L’olio extravergine d’oliva diventa “farmaco”: occasione per il Made in Italy?

L’olio extravergine d’oliva diventa “farmaco”: occasione per il Made in Italy?

ROMA – La Food and Drug Administration ha sottolineato gli effetti preventivi contro le malattie cardiovascolari, permettendo nuovi claim sulle bottiglie.

L’olio extravergine d’oliva è un farmaco? Secondo Food and Drug Administration, importante ente governativo degli Stati Uniti specializzato nella regolamentazione di prodotti farmaceutici e alimentari, non c’è alcun dubbio sul fatto che sia così.

Non un semplice alimento naturale, ma un vero e proprio farmaco

olio extravergine d'oliva

Il parere di Food and Drug Administration ha sicuramente un notevole “peso” a livello internazionale, di conseguenza il fatto che quest’eccellenza nostrana sia stata riconosciuta ufficialmente come “farmaco” non può che essere un qualcosa di positivo per il Made in Italy.

Che l’olio extravergine d’oliva sia un alimento di grande pregio è noto ormai da molto tempo, non a caso questa produzione è considerata uno dei cardini della dieta mediterranea, la quale si ritiene che sia una delle diete più salutari al mondo.

Food and Drug Administration, ad ogni modo, è andata oltre: l’olio d’oliva non è semplicemente un “alimento salutare”, ma può essere considerato appunto un vero e proprio elemento terapeutico, un “medicinale” perfetto per tenere alla larga vari tipi di patologie.

Le proprietà benefiche riconosciute all’olio extravergine d’oliva

olio extravergine d'oliva

Nelle dichiarazioni ufficiali di Food and Drug Administration si individuano piene conferme su quanto di positivo si conosce circa l’olio extravergine d’oliva, aspetti che potrebbero essere confermati senza esitazioni sia dai medici che dai nutrizionisti.

L’ente statunitense ha sottolineato anzitutto il fatto che l’olio extravergine d’oliva favorisca un’ottimale condizione dell’apparato cardiovascolare, allo stesso tempo quest’alimento è utile per fronteggiare i deficit cognitivi che si manifestano piuttosto spesso in età anziana, senza trascurare la grande efficacia contro il diabete mellito di tipo II.

Food and Drug Administration si sofferma anche sul fatto che quest’autentica eccellenza italiana vanti ottime proprietà nutrigenomiche ed anti-infiammatorie, e si ritiene quindi che possa rappresentare un alimento molto prezioso per scongiurare l’eventualità che possa manifestarsi un cancro alla mammella, una patologia molto temuta che purtroppo tocca la popolazione femminile in percentuali tutt’altro che esigue.

Quanto olio extravergine d’oliva consumare

olio extravergine d'oliva

Ma quanto olio extravergine d’oliva si dovrebbe assumere nell’arco della giornata affinché l’organismo possa usufruire delle sue eccelse proprietà benefiche?

Food and Drug Administration suggerisce di ingerirne circa 23 grammi al giorno, i quali corrispondono a 200 calorie, di conseguenza il comune impiego dell’olio extravergine d’oliva come condimento delle pietanze più disparate è sufficiente per assicurarsi i suoi pregevoli benefici.

L’ente statunitense sottolinea anche che il prodotto deve essere assunto crudo e che deve essere lavorato a freddo, di conseguenza è evidente che le modalità di produzione di quest’autentica delizia influiscono non poco sulla sua qualità e sulla sua capacità di rivelarsi salutare.

Gli ottimi produttori italiani

olio extravergine d'oliva

In Italia sono diverse le aziende che producono a regola d’arte e lavorando solo materia prima di altissima qualità, come ad esempio Oli Congedi, specializzata proprio nella produzione di olio extravergine di oliva.

Aziende salentine come questa sanno essere senz’altro un ottimo punto di riferimento, la si può dir lo stesso anche di imprese situate in Toscana, in Campania, in Lombardia, in Abruzzo, solo per fare alcuni esempi.

Ciò che è rilevante sottolineare è che spesso, oggi, le aziende italiane sono minacciate dalla concorrenza estera, una concorrenza che quasi sempre va a scapito della qualità.

Concorrenza straniera: basso costo, qualità scadente

olio extravergine d'oliva

Sono particolarmente cospicue le importazioni di olio dalla Tunisia: questo prodotto alletta per via del suo basso costo, un costo che tuttavia non può che celare delle gravi carenze qualitative.

La convenienza economica di questi oli alimentari è dovuta a un mercato del lavoro poco regolamentato, ma soprattutto al fatto che la qualità della materia prima, unitamente ai processi produttivi attuati, non è all’altezza e non si può minimamente paragonare a quella tipica delle imprese italiane.

L’olio extravergine d’oliva è ormai considerato un autentico farmaco a livello internazionale, dunque, e ciò deve essere uno stimolo ulteriore per preservare il Made in Italy in tutti i modi possibili.

Gigi Botti

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