Il Mentalista in uno spettacolo sconcertante

Il Mentalista in uno spettacolo sconcertante

EUROPAUDITORIUM – 14 Febbraio. Unica data per lo spettacolo più enigmatico della stagione. Sul palco sarà presente Francesco Tesei, il mentalista più celebre d’Italia, con uno spettacolo dal titolo “The mind juggler”. Tesei ovunque vada porta con sé l’abitudine di riempire le sale: biglietti acquistati mesi prima dello spettacolo che hanno saturato di presenze Sala Cagli.
Il pubblico è alquanto promiscuo sia per utenza che per età: ci sono bambini, adolescenti, tantissimi giovani, adulti e persone anche più avanti con gli anni, non è certamente il solito pubblico del teatro, ma questo non è un difetto.
FT-VP7H5532-croppedFenomeno mediatico, affabulatore sapientissimo, psicologo, illusionista, veggente, “telepatista” o forse mago, chi è Francesco Tesei? Che cos’è? Un mentalista. Che cosa fa? Mette subbuglio nelle certezze della gente, dice che “reale” forse non è ciò che vedi; ma allora che cosa spinge oltre 1200 persone a radunarsi per un simile evento? Per sua stessa ammissione (ribadita anche durante l’intervista a MyWhere) non ha frequentazioni “oscure”, non ascolta gli angeli né contatta i demoni. Tuttavia ama giocare con l’afflato di mistero che lo avvolge, il punto è che si tratta di “mistero” solo per gli altri, lui questo mistero l’ha saputo dominare, facendoselo alleato, confezionando su di esso, una forma di spettacolo come questa. Tesei che sa dominare il “mistero” che abbia evidenziato qui la sua “magia”? Forse.
Francesco Tesei è estremamente ironico, non mostra interesse verso l’arcano, a lui non servirebbe, è concreto sa di avere un patrimonio: la mente, e ancor più di predicarlo agli altri, è proprio il primo a trarne ogni vantaggio: seguite l’esempio!
Il Nostro è molto chiaro nel mostrare un disincantato sarcasmo verso ciò che concerne la lettura della mente, le facoltà medianiche, telecinesi, le onde celebrali o altro. In realtà – occhio a questa parola! – Tesei ha una dote o più doti messe insieme e laddove la Natura non lo avesse dotato, ha pensato lui di colmare quel vuoto studiando. Che cosa? Di tutto, poiché l’ottima conoscenza dei meccanismi della comunicazione, sia essa verbale e non, gli consente di citare Milton Erickson, la Programmazione Neurolinguistica, o Paul Watzlawick di cui ho intravisto dei rimandi. Sa come si deve usare la voce, applica le sue cognizioni del linguaggio del corpo, computando una grammatica a lui nota e che lo facilita nel risolvere quesiti o nel trovare le risposte che a noi profani mancano.
Ha acquisito ciò che i più hanno in minima dose appreso e l’ha riportato nel suo spazio creativo: lo “spettacolo” del mentalista, ricordiamoci che siamo sempre però a teatro e che il teatro è anche finzione… anche se “nulla succede per caso”.
IMG_9507-800x400Il presente scritto non ha alcuna pretesa di svelare ciò che neppure chi scrive ha saputo comprendere a fondo, ma riferire di uno spettacolo diverso dai soliti, con un appeal non indifferente. Bellissimo, da chiedere il bis!
In primis, va sottolineata l’innegabile, schietta simpatia dell’uomo, la sua capacità ad interagire con l’altro già di suo, l’attenta pianificazione degli eventi, la scelta accurata dei termini e dell’ordine con cui costruisce le frasi e formula le domande: “Ti va di giocare con me?”. Provate a dire di no, dal momento che dice “ti va”, e a te – che ti proietti già dentro – deve andare per forza! Insomma qualsiasi cosa sia, ha l’abilità e il “potere”, diciamolo, di tenere in “ostagggio” un numero consistente di volontari, paganti il biglietto, per giunta!
Simpaticamente cordiale, riesce a entrare in affettuosa sintonia con chi gli sta davanti, sa quando deve citare qualche nome importante, o qualche frase ah hoc a sostegno di quanto fa, sa benissimo cosa la gente vuol sentirsi dire, entusiasma e l’entusiasmo fruisce in entrambe le direzioni. Le persone si offrono volontarie per partecipare ai suoi “esperimenti”, si sentono sicure, si divertono; a Tesei si concede fiducia, non è questa una cosa da poco!
“C’è qualcuno che vuol giocare?”. Quel qualcuno durante gli spettacoli si trova sempre! Andate a controllare di persona, al prossimo spettacolo e… mi raccomando, prenotatevi per tempo!

Daniela Ferro

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