Feizbuk, i social e le nuove manie, ne parliamo con Giorgio Comaschi

Il comico bolognese Giorgio Comaschi presenterà al Celebrazioni il suo nuovo spettacolo "Ma te ci sei su Feizbuc?" Un condensato di manie, una summa di tic che scandisce la nostra quotidianità, tra gag, battute e brutte abitudini scherzando si racconta la verità.

Feizbuk, i social e le nuove manie, ne parliamo con Giorgio Comaschi

BOLOGNA – Giovedì 1 dicembre vede le luci della ribalta del Teatro Il Celebrazioni posarsi su Giorgio Comaschi che sarà impegnato in una serie di monologhi serratissimi sulle dilaganti manie del XXI secolo attraverso lo spettacolo Ma te ci sei su Feizbuk?

Lo spettacolo consiste in un insieme di monologhi cabarettistici incentrati sui i tanti tic che hanno preso il sopravvento specialmente in questo ultimo decennio, si va così dalla moda dei baveri alzati delle polo, all’uso eccessivo delle sciarpe, dai riti delle cene del sabato sera alle donne che parcheggiano i Suv in seconda fila intasando le strade, fino ad arrivare all’analisi in chiave comica di uno dei fenomeni più curiosi dei nostri anni: la “Facebook dipendenza, l’uso scriteriato che si è imposto prepotentemente nelle nostre vite modificandone gli aspetti più vari: dall’abitudine a voler raccontare i fatti più personali sulla piattaforma social, ai tag, alle foto postate con condivisione plateale di ogni stato sentimentale narrato più spesso al vuoto o “i dibattiti sul niente”. Molti dei monologhi sono tratti dalla rubrica “La Mosca di Comaschi” che esce il sabato su Il Resto del Carlino. Oltre i monologhi non mancheranno la musica e come sempre il coinvolgimento attivo del pubblico.

Ora non paga di aver letto quanto conteneva il comunicato stampa decido invece di contattare direttamente lo stesso Giorgio Comaschi e cercare di scucirgli qualche informazione ulteriore, di seguito la nostra conversazione.

Senti di che cosa parla il tuo ultimo spettacolo?
Ma te ci sei su Feizbuk, scritto proprio con la “zeta” per  rifare il verso a come lo pronunciano i bolognesi, è un contenitore di monologhi cabarettistici, tratti dalle “Mosche” che scrivo sul Carlino, io faccio queste prese in giro settimanali sui tic e le manie della gente. Si va dal fatto che quando facciamo un compleanno  la torta viene sputacchiata dai festeggiati mentre soffiano sulle candele, o che non si può vivere senza il Burraco, parlo delle code a dare i resti alle signore alla Coop che mettono su  delle scene fantascientifiche e strepitose, al fatto dei tifosi bolognesi di cui faccio un gran monologo sulla loro competenza di calcio e che a cose accadute “tutti l’avevano sempre detto”, ma detto a chi? E poi c’è un lungo monologo su Facebook dove cerco di analizzare questo fenomeno per cui tutti siamo potenti, siamo gli editori di noi stessi come se noi facessimo un giornale e facciamo un editoriale su qualsiasi cosa succeda: se si è rotto un quaderno oppure se ci è caduta una biro. O del fatto che ci si prende la briga di dire a tutti che si è stanchi, le donne poi sono specialiste, nel raccontare. Ma a chi l’hai detto o a chi lo stai dicendo?

Stiamo parlando da soli!
Ma neanche il papa  ha la presunzione di scrivere su Facebook “sono stanchissimo!” e  sperare che alla gente poi interessi. Tutto questo viene  raccontato da me prendendo in giro il fatto che comunichiamo ogni cosa su Facebook. Poi faccio un monologo sulle signore sui SUV, questo fenomeno per cui si blocca la città alla mattina davanti alla scuola.

Ti farai qualche nemica o qualche nemico, immagino.
Quando le incontro le signore mi dicono: “Come mi sono divertita quando ha scritto quelle cose lì, siamo noi, siamo noi!” Si divertono a essere prese in giro, ma io poi mi prendo in giro anch’io, delle volte telefono mentre sono in macchina o mando messaggi. Però… ecco questa cosa di via Dante là davanti alle Carducci è un monologo molto lungo e anche bello con musiche in mezzo. Poi alla fine ci sono i monologhetti, intervallati dalla musica, ho anche un pezzo finale sul “come abbiamo fatto a essere ancora vivi”  e sopravvivere al fatto che, per esempio,  andavamo nelle osterie col fumo e non siamo morti; portavamo a scuola la merendina della nonna e non abbiamo causato le infezioni a decine di bambini; abbiamo portato a scuola il pelouche dell’Orso Yoghi e senza che gli altri crollassero tra atroci stenti  per via delle infezioni; abbiamo mangiato le tagliatelle fatte da una sfoglina che lavorava in una stanza dove non c’era l’altezza stabilita tra il soffitto e la punta del mattarello, richiesta dall’Ufficio di Igiene. Insomma come abbiamo fatto?  Sarebbe giusto il sottotitolo dello spettacolo (…) però come abbiamo fatto a essere molto felici? Perché lo siamo stati: facevamo delle passeggiate anche con un amico e come abbiamo fatto a non rispondere al cellulare? Come abbiamo fatto a passeggiare con una ragazza senza (il cellulare ndr) eppure  l’abbiamo fatto, siamo qui non siamo morti! È questo il senso dello spettacolo che è comico, io sono a leggio ed è un po’ come se rappresentassi queste “Mosche”, in realtàpoi recito. Ho delle scritte prese da Facebook in giro per il palco quindi le scritte classiche del tipo: “aggiungi che cosa stai facendo” o “quand’è che hai cambiato la tua immagine del tuo profilo” oppure “Mi piace” o “Non mi piace”. Insomma faccio un’ora e un quarto di spettacolo.

Sarai da solo?
Sono da solo e faccio tutta una tirata, addirittura neanche la chitarra mi porto, la lascio dietro le quinte perché metti caso che qualcuno mi chieda un bis o di suonare, ma sarà comunque un monologo, una specie di lettura recitata, comica.

Ma tu ci sei su Facebook?!
Sì, ci sono – come puoi vedere – ma lo uso esclusivamente per pubblicizzare gli spettacoli. Non mi sentirai mai dire “Oggi sono stanco”.

Lo immagino, altrimenti sarebbe la fine! 

INFO

Ma te ci sei su Feizbuk? di Giorgio Comaschi

PREZZI (comprensivi di prevendita): Intero 26,00 € – Ridotto 24,00 € – Smart 20,00 €

PREVENDITE acquistabili presso la biglietteria del TEATRO IL CELEBRAZIONI (Via Saragozza, 234, Bologna), aperta dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00, presso la biglietteria del TEATRO EUROPAUDITORIUM (Piazza Costituzione, 4, Bologna) aperta dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00, attraverso il Circuito VIVATICKET-CHARTA, i punti d’ascolto delle IperCoop e il Circuito TICKETONE, oltre alle prevendite abituali di Bologna e provincia e attraverso il sito www.teatrocelebrazioni.it.

Daniela Ferro

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