I danni dell’Obsolescenza Programmata

I danni dell’Obsolescenza Programmata

MONDO – Come funziona veramente l’Obsolescenza Programmata? In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza su un tema sempre più importante.

Che si tratti di smartphone di ultima generazione, pc, tablet o console di gioco, tutti abbiamo potuto constatare quanto velocemente siamo costretti a sostituire le apparecchiature tecnologiche che usiamo quotidianamente, spesso quando addirittura sembrerebbero ancora in ottimo stato. Questo accade perché i nuovi modelli vengono immessi sul mercato con grande frequenza, rendendo obsoleti i precedenti che, via via, incorrono in problemi di aggiornamento e compatibilità. Senza contare che gli stessi aggiornamenti programmati per i nostri beni tecnologici tendono a saturarne la memoria interna fino a costringerci ad acquistarne di nuovi, superiori e più costosi. Tale obsolescenza programmata ha un forte impatto non solo sulle tasche e sui diritti dei consumatori ma anche sui costi della Pubblica Amministrazione.

obsolescenza programmata

Anche i computer presenti negli uffici pubblici, infatti, diventano obsoleti in pochi mesi proprio perché, ad esempio, il produttore ha limitato la possibilità di aggiornarli o non ha previsto la navigazione con la nuova rete 5G.

A lanciare l’allarme è l’Antitrust Roberto Rustichelli, che ha chiesto di inserire alcune norme volte a tutelare gli Enti Pubblici nel ddl per il contrasto all’obsolescenza programmata.

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In attesa che l’Italia si allinei a Paesi “con legislazione più avanzata” come la Francia, i rifiuti elettrici continuano ad aumentare. L’11% in più solo nel primo semestre del 2019, secondo il consorzio nazionale Ecolamp, che si occupa della raccolta e dell’avvio al riciclo.

Infatti, al momento di sostituire i nostri apparecchi, è difficile rivenderli o rimetterli sul mercato, proprio a causa degli stessi motivi per cui li cambiamo. Così, tonnellate di piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione esausti finiscono sempre più velocemente nei cassonetti italiani.

obsolescenza programmata

 

Anche il Parlamento Europeo si è espresso in merito e, rivolgendosi a Commissione, Stati membri e produttori, ha chiesto prodotti duraturi, di alta qualità e facilmente riparabili.

Intanto, Giovanni Miragliotta, direttore dell’Osservatorio Industria 4.0 e Internet delle Cose della School of Management del Politecnico di Milano, vede nel “noleggio” la soluzione all’obsolescenza programmata. Miragliotta fa notare che il problema esiste da sempre, fin dall’invenzione delle lampadine, quando i produttori si accordarono per una vita media prestabilita dei loro prodotti. Proprio come già accade con le stampanti negli uffici e nel settore automobilistico, il noleggio di un prodotto e il pagamento dei servizi annessi porterebbero il produttore a mantenere efficienti i dispositivi.

testo di Gabriele Rosi

Photo by  pixabay.com

Redazione

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