L’artigianato italiano, il vero tesoro del Rione Ponte

L’artigianato italiano, il vero tesoro del Rione Ponte

ROMA – I segni di un passato possono essere i segni di un futuro. Segni di un’arte e di un artigianato italiano di eccellenza che non deve mai morire.

Fino al 10 giugno è possibile visitare nella Galleria Sinopia la mostra Rione Ponte e i suoi abitanti. Arte e Artigianato di eccellenza dalla fine del XIX sec. ad oggi, curata da Francesca Della Torre e voluta fortemente dalla direttrice della galleria, Raffaella Lupi.

Nella galleria sono esposte le opere di grandi artisti come Marcello Avenali e Federico Spoltore. Opere dei Maestri d’arte come Nicola De Pillis, Fratelli Tavani, Davide Cecilia e Marina Moscetti della DM Studio.

Una mostra che consente di scoprire al meglio le antiche botteghe di pittori, restauratori, scultori, artigiani e artisti che sono i tesori che da sempre hanno reso celebre il Rione Ponte. Oltre a porre l’accento sulla storia di questo storico quartiere romano si potrà anche fare un’opera benefica: il ricavato della vendita del catalogo della mostra sarà devoluto interamente in beneficenza a favore di 2 enti in parti uguali: Associazione Peter Pan Onlus e Sorelle di Sant’Angela della Croce.

Il nome del Rione deriva da Ponte Sant’Angelo. Nel rione confluivano le strade maggiori nella quali transitava un continuo flusso di pellegrini che arricchiva l’economia della zona, locande, osterie, commercio di oggetti sacri e altre attività artigianali. Furono costruiti grandi palazzi di famiglie aristocratiche e mercantili secondo progetti di grandi artisti e per ciò gli artisti e gli artigiani di eccellenza spesso abitavano e occupavano le antiche botteghe. Questa tradizione è continuata nel tempo anche durante le due guerre che hanno impoverito e messo a dura prova la resistenza dei residenti.

“Una tradizione che non può morire. Un luogo che se va lasciato da solo rischia di essere dimenticato – afferma Raffaella Lupi. Restauratori, marmisti e artigiani hanno fatto crescere e sviluppato le loro botteghe, accrescendo così l’arte nel Rione Ponte. Voglio, con questo progetto, non solo che il loro artigianato si tramandi in generazione e generazione. Ma voglio anche che gli utensili utilizzati e che hanno preso la forma della mano che li ha guidati posso essere d’ispirazione agi artigiani del futuro.”

Dialogo tra l’antico e il contemporaneo, quindi. “Sono armata metaforicamente – commenta la direttrice. Prima o poi ci sarà qualcuno che capirà questo mio e importante messaggio. Quello che manca sono le scuole. Il lavoro c’è. Bisogna lottare affinché non si perdono questi mestiere importanti per il nostro passato e futuro”.

Dello stesso appiglio è Davide Cecilia direttore con Marina Moscetti di DMSTUDIO. Un laboratorio d’arte specializzato nella decorazione pittorica classica e moderna e nel restauro di dipinti e oggetti d’epoca.

Il nostro lavoro è quello di rimodellare disegni classici al pensiero contemporaneo; al nostro modo di essere e di agire. Sostenere e ricordare la storia delle botteghe artigianali che hanno reso celebre questo luogo è importante. Un percorso che non dobbiamo mai interrompere, dobbiamo tenerlo sempre vivo. Ha commentato l’artista.

L’artigianalità esisterà sempre. Oggi è più ristretta, perché viviamo in un mondo fatto di troppe cose. Ma nonostante questa società piena l’artigianalità e i sui mestieri troveranno sempre un loro posto, piccolo ma sempre importante.

Rione Ponte e i suoi abitanti. Arte e Artigianato di eccellenza dalla fine del XIX sec. ad oggi

Galleria Sinopia

Via dei Banchi Nuovi, 21B. Roma

dal 13 Maggio al 10 Giugno 2017

Orario apertura: dal martedì al venerdì ore 10,00 alle 18,30

sabato dalle ore 10,00 alle ore 13,00

domenica e lunedì chiuso

Testo di Annamaria Gargani 

Artigianato

Rione Ponte e i suoi abitanti Arte e Artigianato di eccellenza dalla fine del XIX sec. ad oggi. Fino al 10 giugno alla Galleria Sinopia di Roma

Annamaria Gargani

2 Responses to "L’artigianato italiano, il vero tesoro del Rione Ponte"

  1. Pietro   27 Maggio 2017 at 10:48

    Articolo degno di lode; come la Galleria Sinopia a Roma, tante altre “costruzioni” trasudano in tutto il territorio nazionale; mi chiedo di questi beni senza tempo, ricchi di bellezza, passione e dedizione che fine faranno quando l’artigianato sarà solamente un’antica tecnica del passato…
    Bisogna valorizzare, tramandare e costruire un futuro basato sulla realizzazione manuale o un domani i nostri discendenti rimpiangeranno un mondo che a mala pena leggeranno sui libri di storia!

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  2. Annamaria Gargani   29 Maggio 2017 at 08:25

    Grazie Pietro per aver apprezzato l’articolo… grazie a questo sono riuscita a scoprire questa realtà. Hai ragione le generazione future assolutamente devono crescere con la conoscenza di questa sana cultura… bisogna tramandare. Bisogna stimolarli affinché ci sia il passaparola tra di noi di questa artigianalità che purtroppo deve fare i conti con l’omologazione…. La Galleria Sinopia vuole e si combatte proprio per questo.

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