Per Mirabilia un’intera città si fa circo

Per Mirabilia un’intera città si fa circo

CUNEO – A Fossano, nella provincia di Cuneo, abbiamo vissuto l’undicesima edizione di Mirabilia International Circus and Performing Arts Festival che ha visto la partecipazione di 236 artisti di 56 compagnie nazionali e internazionali.

Il circo moderno e contemporaneo è un connubio felice tra arti performative e tradizione, uno spettacolo totale che  inglobando danza, teatro, nouveau cirque, crea un universo magico quasi parallelo, in cui lo spettatore vive le emozioni, le interpreta e non di rado entra in scena a sua volta. Sono tanti i momenti in cui si può godere di spettacoli del circo di strada, ma vedere una vetrina delle compagnie più importanti nel panorama internazionale è un evento unico, che si svolge solo una volta nell’arco dell’anno. Stiamo parlando di Mirabilia International Circus and Performing Arts Festival, giunto alla sua undicesima edizione e che porta avanti una scommessa e un sogno, quello di avere una manifestazione di tale portata in Italia e quella di ambientarla in un piccolo centro del Piemonte, Fossano, in cui va in scena ogni anno a fine giugno.

Quando qualche anno fa incontrai per la prima volta Fabrizio Gavosto, il visionario direttore artistico di Mirabilia, la sua visione di questo incredibile evento era già chiara, si trattava solo di far maturare i tempi per rendere la realtà pari all’immaginazione. Voleva una città che si potesse calare totalmente nelle atmosfere di un circo, una città che non ospitasse soltanto l’evento, ma che ne diventasse scenario, tessuto, forza vitale, una città che diventasse circo essa stessa. Per farlo aveva scelto un territorio bellissimo come il cuneese, vicino ai circuiti del circo francese, già apprezzato per le magnifiche colline delle Langhe, santificato ormai da qualche anno dal sigillo del patrimonio Unesco; ma nello stesso tempo, con una cornice così pubblicizzata, non ci sarebbe stato posto per un evento totale, si rischiava la promozione per inerzia e non per propulsione.

Fossano, cittadina di 25mila abitanti, è una delle sette sorelle (ovvero le sette città più grandi della provincia), si trova non troppo lontano dalle Langhe, è un punto di passaggio, conosciuta per caserme e alpini, ma culturalmente ancora in cerca d’autore. Ha la stazione, è vicina all’aeroporto e soprattutto ha delle piazze da cartolina, sebbene non grandissime. Ma Gavosto e il suo staff hanno superato anche questo inconveniente negli anni e, per accogliere diversi Chapiteau (tendoni da circo attrezzati). Il suo meraviglioso Castello fa da sfondo a qualsiasi favola si voglia inscenare nel suo cortile, fossato o nella piazza antistante. Con queste caratteristiche, la cittadina piemontese era uno scenario perfetto per ambientarvi una favola.

Trovare la location è stato facile, farla diventare il centro degli incontri del circo internazionale, che si muove su altri palcoscenici, dalla Francia alla Spagna, è stato più complicato. Una sinergia tra territorio, enti istituzionali, cittadini, associazioni e organizzazione ha costruito, tassello dopo tassello, la trama della storia. Negli anni si sono coinvolte anche città vicine, allargando la scommessa ad alcune realtà più famose, come la città di Alba, o solo più popolate, come la vicina Savigliano, hanno “abituato” il contesto all’evento, ma il pubblico fossanese era già pronto e negli anni lo ha dimostrato. Quest’anno l’evento, sottotitolato The Soul Surfers, ha fatto perno interamente su Fossano, chiamando a raccolta 236 artisti di 56 compagnie nazionali e internazionali e ha ospitato per la prima volta in Italia il General meeting Circostrada: oltre 70 operatori della principale rete europea che hanno scelto Mirabilia come momento in cui discutere sullo stato dell’arte del circo contemporaneo.

Ma cos’è dunque questo Mirabilia e perché non bisogna perderlo? Stiamo parlando di un Festival dedicato totalmente al circo, inteso nella sua accezione contemporanea, un festival dove si esibiscono le compagnie di tutto il mondo, spesso con delle anteprime assolute, un mondo di esplorazione e di ricerca dove si parla anche del futuro delle arti performative, un momento in cui tutti possono cimentarsi in laboratori, in spettacoli, in attività creative per grandi e piccini. Ma anche un’attenzione al mondo del circo dal punto di vista professionale, con masterclass e convegni, con un occhio alla comunicazione, grazie al progetto #ComunicaCirco, workshop gratuito di “social media storytelling” che ha trasformato i partecipanti “reporter” social, con accesso alle aree riservate, ai backstage e agli spettacoli più importanti. Senza contare i contest fotografici su Instagram e altri social. E poi i veri protagonisti, le compagnie, italiane e straniere, che hanno presentato le anteprime al festival, tante le prime assolute e quelle nazionali che hanno arricchito l’offerta artistica dell’edizione 2017 di Mirabilia: Circo Zoè con Born to be circusB612Lab con Progetto TrentesimoHouseclown con ForeignKarcocha con Mundos ParalelosGarage29 con CopyleftCompagnie du Chaos con NONADANove sono le prime nazionaliCompagnie du Chaos con NebulaLa (Cie) Sid con L’ironie d’un SautMaleta Company con Boa NoiteHisashi Watanabe con Inverted TreeCie NUUA con TaivalStefan Sing con EntropíaDu’K’tO con In-confortDefracto con DystonieOutside the box con Lulu’s world.

Mirabilia The Soul Surfer è stato il festival perfetto, come l’onda perfetta che cercano i surfisti – commenta in chiusura Fabrizio Gavosto – Contenuti artistici di altissima qualità, spettacoli segreti, workshop, masterclass, dj set e un grande pubblico hanno reso quest’undicesima edizione indimenticabile. Il 90% degli spettacoli ha avuto il tutto esaurito o addirittura è andato in overbooking, con persone in piedi dentro gli chapiteau pur di assistervi. Il pubblico ha saputo apprezzare tanto le performance tradizionali quanto quelle più sperimentali. Tra gli spettacoli che hanno avuto un maggior riscontro di pubblico.: Born to Be Circus della compagnia Cirko Zoè, The Black Blues Brothers di Circo e Dintorni, This is not personal di Flic e ancora Hisashi Watanabe con Inverted Tree, i NUUA con Taival, i Defracto con Dystonie, Piergiorgio Milano con Pesadilla.” (qui l’intervista Gavosto: “Mirabilia, una scommessa vinta”)

La città si è trasformata in un grande tendone, ogni piazza, via, palazzo o cortile, animato con spettacoli dal vivo. “La miglior edizione che ho avuto l’occasione di vedere – concorda il Sindaco di Fossano Davide Sordella –  Il giusto equilibrio tra circo di strada, spettacoli gratuiti, tradizione e sperimentazione, la restituzione delle residenze artistiche e produzioni in anteprima, work in progress, contaminazioni tra generi e danza contemporanea: un cocktail esplosivo che ha fatto letteralmente surfare le nostre anime. Grazie a tutti quelli che ci hanno fatto questo meraviglioso regalo a partire dagli artisti che ci mettono la faccia in prima linea, alla passione degli organizzatori e a tutti quelli che lavorano giorno e notte dietro le quinte. Grazie soprattutto per aver saputo coniugare gli spettacoli per tutti con forme innovative di livello internazionale che ci hanno aperto una finestra sul mondo. Un’ambizione non facile da portare avanti, una scommessa aperta con il pubblico che ci permette di alzare un po’ l’asticella e guardare in alto.” 

Non sono mancati i percorsi, ritagliati su misura per un pubblico esigente o per uno più scanzonato, c’è stata la possibilità di vedere spettacoli gratuiti o a pagamento, di partecipare a feste, di vestirsi a tema acquistando nei magici mercatini, di chiudere in una parola il cerchio magico, iniziando lì da dove tutto inizia, il “circus” appunto.

Il mio consiglio è di prepararvi in tempo per la dodicesima edizione di Mirabilia, programmare un bel percorso nelle Langhe per poter vivere queste giornate di spettacolo in un paesaggio ricco di colori e profumi.

Samantha Viva

2 Responses to "Per Mirabilia un’intera città si fa circo"

  1. ilvalle   6 Luglio 2017 at 21:54

    Grazie per la foto di copertina , mi sento profondamente onorato ! Grazie al fotografo Bruno Vio che mi ha attribuito un valore aggiunto non indifferente . Andrea Valpreda , coautore dello spettacolo “Narvalò” , portato in scena dalla Compagnia del Circo Storico ” Peppino Medini ” .

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    • Samantha Viva
      Samantha Viva   7 Luglio 2017 at 00:38

      Grazie a te e a tutta la vostra splendida compagnia per lo spettacolo che ci avete regalato, girerò i complimenti al fotografo, che ne sarà felice.

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