L’eccellenza dei vini francesi in cabina, grazie a Paolo Basso

Air France vi propone un brindisi al di là delle nuvole e noi a tal proposito intervistiamo Paolo Basso. Il celebre sommelier già campione del Mondo ci svela alcune curiosità sui vini serviti a bordo della compagnia francese.

L’eccellenza dei vini francesi in cabina, grazie a Paolo Basso

MONDO – Incontro con il Guru del vino Paolo Basso,  il pluri premiato sommelier svizzero già produttore di una sua linea di vini che oltre ad essere uno dei più raffinati palati si occupa anche della scelta dei vini a bordo della più nota Compagnia Aerea francese.

Air France vi propone un brindisi al di là delle nuvole e noi a tal proposito intervistiamo Paolo Basso. Il celebre sommelier già campione del Mondo  ci svela alcune curiosità sui vini serviti a bordo della compagnia francese.

Gli Champagne, i vini bianchi di Borgogna, i rossi di Bordeaux sono i vini più pregiati al mondo essendo francesi ne tengono alta la bandiera nazionale comparendo addirittura sulla lista dei vini di Air France: una ricca selezione questa in grado di suscitare l’invidia di qualsiasi enoteca sulla terra ferma.

Incontriamo a tal proposito un fuoriclasse nel campo, ovvero Paolo Basso,  il pluri premiato sommelier svizzero già produttore di una sua linea di vini che oltre ad essere uno dei più raffinati palati si occupa anche della scelta dei vini a bordo della Compagnia Aerea francese. Ne avevamo parlato tre anni fa, esattamente a settembre 2014 appena nominato sommelier per Air France, ed ora che si festeggia la collaborazione triennale, abbiamo deciso d’incontrarlo per conoscere alcune delle abitudini e delle possibilità di scelta per i viaggiatori che optano per questa Compagnia durante i loro spostamenti.

Bianco o rosso? Ha notato orientamenti diversi nelle scelte da parte di uomini e donne quando sono ad alta quota, su Air France,  o valgono i criteri di quando sono sulla terra ferma? Banalizzo: rosso fermo per gli uomini, bianchi o e/o bollicine per le donne.

Non ho statistiche di consumo, dunque le posso dire quello che osservo quando anch’io viaggio come passeggero e do un’occhiata ai vini serviti. In effetti il cliché rosso fermo per gli uomini, bianchi o e/o bollicine per le donne può corrispondere alla realtà. Poi ci sono le eccezioni di alcune signore che preferiscono rossi di struttura. In ogni caso si riflettono i criteri di scelta come a terra e direi che gli Champagnes fanno l’unanimità dei nostri clienti.

Nella ricca lista di Air France quali sono e perché le etichette che Lei preferisce?

Sottolineando che è una preferenza del tutto personale che si discosta dall’imparzialità professionale, sono orientato verso gli Champagnes, i bianchi di Borgogna ed i Bordeaux. Ma molto dipende da cosa c’è nel menu per riuscire un abbinamento ben calibrato.

Come cambia la percezione del vino in quota? Lei da esperto percepisce qualche differenza? Ha per caso registrato commenti al riguardo da parte di qualche viaggiatore?

La percezione del vino in quota cambia molto leggermente e direi in modo impercettibile per chi non degusta per professione. Certamente la mancanza di umidità in cabina che asciuga le papille deve essere considerata e bilanciata con una scelta di vini con meno acidità e meno tannini. E quando facciamo le nostre selezioni stiamo molto attenti a questi elementi.

Ma il più grande cambiamento è dovuto allo strumento di degustazione, cioè l’uomo. La donna o l’uomo d’affari che va ad un appuntamento importante è teso e dunque più critico. Al ritorno, se l’affare è andato bene è euforico e tutto è eccellente, vino, cibo e servizio ed un ritardo di 15 minuti su un volo di dodici ore non è nulla. Se l’affare è andato male, tutto è negativo ed i 15 minuti di ritardo diventano intollerabili. Ma l’essere umano è fatto così.

Solitamente i passeggeri si lasciano consigliare oppure hanno tutti già le “idee chiare”?

Pochi hanno le idee chiare e la maggior parte dei passeggeri si lascia consigliare perché anche per quanto riguarda i vini, partono alla scoperta di qualcosa di nuovo. E noi ci impegniamo ad offrire prodotti di sempre più alta qualità che rappresentano il carattere e la personalità delle diverse regioni vitivinicole francesi.

Allora se il volo vi rendesse nervosi vi proporrei di calmare i nervi tesi e cercare di rilassarvi con un ottimo calice consigliato da un grande esperto che sicuramente troverà il vino giusto per aiutarvi, ricordando come consiglia Paolo Basso che: 

Il faut prendre le soin d’apprendre à déguster un vin, c’est primordial.

Bisogna imparare a degustare il vino, innanzitutto.

A la santé!

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Redazione

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