Gemyart, l’arte incantata delle gemelle Conso

Gemyart, l’arte incantata delle gemelle Conso

SIBARI – Oggi intervistiamo le gemelle Conso,  artiste e pittrici, sempre insieme e sempre focalizzate sul raccontarci le loro sensazioni attraverso il cromatismo. La loro è un’arte davvero sui generis come vi accorgerete, che potremmo definire “a quattro mani”.

Avete mai sentito parlare di Gemyart? Si tratta di un progetto artistico intrapreso qualche anno fa da Angelica e Loredana Conso, due gemelle native di Sibari (Cassano Allo Ionio) con la passione per l’arte e la pittura. Guardando i quadri delle gemelle Conso, ho notato subito l’obiettivo di comunicare qualcosa attraverso le immagini e sopratutto attraverso i colori, sempre scelti in modo particolare. Nella loro filosofia estetica ho ritrovato luoghi incantati, mondi sognati, collegamenti onirici e frammenti d’infinito.

Gemyart mi ha stupito poi per la tecnica utilizzata, la cosiddetta “a quattro mani”, poiché – come mi hanno raccontato – “vivendo in simbiosi dal primo respiro vitale abbiamo fatto della nostra vita una vera e propria Arte “sui generis”.

Gemyart ormai è un marchio d’impresa a tutti gli effetti e può vantare numerose partecipazioni a mostre collettive in tutta Italia. Insomma, per saperne di più, ecco a voi la mia intervista con le dirette interessate. Enjoy!

INTERVISTA A LOREDANA E ANGELICA CONSO, GEMYART

Gemyart
Angelica e Loredana Conso

Angelica, come nasce la Gemyart?

Nasce dall’irrefrenabile voglia di non allontanarsi, bensì di collaudare una volta, per la vita, due anime nate per vivere in simbiosi. Volevamo comunicare per immagini e…colori nel nostro caso. Siamo due gemelle calabresi e ci occupiamo di Arte in senso lato, siamo reduci di un escursus universitario bolognese e dal 2006 tornate nella nostra Magna Grecia, abbiamo aperto una Galleria d’Arte a Sibari (Cs) inoltre possedendo un nostro marchio d’impresa ovvero Gemyart, abbiamo allargato gli orizzonti occupandoci di moda (i nostri dipinti trasposti su seta) e da un pò anche nel campo della pelletteria e bijoux.

Gemyart

Al telefono mi parlavi di questo rapporto in simbiosi con la tua sorella gemella. Questo rapporto come contribuisce nel vostro lavoro?

Il numero perfetto per entrambe è 2, due come i cuori che battono per questo sacro fuoco che è l’arte. Ma se si è in due e ci si ama naturalmente ci si divide tutto,  difatti così è stato per noi patendo dalla materia prima, la tela.
Nessun progetto, ma un completamento d’opera all’unisono e ciò è reso visibile dal nostro operato scrutandone i dettagli di un occhio indiscreto quanto bramoso. I diretti interessati della nostra arte, ci auguriamo siano anime munite d’ali, così come le definiamo energie quelle belle le quali si mutano di colore e vengono inebriate dal potere che le tinte esercitano. Sulla nostra pagina ufficiale
siamo certe (poiché leggiamo quotidianamente impressioni positive) che sono approdati fruitori degni di avvenenti speranze.
Cogliamo a tal proposito la possibilità di abbracciarli forte virtualmente tutti, invitandoli ad dimorare piacevolmente presso la nostra terra finche si sentiranno allietati dai nostri dipinti.

Gemyart

Voi parlate di “luoghi incantati, mondi sognati, frammenti d’infinito”. Descriveteci tutto questo.
L’arte è un seme fragile sì, ma non troppo per arricchire un po’ dove il sole scalda la terra e la pioggia ne rinfresca la stessa. Da questo pensiero, abbiamo coniato una frase: cogliere un fiore è importante ma è più difficile coltivare, questo giardino, lasciato alle cure del sole finche pioverà mai poesia migliore che questa per spiegare la magnificenza dell’arte.

A quale pubblico vi indirizzate? Chi sono i diretti interessati della vostra arte?

Su di noi ricordo questo pensiero: colui che fruisce codeste opere “senta una magia che resta negli occhi ed è un bel viatico”. Caratteristica predominante è senza dubbio il cromatismo, dal quale traspare l’anima sparsa che vi è nelle loro immagini. Desta peculiare interesse l’originalità e l’innovazione della loro pittura cosiddetta “a quattro mani” perché essendo gemelle e vivendo in simbiosi dal primo respiro vitale hanno fatto loro una vita e propria arte “sui generis” in quanto l’empatia che le accomuna rende un’unica tela sdoppiata visibilmente nello stile ma che segue la stessa traiettoria nell’universo e i giardini fioriti dell’arte, calpestando terra colorata: terra di libertà.

Gemyart

La magnifica Calabria è da sempre una terra arsa di contadini. Come può nascere e svilupparsi l’arte qui?
Questo rapporto simbiotico ha contribuito sin dalle sue origini in maniera positiva poiché traspare della nostre tele l’amore che ci lega da quasi 40 anni. Molti premi ricevuti li dobbiamo proprio a questo. Essere gemelle e nel caso nostro monozigote non può che catturare l’attenzione dei molti curiosi di tale rapporto intriso di svariate sfumature, le quali destano per l’appunto tanta curiosità , trovandoci spesso a dover rispondere a domande improponibili. Ma del resto il doppio è un punto di forza a prescindere dalla natura dell’argomento.

Cosa vi aspettate dal futuro?
Cos’è il futuro? Una rosa con un altro nome profumerebbe ugualmente (scriveva William Shakespeare) dunque il futuro per noi può essere un presente, un domani, il quotidiano. Esemplare potrebbe risultare per entrambe essere semplicemente ripagate dai molteplici sacrifici dati dalla testardaggine nel volere ad ogni costo perseverare questa via tortuosa quanto emozionante, il cui nome è arte.

Gemyart

Un grazie di cuore a Angelica e Loredana, in bocca al lupo per tutti i progetti futuri!

Annamaria Gargani

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