Lo Sputnik di Luca Carboni atterra al VOX di Nonantola

Lo Sputnik di Luca Carboni atterra al VOX di Nonantola

MODENA – E’ partito ieri sera dal Vox Club di Nonantola lo Sputnik Tour di Luca Carboni che proprio ieri, 12 ottobre, ha festeggiato i 56 anni.

Con già tredici date in programma tra ottobre e novembre, il cantautore torna nei club per promuovere il suo ultimo album, “Sputnik”, uscito l’8 giugno e dal quale sono stati estratti i due singoli “Una grande festa” e “Io non voglio”.

Nello storico locale di Via Veneto, sold out per la serata, e’ ufficialmente partito il tour di Carboni dopo la data zero del 10 ottobre, al Teatro San Domenico di Crema (CR). Sul palco, massimo affiatamento nello show di due ore tra Luca e la band composta da Antonello Giorgi alla batteria, Ignazio Orlando al basso, Mauro Patelli e Vincenzo Pastano alle chitarre e Fulvio Ferrari Biguzzi alle tastiere.

Il concerto ripercorre trent’anni di carriera dell’amatissimo cantante bolognese, mixando sapientemente l’elettronica al reggae fino alle ballate più intimiste di “Farfallina” e “Silvia lo sai“. La scenografia del live, curata personalmente dal cantante, si avvale di sofisticate animazioni digitali retroproiettate sul palco, omaggio al razionalismo sovietico, che rendono lo spettacolo ancora piu’ coinvolgente e si mixano alla perfezione con la musica.

«Nel concerto – spiega Carboni – ci saranno un po’ tutte le mie tipiche sonorità, alcuni dischi sono più acustici, altri più elettronici, e si ritroveranno tutti nel concerto, anche se, essendo Sputnik un album molto elettronico, anche l’elettronica avrà un discreto spazio. Però creeremo atmosfere e contrasti di sonorità, per rispettare questa diversità di mondi sonori che, tutti insieme, formano la mia storia».

Il live parte con “Segni del tempo”, con Carboni e i suoi musicisti in camicia rossa e cravatta nera in tributo ai Kraftwerk, gruppo tedesco da cui trae origine tutto il mondo dell’elettronica. Immancabili e attesissimi dal pubblico pezzi come  Luca lo stesso”, “Una grande festa” e “Io non voglio”. Gran finale dello show, sul filo della nostalgia, almeno per gente della mia generazione che ha visto uscire il brano in prima persona nel lontano 1992 , le indimenticabili note di “Mare Mare”, pezzo storico che il cantautore bolognese e la band hanno suonato in accappatoio con una buona dose di autoironia, accompagnati dalle urla dei fans che, come 26 anni fa, l’hanno cantato tutto a memoria e a squarciagola.

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