisogna essere pratici, concreti, risoluti, che i sogni è meglio lasciarli agli altri, ai folli, agli sconsiderati, ai visionari con la testa per aria.
Ma i sogni che non abbiamo saputo tentare, quelli ai quali non abbiamo dato una possibilità, ci trovano sempre, ci sorprendono all’improvviso, quando crediamo ormai di essere al sicuro, obbligandoci a vedere le cose a cui abbiamo rinunciato, le cose che pensavamo di esserci lasciati alle spalle.

Su un’isola della Grecia, Jade e Damian si incontrano ragazzi e si amano di un amore incapace di arrendersi alla mediocrità. Le scelte dei loro genitori, degli adulti ai quali non possono disobbedire, li allontanano per oltre vent’anni, frapponendo tra loro mari, continenti e terre emerse. Jade torna a Chicago, insieme alla sua famiglia, poiché il padre Arthur, funzionario della Citibank, è tenuto a ritrasferirsi nella metropoli statunitense dopo gli ultimi due anni trascorsi, invece, presso la filiale greca di Atene. Damian resta a Santorini, su quell’isola bella e magica nella quale è cresciuto e ha conosciuto Jade.

Il tempo incede, la vita passa, Damian diventa un fotografo stimato ed acclamato in tutto il mondo, come sognava da giovane; Jade si fa adulta, ma resta incapace di disattendere le aspettative di quel padre padrone che, anni prima, l’aveva strappata via ai mari della Grecia e al suo amore bambino, credendo di sapere senza alcun dubbio cosa fosse meglio per lei. E, in questa incapacità, Jade firma la sentenza di una pena che la vedrà incastrata dentro una vita molto lontana da quella che aveva desiderato vivere: rinuncia al sogno di affermarsi come stilista, virando verso una scelta lavorativa più sicura, in direzione della quale la orienta il padre Arthur. Inizia perciò a lavorare per un’azienda di telefonia e, come da copione, sposa Cooper, il compagno di scuola serio ed affidabile che rappresenterà, per Jade, una di quelle scelte di seconda mano alle quali proviamo ad adattarci senza che il cuore le senta mai davvero giuste, giuste fino in fondo.

Poi, un giorno, il destino, che è un gran burlone, spariglia le carte e ridefinisce la partita. Come in un gioco di elastici le cui estremità si tendono nelle direzioni opposte, allontanandosi, e poi di nuovo si avvicinano, molleggiando, Jade e Damian vengono chiamati a correggere la rotta, a raddrizzare il tiro, scrivendo un epilogo diverso rispetto al quale Jade dovrà dimostrare un coraggio che, fino ad allora, aveva sedato, al pari di un leone dormiente. Farlo le costerà il prezzo che pagano quanti sono disposti a sovvertire l’ordine noto delle cose, rilanciando, alzando la posta, scommettendo unicamente su se stessi, senza alcuna garanzia di vittoria.

Marta Lock, scrittrice prolifica insignita di numerosissimi premi letterari, in Dimenticando Santorini racconta una storia d’amore, sì, ma anche una storia di genitori e figli, di quanto sia importante per i secondi affrancarsi dai primi, disobbedire se necessario, ribellarsi, dando voce alle idee, nervo alle credenze, sostanza ai sogni, per non diventare, crescendo, adulti a metà. E lo fa con uno stile delicato, scorrevole, grazie al quale il lettore può viaggiare, da un capo all’altro del mondo, al ritmo dei colpi di scena incalzanti che la Lock piazza in rapida successione, come fili nella cruna di un ago.

Il 24 marzo, alle 18.30, si terrà dunque la presentazione romana dell’opera, a Palazzo Bernini al Corso. All’evento, patrocinato dalla Confedilizia, prenderanno parte, oltre all’autrice, il Dott. Carlo Pepe, moderatore e presidente del Club degli Editoriali; Massimo Pedroni, autore della bellissima prefazione del libro; l’artista Katia Malizia, a cui si deve la copertina del romanzo. Partner della serata, la designer di gioielli Marina Corazziari, che esporrà alcune delle sue creazioni ispirate ai meravigliosi colori di Santorini, l’isola che fa da cornice a Damian, a Jade, a tutti i personaggi che di questa storia sono parte e che ci insegnano quanto rischioso possa essere scegliere di non rischiare.

NOTA BIOGRAFICA MARTA LOCK

Marta Lock è nata a Terni il 30 dicembre 1970 ma vive e lavora a Milano dal 2001. Ha una sua rubrica personale, L’Attimo Fuggente sul sito www.martalock.net, sul quale scrive anche i suoi aforismi quotidiani che ha chiamato Pensieri della sera, finalisti per tre anni al Concorso nazionale di filosofia di Anpf Confilosofare. Notte Tunisina è il suo romanzo d’esordio del 2011, mentre Quell’anno a Cuba, il suo secondo lavoro, viene dato alle stampe nel 2012. Ritrovarsi a Parigi, la sua terza opera, pubblicata nel 2013, ha vinto tre premi letterari nel corso del 2014, mentre Miami Diaries, il suo quarto romanzo uscito a marzo 2014, viene insignito di due premi. Dal novembre dello stesso anno cura la sezione Mostre d’Arte e la rubrica da lei ideata, Tavolozze Emergenti, prima per Alpi Fashion Magazine, di cui assume per sei mesi la carica di Direttore Editoriale, e successivamente per Ok Arte. Dal mese di dicembre 2014 le viene conferita la carica di Referente Regionale Ipermedia-Club degli Editoriali, l’Associazione nazionale di categoria dei professionisti della scrittura. Nel 2015 pubblica la raccolta Pensieri per l’Arte dove associa 150 opere di pittori contemporanei ai suoi aforismi. Nel giugno del 2015 le viene conferito il Premio alla Cultura a Galatone Arte 2015, per il suo ruolo di interesse, impegno e promozione dell’arte in tutte le sue forme.

A settembre 2015 esce la sua quinta opera, La sabbia del Messico. Nel mese di febbraio 2016 pubblica il suo primo saggio, Ricomincia da te.

Dimenticando Santorini è il suo sesto romanzo.

Antonia Storace

2 Responses to "Dimenticando Santorini è il nuovo romanzo di Marta Lock che verrà presentato a Roma"

  1. Marta Lock   24 Marzo 2017 at 16:24

    Grazie alla critica letteraria e giornalista Antonia Storace per la commovente e intensa recensione a Dimenticando Santorini!! Le sue parole mi hanno davvero toccata Antonia. <3

    Rispondi
  2. Antonia Storace
    Antonia Storace   24 Marzo 2017 at 16:31

    Grazie di cuore Marta, ed in bocca al lupo per la presentazione di questo pomeriggio.

    Un grande abbraccio ed un sorriso,
    Antonia

    Rispondi

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