Miss Tia ci racconta Tutti Insieme Appassionatamente

Dal 18 al 20 Marzo, al Teatro Il Celebrazioni, di Bologna sarà in scena uno dei musical più amati dalle famiglie: Tutti insieme appassionatamente.  Diretto da   Massimo Romeo Piparo che ha curato anche la traduzione , lo spettacolo si caratterizza per l’ottima scelta degli interpreti fra i quali nei ruoli principali troviamo Vittoria Belvedere/Maria nella parte   che fu già di Julie Andrews, nella pellicola del 1965 e  Luca Ward, nei panni del colonnello barone Von Trapp.  Una storia dove i buoni sentimenti, messaggi positivi, fede nella Provvidenza, ottimismo e amore verso l’altro trionfano in quella che sembrerebbe quasi una bella  fiaba con una morale al suo interno. In realtà di fiabesco c’è ben di più,   oltre l’allure di irrinunciabile “privatezza”, essendo la storia  vera, tratta com’è dalle memorie  di un ex novizia – con un passato ateo e socialista! – che solo il Cielo o il Destino prevennero dal prendere i voti: Maria Von Trapp, autrice de  The Story of the Trapp Family, pubblicato nel 1949. Il testo ebbe un grande successo al punto da   ispirare Richard Rodgers il compositore  e  il librettista Oscar Hammerstein II che diedero così vita al musical The Sound of Music (questo è il titolo in inglese) successivamente divenuto film e come tale, vincitore di ben cinque premi Oscar, sui dieci a cui era candidato!
Maria Von Trapp, venuta a mancare novantenne solo alcuni anni fa, era davvero  stata una novizia presso Nonnberg, il più antico monastero austriaco.  Divenuta  governante dei giovani sette  Von Trapp, ne sposerà il padre, il barone George.  Come lei stessa ebbe a dire: “I really and truly was not in love. I liked him but didn’t love him. However, I loved the children, so in a way I really married the children”.  I bambini quindi sia nella vita di Maria che nel musical, hanno  un ruolo fondamentale. Nel musical come nella realtà anche la “vera” famiglia Von Trapp si era esibita al completo, al Festival di Salisburgo nel 1936 dove avevano presen
tato un programma di musiche del 600 e 700 cantate a capella ovvero senza l’accompagnamento musicale. A seguito dell’Anschluss – ossia dell’annessione dell’Austria alla Germania  nel 1938,  il Barone von Trapp rischiava di essere richiamato nell’esercito, ma lui uomo tutto di un pezzo che aveva giurato fede alla bandiera austriaca e all’imperatore, non avrebbe mai potuto sottostare, così la famiglia Von Trapp  dovette fuggire  in modo fortunoso, lasciando  tutti i loro beni in Austria. Riuscirono comunque a giungere in America dove peripezie a parte e una fede incrollabile, rimasero a vivere quasi tutti,  divenendo famosi per le loro attività concertistiche, giungendo persino ad aprire una scuola di musica, perché la musica perno attorno cui ruotò tutta la loro vita, era la cosa che sapevano fare meglio e soprattutto “tutti insieme”.
Fra le figure che nello spettacolo rivestono un ruolo importante e musicalmente impegnativo, c’è  la Madre Badessa interpretata per  l’occasione nientedimeno che da Miss Tia ovvero il soprano sudafricano dall’anima Soul,  Tia Architto.  Riesco ad intervistare  Miss Tia proprio  la settimana prima del debutto bolognese.
Tia Architto ha una solida formazione musicale, un ottimo curriculum e tutte le carte in regola per affrontare il ruolo un po’ esclusivo e impegnativo insieme, della Badessa esperta com’è in materia di musical.

Lei è nata in Sud Africa, ha un curriculum davvero interessante e come Tosca anche lei è vissuta d’arte – mi auguro anche d’amore! – da quanto leggo Lei ha anche una robusta preparazione nel musical. Per ciò che concerne Tutti insieme Appassionatamente, dove Lei recita nella parte della Badessa, Lei che vive dentro a questo personaggio, Può  dirci qualcosa a riguardo?

Intanto  devo subito incominciare dicendo che sono onoratissima di fare questo personaggio. Interpretare la Madre Badessa è uno di quei  ruoli storici nella storia musicale  di Broadway, un’attrice aspira a questo ruolo – quando è un po’ in là con l’età (ride) – perché insomma è un ruolo che tutte vorrebbero fare. Canto una delle canzoni più belle mai scritte per un soprano, nel musical che è “Tra le montagne”. Che dire il musical di Roger Hammer  è meraviglioso!

Perché trova che sia un ruolo per cantanti avanti con l’età? Richiede una maturità interpretativa diversa, la voce la devi comunque avere e Lei non è avanti con l’età!

Io non sono vecchia, il ruolo è di una donna matura. Lei ha detto una cosa giusta il ruolo è per un’attrice che deve avere una certa maturità anche perché  ci deve essere un  distacco – secondo me – visivo, insomma evidente, da Maria che è giocherellona, canta coi bambini, è una presenza  un po’ materna, per questo dico che dev’essere una persona matura, al di là della voce. Quello che è importante è il phisique du role, essere credibili. Io a vent’anni ero molto  simile a come sono adesso, magari io sono più un carattere. A vent’anni non avrei mai saputo essere Giulietta, ero fisicamente più portata a fare la balia, ad esempio.  Ci sono anche attrici che magari fanno ruoli più belli, (quando sono ndr) più avanti con l’età o perché hanno una presenza che non sanno  dove collocare all’interno di un musical se non sei una giovane o se no sei un carattere. Secondo me i caratteri sono fra i personaggi più interessanti da interpretare e richiedono diverse tipologie di persone.

Senta,  all’interno della Compagnia, com’è stato lavorare insieme?

Ah, meravigliosamente! Meravigliosamente bene.  Io devo dire di avere già lavorato in passato per questa Produzione la P. Arrow deve mettere insieme delle compagnie fantastiche, delle persona con cui si lavora davvero molto, molto bene, oltre ad essere affiatati sul palco lo siamo anche nella vita.

Per quanto  riguarda lo spettacolo, sarà con l’impronta più tradizionale che siamo abituati a veder o che cosa, invece? Com’è stato impostato?

Devo dire che la regia  è fedele a quello tradizionale, è  proprio uno spettacolo costruito secondo i canoni  dei grandi musical anni 50 americano. Anche la scenografia italiana, è molto bella, quasi da operetta,  non sono “due variazioni in  croce” come ormai ci siamo abituati a vedere, è  bella ricca! (la scenografia ndr)

L’orchestra suona dal vivo? Vedo la direzione del M.ro Friello.

Abbiamo registrato tutto dal vivo ma ci sono le basi.

Che cos’è che Le piace del suo personaggio?

Sto cercando di divertirmi con questo personaggio perché non è una madre superiora bacchettona e severa, è un po’ più materna, lei vede in Maria la sua giovinezza insomma innocenza, un pochino vive tramite maria delle nuove emozioni diciamo  che è veramente un bellissimo ruolo, mi sto  veramente divertendo ed è un grande onore per me interpretarlo.

Questa però è una parte che va bene per la sua voce, Lei ha una voce piuttosto importante.

Io sono una soprano siccome  ho interpretato altri ruoli dove serviva una vocalità più Soul, la gente magari non mi seguiva sotto questo aspetto, alle Celebrazioni avevo fatto Dionne in Hair dove avevo cantato Aquarius, invece questa è una canzone lirica, quindi sono tornata un pochino…

Alle origini?

Non proprio alle origini, anche se lirica l’avevo studiata tanti, tanti anni fa. E’ molto bello perché sto facendo un gran lavoro di tecnica, anche vocale. Perché la canzone   va piuttosto in alto, nella tonalità che sentono solo i lupi! (ridiamo)

Tornando al discorso iniziale:  la voce col passare del tempo si ispessisce e tende a scendere, Lei è ancora giovane,  al di là dell’età, la parte della Badessa  è un ruolo comunque impegnativo ma da soprano!

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 INFO
Teatro IL Celebrazioni in Via Saragozza n° 234 a Bologna (apertura dal lunedì al sabato ore 15.00 – 19.00), presso la biglietteria del Teatro EuropAuditorium in Piazza Costituzione n°4 a Bologna (apertura dal lunedì al sabato ore 15.00 – 19.00), presso il Circuito VIVATICKET-CHARTA, i punti d’ascolto delle Iper Coop e il Circuito TICKETONE, oltre alle prevendite abituali di Bologna e con carta di credito su www.teatrocelebrazioni.it.
Per informazioni: 051.4399123 – info@teatrocelebrazioni.it

Daniela Ferro

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