Suggestivi panorami nel verde dei Monti Cimini

Suggestivi panorami nel verde dei Monti Cimini

Immersa nel cuore dell’entroterra viterbese, tra il verde dei Monti Cimini, sorge La Faggeta, una delle area più belle nella regione laziale. Un panorama unico dal pinto di vista naturale e geologico, ad oltre 1000m di altitudine.
L’aspetto che risalta subito una volta giunti sul posto,  è la quiete che caratterizza queste zone montane, e che si apprezza maggiormente se di decide di attraversare i boschi ricchi di faggi secolari che offrono oltre al refrigerio e ombra in estate, uno spettacolo suggestivo tutto il resto dell’anno.
Alla Faggeta si arriva facilmente in auto, percorrendo otto chilometri di strada asfaltata. Ad accogliervi dopo il viaggio, il Ristorante omonimo, un caratteristico locale aperto tutto l’anno, dove è possibile degustare i tipici piatti di montagna e tutte le specialità alla brace della ristorazione locale. Il connubio tra ciò che di straordinario offre il luogo e la perfetta organizzazione di Baita La Faggeta vi permetterà di trascorrere il vostro tempo libero in assoluta serenità, con tutti i comfort di cui dispone.
Il Ristorante Baita La Faggetta propone la cucina tradizione della Tuscia, in particolare una tavola attenta alla cultura e ai prodotti del territorio in un contesto montano. I nostri piatti, essenzialmente a base di funghi, carni selezionate e scelte, legumi tipici e cacciagione, vengono proposti seguendo le esigenze stagionali.
Nel periodo autunnale e invernale è possibile degustare la zuppa di ceci e castagne dei Monti Cimini con finocchietto selvatico, la zuppa di funghi di bosco, la zuppa di legumi con Fagioli del Purgatorio di Gradoli e Lenticchie di Onano. Tutti i piatti offerti sono realizzati con cibi freschi e genuini. Le verdure, gli affettati, i formaggi, l’olio e i dolci, vi guideranno nel vostro itinerario gastronomico accompagnati da un’ampia scelta di vini. Ottime da degustare, in ogni periodo dell’anno, le carni selezionate, cotte esclusivamente sulla brace del camino a legna.
Dopo il meritato ristoro nel locale si può partire per esplorare le ricchezze naturali del Monte Cimino: sua flora, la sua fauna, le tracce del suo passato storico e geologico, la suggestione di certi silenzi, che si possono cogliere soltanto affrontando una passeggiata di circa sei chilometri. Da assimilare senza fretta, passo dopo passo, su antichi sentieri e mulattiere, dove lo sguardo può essere diretto nel folto bosco o può spaziare su splendidi panorami. L’itinerario, diviso in tre brevi tappe e ben segnalato con apposita cartellonistica, si percorre a piedi senza eccessiva fatica, in circa un’ora e mezza. ln mountain bike il percorso risulta, invece, di media difficoltà ed è pertanto consigliato a chi è ben preparato atleticamente. Ricordiamo inoltre che per motivi di tutela ambientale l’itinerario è percorribile soltanto fino alla sorgente di Acquagrande e che, non è permesso entrare nella secolare faggeta del Cimino.
Lungo il percorso turistico sono disposte alcune aree picnic, caratterizzate tutte dalla presenza di fonti con acqua sorgiva. Tuttavia, nel periodo estivo, le fonti sono, a volte, soggette a prosciugamento. Le quote non eccessivamente elevate, consigliano di effettuare l’escursione nei mesi più freschi, in primavera e in autunno, quando i boschi si presentano nella loro veste più suggestiva, ma anche d’inverno, quando gli alberi spogli e le limpide e fredde giornate di tramontana permettono la visione di ampi panorami. Con il caldo dell’estate, invece, bisogna approfittare della frescura delle primissime ore del mattino.

Ristorante Baita La Faggeta

Fabiola Cinque

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