ITALIA – I Millennial e la manutenzione della casa. Alla famosa Generazione Y, composta dalle persone nate tra la fine degli anni ’80 e i primi anni 2000, piace ristrutturare casa?
Si parla sempre più spesso dei Millennial, ovvero della Generazione Y è composta dalle persone nate tra la fine degli anni ’80 e i primi anni 2000 nel mondo occidentale: i primi ragazzi del nuovo millennio, che sono cresciuti vivendo in prima persona le rivoluzioni di Internet nel campo dei media, della comunicazione e della tecnologia in generale, nonché quelli che hanno conosciuto gli impatti della Grande recessione, che ha provocato conseguenze ancora forti proprio in questa fascia.
Ai Millennial piace ristrutturare casa
Non è del tutto casuale, allora, scoprire che in Italia le persone di età compresa tra i 25 e 34 anni siano i più attenti e oculati sul fronte delle spese per la manutenzione della casa, e che in più del 30 per cento dei casi preferiscano rimboccarsi le maniche e intervenire in prima persona per effettuare i piccoli interventi di riparazione. Né stupisce che tra i trend per l’acquisto dei prodotti necessari si faccia largo il web, grazie ad esempio a marketplace come giffimarket.com dove trovare cassette degli attrezzi e altri strumenti utili a prezzi convenienti.
Obiettivo risparmio
In dettaglio, secondo un recente sondaggio la ristrutturazione della casa nel 2015 ha interessato il 34% degli italiani nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni, seguiti dal 29% dei 35-54enni e dal 30% degli over 55. I giovani tricolore si sono convinti a ristrutturare casa per una serie di motivi, a cominciare dalla voglia di personalizzare l’ambiente in cui vivono, ma senza rinunciare alla sempre più diffusa necessità di risparmiare.
Meglio ristrutturare che partire da zero
A supportare questa tendenza arrivano anche i dati della ricerca di Houzz & Home, che sottolineano il legame tra i lavori di rinnovo casalinghi e gli italiani appartenenti alla Generazione Y: il 22% degli intervistati dichiara infatti di preferire la ristrutturazione in quanto più economica rispetto all’acquisto di un’abitazione completamente nuova, mentre il 16% ritiene che questa scelta garantisca un ritorno migliore sull’investimento.
L’inesperienza si paga
Guardando in maniera più approfondita i risultati di questa ricerca, si scopre che la spesa media totale per i lavori di ristrutturazione dai giovani millennial italiani nel 2015 è di 48.600 euro, contro i 42.400 degli over 55: una differenza notevole, giustificata secondo gli analisti da una tendenza dei giovani a non stabilire preventivamente un budget o a sforarlo con maggiore frequenza rispetto alle persone più grandi ed esperte. La stessa inesperienza porta infatti a scegliere prodotti o materiali più costosi, a cambiare progetto in corsa (di solito rendendo più complessi gli interventi rispetto a quanto inizialmente stimato) e a pagare di più prodotti o servizi rispetto a quello preventivato.
Cimentarsi nel fai da te
Senza andare così “lontano” nelle ristrutturazioni complete di casa, i giovani italiani si cimentano anche in interventi più semplici e quotidiani, ovvero le piccole riparazioni che sono inevitabili nel corso della vita domestica: aumentano infatti le persone che, per hobby o necessità di risparmio, decidono di metter mano (nel vero senso della parola) al montaggio dei mobili, alle riparazioni elettriche basiche, alle operazioni per appendere lampadari, quadri o specchi, fino a quanti, più abili, si dedicano anche a sostituire l’idraulico o a cambiare la serratura della porta.
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