Grand Hotel Majestic. Cent’anni di eccellenze

Grand Hotel Majestic. Cent’anni di eccellenze

Si contano oramai sulle punta delle dita di una mano le attività commerciali che possono vantare un secolo di attività sempre nel medesimo posto. Quando questo si verifica, ed in aggiunta viene pubblicato un volume in cui vengono indicate le tappe di questo cammino, per i lettori è un piacevole “amarcord” di avvenimenti che ritornano a vivere sfogliando le pagine del libro. L’albergo Baglioni vanta tre tutori ed ambasciatori d’eccezione, i fratelli Carracci, che nel 500 ne affrescarono alcune stanze. Il Grand Hotel Majestic già Baglioni è ritenuto il tempio della ospitalità bolognese, per la costante frequentazione di personalità di spicco della politica, della cultura, della scienza, del cinema e del teatro provenienti da tutto il mondo, ma anche per la spiccata attitudine ad ospitare banchetti nuziali, feste, ricevimenti, incontri di lavoro e pranzi conviviali. L’albo d’oro in cui da 100 anni gli ospiti firmano o lasciano una dedica è un documento tangibile della raffinata ospitalità che propone questo albergo. Il palazzo che lo ospita sorge nel centro storico di Bologna, che in epoca romana era attraversato da strade consolari tuttora parzialmente visibili.

Diversi autori hanno contribuito alla stesura dei capitoli del volume sul Baglioni. Paola Foschi espone con estrema chiarezza le vicissitudini storiche del luogo dove sorge il Grand Hotel Majestic, partendo dall’epoca romana fino al diciottesimo secolo. Mario Fanti descrive le peripezie che videro protagonista il Cardinale Prospero Lambertini di Bologna (salito al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIV nel 1746) nel prodigarsi per fare erigere, di fronte alla Cattedrale di Bologna, il palazzo utilizzato allora come seminario della città e che oggi è sede dell’albergo. Nel 1910, con la cessione da parte della curia del palazzo adibito a seminario arcivescovile, si entra nel vivo della storia del Grand Hotel Majestic già Baglioni, a quell’epoca gestito da Guido Baglioni, proveniente da una famiglia che sin dalla metà del ‘600 si era dedicata alla hotelleria.

Rosaria Greco Grassilli con arguto pennello riporta alla luce e fa rivivere gli avvenimenti, i fatti e i personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia di questo albergo dal 1912 al 1978, anno in cui ci fu una sosta sabbatica a causa di un tentativo speculativo che si proponeva di trasformare il palazzo in un coacervo di mini appartamenti di lusso.

Fortuna volle che, grazie alla lungimiranza di un imprenditore di Bologna, Mario Bandiera, “il Baglioni”, così lo chiamano familiarmente i bolognesi, non cambiò destinazione d’uso. Infatti nel 1985 iniziarono i lavori di ristrutturazione e l’albergo rinacque a nuova vita, diventando quello che noi oggi vediamo. Il capitolo sulla ristrutturazione è stato redatto da Guido Lenzi, Carlo Monzani e Stefano Quarenghi.

Dall’archivio storico della Sopraintendenza dei beni architettonici e paesaggistici di Bologna, Daniela Sinigalliesi ha reperito i documenti per scrivere la storia del palazzo che ospita l’albergo Baglioni a partire dal 1910 fino al secondo conflitto mondiale.

Beatrice Buscaroli ha vergato due capitoli. Il primo ha come tema una pagina memorabile di storia dell’arte: “Marinetti ed i Futuristi al Baglioni”. Il secondo capitolo verte sull’arte dei fratelli Carracci che affrescarono alcune stanze di Palazzo Fava ora annesse al Baglioni.

Per gli appassionati di mondanità certo non mancano nel libro notizie dettagliate fino ai giorni nostri sui personaggi famosi del jet set nazionale e internazionale che, di passaggio a Bologna, hanno approfittato dell’ospitalità di questo albergo. Tra le centinaia di ospiti illustri che hanno soggiornato al Baglioni segnaliamo in ordine sparso: Clark Gable, Ava Gardner e Frank Sinatra, Paul McCartney, le Spice Girls, Sting, Gino Cervi, Aldo Fabrizi, Josef cardinale Ratzinger (in seguito Papa Benedetto XVI), on. Filippo Ungaro avvocato di casa Savoia, il XIV° Dalai Lama, Rita Levi Montalcini ,Eugenio Scalfari, Vittorio Feltri, Pelé, Juliette Greco, Lady Diana, Michelangelo Antonioni, Pavarotti, Fellini ,Marcello Mastroianni e Sophia Loren, ritratta in copertina. Siete tutti invitati al Baglioni, è stata allestita la mostra “Celebrities since 1912”. Si tratta di un racconto fotografico curato dalla contessa Eli Sassoli de’ Bianchi. È un suggestivo percorso per immagini che racconta i cent’anni dell’albergo. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 28 gennaio essendo visibile durante ArteFiera.

Il Grand Hotel Majestc già Baglioni, categoria cinque stelle lusso, unico in Bologna, dispone di 92 camere e 17 suite, si trova in via Indipendenza di fronte alla cattedrale. È una icona dell’ospitalità bolognese, è conosciuto in tutto il mondo al pari delle nostre Due Torri, dei tortellini e delle lasagne verdi di cui Giacomo Galeazzo chef dell’annesso ristorante Carracci, è maestro.

Ristorante I Carracci

Grand Hotel Majestic “Già Baglioni” 
Via Indipendenza, 8 – 40121 Bologna
grandhotelmajestic.duetorrihotels.com

Il libro Grand Hotel Majestic “Già Baglioni”. Bologna Cent’anni di Eccellenze è edito da Allemandi & C. – Torino

Lamberto Selleri

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