Eataly, tra Paesaggi Storici e Cultura della Tavola

Eataly, tra Paesaggi Storici e Cultura della Tavola

ROMA – Musica come nutrimento. Lunedi 17 ottobre alle ore 17, il Centro Congressi di Eataly Roma ospiterà un appuntamento davvero imperdibile. Stiamo parlando di Cultura della Tavola, musica come nutrimento. Protagonisti assoluti il Ristorante Cacciani (organizzatore dell’evento) e Ambrogio Sparagna. Per chi non conoscesse quest’artista della musica e non solo, Ambrogio Sparagna è un musicista ed etnomusicologo italiano.

Autore di numerosi saggi e pubblicazioni sulla musica popolare, è stato protagonista di una lunga attività concertistica di respiro internazionale realizzata in numerosi Paesi europei ed extraeuropei.

Ha collaborato, tra gli altri, con Francesco De Gregori, Angelo Branduardi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Nino D’Angelo, Maria Nazionale, Giovanni Lindo Ferretti, Stefano Saletti, Piccola Banda Ikona.

Nel corso dell’evento Sparagna proporrà ai presenti una lezione-esibizione, accompagnata dalle canzoni delle donne del Cantamagio dedicate al Cibo de “La Banda della Ricetta”.

Al termine Paolo Cacciani ci preparerà un assaggio della sua speciale cacio e pepe!

Insomma, un’iniziativa davvero gustosa quella di Cultura della Tavola, impreziosita dalla firma di Eataly, che conferma un periodo di grande creatività e di empatia con gli amanti del Made In Italy. Basti pensare al grande successo di Paesaggi storici e prodotti tipici: le unicità d’Italia, svoltosi la scorsa settimana, dedicato ai paesaggi rurali, alla loro unicità e alla necessità della loro tutela.

“C’è un nesso profondo tra la cultura dei paesaggi e il destino dei territori – ha dichiarato Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, durante la conferenza stampa – Un pezzo fondamentale per la prospettiva che possiamo dare al nostro Paese sta proprio all’interno del mondo rurale italiano”.

L’evento ha posto al centro l’obiettivo di promuovere lo stretto rapporto fra le produzioni tipiche e le caratteristiche del paesaggio. I paesaggi mostrano, nella loro varietà, la testimonianza del rapporto tra l’uomo e il territorio, che si concretizza nelle tipicità agroalimentari. I prodotti provenienti dai territori iscritti nel registro hanno avuto la possibilità di usufruire di un marchio che ne certifica l’unicità, contribuendo al potenziamento del turismo rurale e collegando il concetto di qualità alle forme produttive locali.

“L’80% del paesaggio italiano è agricolo – ha ricordato Mauro Agnoletti, Coordinatore Scientifico del Catalogo Nazionale dei Paesaggi Storici – e nel corso del tempo ogni paesaggio ha conservato le sue forme antiche. La qualità di ogni territorio deve quindi essere capace di attrarre investimenti e per farlo c’è bisogno di un costante presidio da parte degli agricoltori, che provvedono alla manutenzione del terreno.

Ad aderire al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici sono stati addirittura 100 comuni.

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Cultura della Tavola

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