A Bologna, basta un po’ di… Sale in zucca

A Bologna, basta un po’ di… Sale in zucca

BOLOGNA – Il taglio del nastro del nuovo laboratorio di cucina spontanea Sale in Zucca. La nuova cucina di Marco Zaccaria alla Corte dell’Abbadessa, a due passi dal capoluogo emiliano.

Il ritorno in città è bello quando ad attenderti ci sono un po’ di novità e sorprese. Quando c’è sale in zucca. Non è così anche per voi? Certo, che siano positive, s’intende. Così ecco che sono tornata da poche settimane e sono stata impegnata a guardarmi un po’ in giro. A vedere cosa c’era di nuovo, a prendere contatti con nuovi progetti e idee. Del resto anche nel mio lavoro è così. Essere giornaliste freelance significa che le sorprese possono sempre esserci, che i cambiamenti sono sempre dietro l’angolo, che non sei totalmente padrona del tuo destino. O meglio, potresti non esserlo, ma con un po’ di esperienza lo diventi e allora magari stai sempre in allerta e ti sintonizzi sui cambiamenti, cercando di intercettare solo quelli buoni. Non dai niente per scontato, a cominciare dallo stipendio, che non è mai sempre lo stesso ogni mese. La cosa è un po’ destabilizzante ma anche buona, perché sai che a un – può comunque corrispondere un +. Dipende da te.Bene, dopo questo filosofeggiare che ci sta al ritorno dall’assenza urbana, passiamo alla sorpresa, da intendersi in quella categoria cara a Bea, che parla di nuovi posti del mangiare. E cosa sennò!

marco zaccaria
Marco Zaccaria, 28 anni, chef del Sale in Zucca. La sua filosofia in cucina si basa sulla scelta di alimenti genuini, dalla carne alle verdure fino ai formaggi, sull’utilizzo di spezie e su cotture rispettose con uso moderato del condimento

Lo stavo attendendo da un po’ il taglio del nastro di Sale in Zucca, laboratorio di cucina spontanea. Doveva aprire all’inizio dell’estate ma poi, per vari motivi, l’inaugurazione è slittata a una settimana fa, quando la nuova cucina di Marco Zaccaria, che il mio blog APRANZOCONBEA ben conosce, ha dato il via alle danze culinarie alle porte della città, con gli occhi rivolti verso una vallata di ulivi, quella della Corte dell’Abbadessa, all’interno del Parco dei Gessi.La scelta di venire qui a mangiare può anche comprendere una bella boccata di ossigeno, una pausa dalla città. Si mangia al chiuso ma, arrivando un po’ prima, ad esempio verso le 7 e mezza, ora che le giornate sono ancora mediamente lunghe, si può gustare un bicchiere di vino mirando l’orizzonte (il tramonto è dall’altra parte) e poi andare a cena. Vedrete, sarà come stare a casa, sotto la veranda, quando la giornata di lavoro è finita e arriva il meritato relax. Poi, verso le 20, si va a tavola. Una di quelle tavole da cui vi alzerete con addosso una splendida leggerezza, pur avendo degustato tutto il menu.

Tagliatelle alla Francescana
Tagliatelle alla francescana con ragù di verdurine per i vegetariani e per i carnivori ragù bianco di vitello

A Sale in Zucca ho assaggiato infatti l’intero menu, perché come prima volta volevo avere un’impressione completa della proposta. Del resto, il costo, 25 euro esclusi i vini, e l’acqua (alla fine il conto era di 30 euro a testa) lo permetteva ed era anzi un invito seducente. Ho molto apprezzato il fatto che essendo io e un amico al tavolo vegetariani, i piatti sono stati fatti su misura per noi. Quindi tagliatelle con ragù di verdurine e, come secondo, invece del taglio reale di vitello, un bel piatto di verdure che ho amato parecchio, semplicemente perché amo la verdura saporita cucinata bene. Poi queste arrivano dalla terra di contadini della zona. Marco alle 7 di mattina è già in giro a saccheggiare le fattorie. E quel che arriva in tavola è freschissimo. Per le confetture dei dolci invece, la fonte è con la frutta della Corte, dove si producono anche miele e lavanda. Presto, invece, la speranza è da ottobre, dentro al Sale in Zucca (che sarà anche bed and breakfast dal prossimo anno) verrà impiantato un frantoio e così l’olio verrà prodotto direttamente qui (molte persone del vicinato di via Croara hanno chiesto di poter fare la spremitura delle loro olive qui). È un progetto ambizioso, non c’è che dire. Ma pare davvero coi piedi per terra, perché sta partendo lentamente, testandosi giorno per giorno. La cucina, ad esempio, è aperta solo la sera e di tavoli ce ne sono 8, per un totale di 32 persone o poco più. Presto avranno inizio anche i laboratori didattici culinari. Il menu cambia a seconda dell’offerta della settimana e già quello che ho mangiato io, da domani sarà cambiato (quindi meglio telefonare per prenotare e per informarsi cosa offre la casa). Poi la lista dei vini, composta da produttori emiliano-romagnoli, piccola ma interessante. Una eating ovation per il pane di Marco, (dai tempi di Capo Nord eccezionale) ovvero una crescenta da urlo e grissini burrosi che avvolgono il palato.

Sale in Zucca
laboratorio di cucina spontanea
via Croara 7/1
San Lazzaro di Savena, Bologna
333 6946712

aperto tutte le sere dal martedì al sabato e la domenica solo a pranzo
chiuso il lunedì
meglio prenotare (così se siete vegetariani lo dite)

Apranzoconbea

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