Il Romanticismo Tedesco con De Lisi e Maurizzi

Il Romanticismo Tedesco con De Lisi e Maurizzi

BOLOGNA – Stasera chiuderà in bellezza la rassegna Concerti D’Autunno con il concerto del tenore De Lisi e del tastierista Maurizzi. Sono riuscita per l’occasione ad intervistare  Leonardo De Lisi.

Una raffinatissima e intensa serata liederistica, un cosiddetto Liederabend, con la partecipazione di uno dei migliori interpreti italiani del momento di questo repertorio, il tenore Leonardo De Lisi, già allievo di Claudio Desderi e Ileana Cotrubas, e alla tastiera uno dei più validi pianisti della piazza bolognese, Pierpaolo Maurizzi allievo di Lydia Proietti, apprezzato docente di musica da camera al Conservatorio di Parma.

Pierpaolo Maurizzi
Pierpaolo Maurizzi

Questo è l’ultimo concerto eseguito in Sala Mozart dell’Accademia Filarmonica di Bologna, all’interno della rassegna I Concerti d’Autunno dell”Associazione Conoscere la Musica – Mario Pellegrini.

Di grande suggestione il programma proposto: in apertura la commovente raccolta Dichterliebe (Amore di poeta) di Robert Schumann su testi di Heinrich Heine, in cui si concentrano mirabilmente tutti i temi del Romantiscimo in musica, poi dieci brani dalla celebre raccolta Italienisches Liederbuch di Hugo Wolf (1860-1903), infine quattro Lieder di Gustav Mahler, due dei quali tratti dalla raccolta Des Knaben Winderhorn (Il corno magico del fanciullo).

Il tenore Leonardo De Lisi, che è stato diretto da grandi direttori quali Gianandrea Gavazzeni, Georges Prêtre, Peter Maag, Tamas Vasary, Bruno Bartoletti, Sir Simon Rattle, Jean Claude Malgoire e Alan Curtis, ha iniziato la propria carriera vincendo alcuni importanti concorsi quali l’Hugo Wolf a Stoccarda nel 1987, il Walter Gruner di Londra nel 1989 e il Grand Prix Ravel di Saint-Jean-de-Luz nel 1987.

Premi e riconoscimenti che fanno intuire la sua predilezione per il repertorio vocale cameristico, che è in grado di cantare in ben sette lingue, e in particolare quello liederistico tedesco, di cui è ormai considerato uno dei più autorevoli interpreti.

Il pianista bolognese Pierpaolo Maurizzi, anche lui votato fin dall’infanzia alla musica da camera e al suo approfondimento, che ha potuto effettuare con grandissimi maestri del Novecento quali Piero Guarino, Dario De Rosa, Pierre Fournier e Franco Gulli. È certamente il 1983 l’anno anno fondamentale della sua vita di interprete, quello in cui vinse il prestigioso Concorso “Johannes Brahms” di Amburgo, competizione che gli schiuse la carriera nel mondo della musica da camera internazionale. E quasi vent’anni fa Maurizzi ha fondato l’Überbrettl-Ensemble, formazione a geometria variabile con cui ha esplorato con eccellenti risultati il repertorio cameristico novecentesco.

Intervista a Leonardo De Lisi

Ci spiega il programma del concerto?

De Lisi. “Il programma svolge un percorso artistico nel grande Lied tedesco del XIX secolo, con tre dei suoi autori più importanti: Schumann, Wolf e Mahler.”

Cos’è il Lied?

De Lisi: “Il Lied è una delle forme musicali fondamentali del romanticismo tedesco. Lied vuol dire canzone, ma allo stesso tempo canzone come forma musicale e come forma poetica. La lunga discussione su cosa sia più importante nella musica vocale tra testo e musica, nel Lied si risolve in maniera definitiva mettendo le due arti allo stesso livello di importanza e dal loro connubio scaturisce lo spirito più profondo e genuino dell’ideale romantico di un’arte assoluta e totalizzante. Grandi poesie messe in musica da grandi musicisti, quindi grande arte.”

Tornando al programma, ce lo descriva nel dettaglio?

De Lisi: “Il nostro programma parte da un ciclo di Lieder composto da Robert Schumann nel 1840, che narra in maniera sintetica ed efficace la storia d’amore del poeta Heine. Infatti il titolo è Dichterliebe, cioè amore di poeta. In questo percorso sentimentale si identificava anche lo stesso musicista che di definiva Dichter, poeta, e non Komponist. La vicenda amorosa ha un esito negativo, la fanciulla rompe il fidanzamento per sposare un uomo più ricco, l’elaborazione di questo trauma trova nella poesia e nella musica una descrizione che potrebbe anticipare le scoperte della psicanalisi di molto anni dopo. Con Hugo Wild ci portiamo verso la fine dell’800 e facciamo un viaggio in Italia attraverso le traduzioni in tedesco dei canzonieri popolari delle nostre regionj centro-meridionali da parte di Paul Heyse. Con l’occhio e soprattutto l’orecchio di un grande musicista viennese che solo con la sua straordinaria produzione liederistica si è meritati un posto tra i più importanti compositori. Stimato dal compositore e direttore d’orchestra Gustav Mahler, che nei brani che presentiamo riassume sia l’ispirazione di tipo popolare (i preziosi poemi della raccolta del Corno Magico del Fanciullo, specie di fiabe in versi rielaborate da uno dei primi ladri del romanticismo, Brentano) sia la poesia d’autore con Rückert, autore già presente nelle scelte di Schubert, Schumann e Brahms. La dimensione cameristica delle composizioni di Mahler si dilata verso quella orchestrale ed è la casa di chiusura di un secolo e di apertura su quello successivo.

Da cosa nasce la coppia voce e pianoforte?

De Lisi: “Nasce dalla pratica oserei dire ‘casalinga’ di fare musica nei salotti della borghesia ottocentesca, basti pensare alle Schubertiadi viennesi di inizio secolo.”

E passiamo quindi alla sua formazione artistica. Come avviene?

De Lisi. “La mia formazione si è svolta sempre sui due binari che poi hanno caratterizzato la mia carriera artistica. La musica vocale da camera e l’opera. Ho studiato prima in Italia e poi all’estero, proprio alla ricerca di questa esigenza di versatilità. In Italia ho avuto soprattutto dei grandi maestri di canto e interpretazione operistica, vorrei citare Adriana Rognoni al Conservatorio di Padova, poi Claudio Dessero ai corsi della scuola di Fiesole su Mozart e Monteverdi e poi Rosanna Straffi a Santa Cecilia a Roma. Uno degli incontri più importanti all’estero è stata Ileana Cotrubas che ha completato la mia formazione e aiutato a trovare la mia vocazione operistica per il canto barocco e classico. Per il Lied e la melodia francese devo moltissimo alle lezioni di grandi interpreti quali Gérard Souzay, Dalton Baldwin, Elly Ameling ed Irwin Gage. 

Ho iniziato la mia carriera concertistica vincendo alcuni concorsi internazionali e poi debuttando con recital in Europa, le due Americhe e l’Asia. Da alcuni anni insegno al Conservatorio di Firenze proprio la musica vocale da camera.”

I suoi progetti futuri?

De Lisi.”I miei progetti futuri sono concerti dedicato ad alcuni importanti ricorrenze musicali nel 2018. Cinquant’anni dalla morte di Ildebrandi Pizzetti con un recital monografico al Regio di Parma. Poi Mario Castelnuovo Tedesco con numerosi concerti con le sue liriche e in particolar modo quelle per voce e chitarra (di cui uscirà presto un CD per Brilliant). Un recital tutto Debussy a Praga e altri concerti sulla musica francese di stampo impressionista in Italia.”

INFO 30 novembre ore 21 – SALA MOZART
LEONARDO DE LISI & PIERPAOLO MAURIZZI
Voce e pianoforte
Musiche di R. Schumann, H. Wolf, G. Mahler

Accademia Filarmonica Sala Bossi via Guerrazzi 13, Bologna

 Leonardo De Lisi
Nicoletta Gandolfi

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