L’avventura del Frosinone in serie A

Frosinone, la prima vittoria non si scorda mai

Battuto l’Empoli al “Matusa” 2-0, mattatore della serata Federico Dionisi

Una doppietta di Dionisi manda il Frosinone in zona salvezza; dopo lo storico primo punto in Serie A maturato allo Juventus Stadium contro la stellare compagine bianconera, arrivano anche i primi tre punti nella massima serie per i gialloblù contro l’Empoli.

Un sospiro di sollievo per il presidente Stirpe e per l’intera Ciociaria che ora guarda una classifica che a fine stagione sarebbe miracolosa.

Dopo un primo tempo un po’ balbettante, la squadra di mister Stellone legittima la vittoria nella ripresa grazie a due reti di uno degli idoli di casa Federico Dionisi, talento mai sbocciato ma con tutti i numeri per diventare una realtà anche in Serie A.

Un 2-0 secco dovuto anche all’espulsione di Saponara, giocatore più rappresentativo dei toscani, troppo ingenuo a farsi cacciare per proteste.

A fine partita i tifosi entusiasti intonano: “Stiamo arrivando, Lotito stiamo arrivando…” eh si perché domenica prossima i gialloblù saranno ospiti all’Olimpico di Roma contro la Lazio di Claudio Lotito, cioè di quel Lotito che si augurava che non mettessero piede in Serie A squadre come il Frosinone. Chissà che tra pochi giorni non gli facciano uno scherzetto…

Un Frosinone impavido ferma la Juve

Finisce 1-1 allo Stadium: in pieno recupero Blanchard risponde ai bianconeri

Un Frosinone mai domo riesce in un’impresa impensabile alla vigilia.

I ciociari infatti hanno fermato sull’1-1 i campioni d’Italia della Juventus, che come con il Chievo, è uscita dal campo tra i fischi. Si tratta del primo storico punto del Frosinone in serie A, arrivato grazie a un gol di Blanchard nei minuti di recupero. “A maggio ero in curva a Berlino con la faccia dipinta di bianconero per la finale di Champions, ora sono qui a gioire per una rete segnata proprio alla Juventus. La vita è incredibile”.  Così il difensore frusinate a fine partita dopo aver coronato un sogno.

Insomma coraggio e anche fortuna: due componenti fondamentali nella vita ma forse ancora di più nel calcio, e che il Frosinone ha dimostrato di avere.

Per rivedere una Juventus vincente e convincente a livello di gioco e risultati, bisognerà attendere chissà quanto ancora. Lo striminzito 1-1 con cui i campioni d’Italia impattano allo Stadium contro il volenteroso e ben organizzato Frosinone rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme di una stagione partita malissimo. E nel frattempo l’Inter si allontana (ora è a +10 dai bianconeri)…

Vero, i bianconeri continuano sul piano del gioco a creare molto ma concretizzano pochissimo – merito anche del Frosinone che costruisce in difesa un vero e proprio fortino col portiere Leali in stato di grazia. Prima o poi bisognerà che i giocatori capiscano quanto sia fondamentale la concretezza e l’incisività sotto porta. L’unica giustificazione può essere data dall’età media della squadra, decisamente bassa: Alex Sandro, Lemina, Dybala, Sturaro, Pogba e lo stesso Zaza sono forse troppi e ancora troppo giovani per guidare un top team alla vittoria. Anche ieri alcuni momenti della partita sono stati gestiti in maniera superficiale, con occasioni grossolanamente sprecate (basti pensare che anche il gol di Zaza arriva più grazie a una deviazione decisiva dello stesso Blanchard che ad un gesto tecnico dell’attaccante).

Per quanto riguarda il Frosinone è chiaro che questo punto arriva con un pizzico di fortuna, ma si sa il calcio a volte dà e a volte toglie, e nelle ultime partite questa squadra era in debito con la fortuna.

Salvezza possibile? Difficile dirlo, ma con questo spirito si può!

La Roma passa a Frosinone

0-2 dei giallorossi al “Matusa” firmato Iago Falque-Iturbe

È andata come tutti si aspettavano nel derby laziale; alla fine Golia ha battuto Davide: troppo cinica questa Roma, che anche in una sua giornata non brillantissima, ha saputo stringere i denti, quando serviva, e affondare il colpo nei momenti giusti: risultato finale 2 a 0. Il Frosinone fa una bella figura e i giallorossi si avviano col vento in poppa e senza aver speso troppe energie, fisiche e nervose, verso il debutto da brividi in Champions League, mercoledì all’Olimpico, contro il Barcellona campione d’Europa di Messi, la stella più alta del calcio mondiale.

Non è stata una passeggiata rilassante per i giallorossi, una semplice visita di piacere alle belle abbazie del Lazio meridionale a causa di un Frosinone che nel secondo tempo ha spinto a lungo, con una caparbietà encomiabile in un clima infuocato data la rivalità fra le due tifoserie tipica dei derby. Ma la differenza, si sa, quasi sempre la fanno gli attaccanti: e, se il pacchetto offensivo della squadra ciociara combatte, resta lo stesso l’impressione che con Dionisi e Ciofani si possa andare davvero poco lontano in Serie A. Mentre invece gli avanti della Roma, Totti, Dzeko, Salah, Gervinho, Iturbe e Iago Falque, una soluzione offensiva la trovano sempre dimostrando di essere il migliore attacco del campionato. Chi infatti può contare su un sestetto di questa qualità?

Garcia inizialmente ne schiera addirittura quattro dei suoi famosi attaccanti, con Totti Iago Falque e Gervinho alle spalle dell’ariete bosniaco Dzeko. Dopo un inizio non facile, con un Frosinone tutto forza e coraggio, la pressione della Roma si fa assedio nella parte finale del primo tempo e, con un pizzico di fortuna, la partita si sblocca: rimessa laterale di Digne, non arrivano sul pallone Dzeko e Gervinho e sbuca in terza battuta Iago Falque che calcia in rete e batte Leali. Sembra fatta ma non è così, perché il Frosinone, spinto dal suo pubblico, si scrolla di dosso la paura e mostra una migliore condizione fisica mettendo in difficoltà i giallorossi per gran parte della ripresa; i pericoli principali arrivano dalle fasce dove specialmente Rosi, in stato di grazia (forse particolarmente motivato in quanto ex), alza il baricentro del gioco e mette in grande apprensione Digne in almeno tre occasioni. Nell’ultima provoca un rigore lampante per i padroni di casa (fallo di mano del francese su cross del gialloblu) che l’arbitro Gervasoni però non vede.

Tanta energia, molta passione, ma poca precisione del Frosinone, ed è così che la Roma chiude la partita nel recupero; ripartenza rapida di Iturbe che cristallizza la vittoria giallorossa con un sinistro che non lascia scampo a Leali.

Insomma, è possibile fare un primo bilancio di queste 2 compagini dopo sole 3 giornate? Forse sì, possiamo dire che il Frosinone, dopo il miracolo della promozione in Serie A dello scorso anno firmato Stirpe-Stellone, dovrà trovare soprattutto una concretezza maggiore in fase offensiva, ma il cuore e il coraggio e alcuni buoni schemi di certo non mancano ai gialloblu. Per quanto riguarda i giallorossi, sembra che la condizione fisica non sia ancora al top, e in alcuni momenti della partita le pause della scorsa stagione tornano prepotenti specialmente in trasferta, ma, a parer nostro, è la vera favorita per la vittoria finale del campionato: ha migliorato la sua rosa, e dove non arriva con il gioco o con il ritmo, può contare sulle giocate dei singoli. Staremo a vedere!

Paolo Riggio

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