Salento: un’emozione vissuta in bicicletta

Salento: un’emozione vissuta in bicicletta

SALENTO – Avete mai pensato di girare il Salento in bicicletta? Io l’ho fatto ed ecco qualche mio consiglio su come organizzare una perfetta vacanza in Puglia. 

Il Salento, quale sconosciuto per me. Una parte della Puglia che mi mancava di ammirare, ma che negli ultimi anni era uno dei miei obiettivi. Sia perché la Puglia è diventata ormai la mia seconda casa e sia perché tutti ormai ne parlano. Ma come non hai mai visto il mare del Salento? D’altronde sono di Napoli, il mare bello ce l’ho sotto casa.

Destata dalla curiosità di vedere questa parte della Puglia. Visto che ormai incontro solo salentini, decido di spendere la mia vacanza estiva 2018 nella parte più a sud di questa regione.

Ma il mio dubbio più forte è come girare il Salento. In poche ore capisco che il modo più semplice per una viaggiatrice solitaria è girare il Salento in bicicletta. Ci riuscirò fisicamente? Navigando in Internet scopro il Salento Bici Tour .

Un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2011 che da la possibilità di affittare sia la bici normale che la bici elettrica e un navigatore, in cui viene già delineato il percorso da fare. Tra costa, piccoli borghi e uliveti. Un’idea nata dalla passione di due giovani salentini: Carlo e Francesco. I quali vogliono contribuire alla diffusione della bicicletta come mezzo di locomozione, sviluppare il cicloturismo nel Salento, stimolare una conoscenza critica del territorio e del paesaggio, sostenere e dare visibilità ad aziende e realtà locali virtuose.

UNA SETTIMANA DA LECCE A LECCE

Così dopo varie chiacchierate con Carlo, decido di fare il tour in bici elettrica, (l’elettricità sarà la mia salvezza in caso di stanchezza). Fine agosto, una settimana da Lecce a Lecce, passando per Otranto, Leuca e Gallipoli. Vediamo come sarà il mio giro del Salento in bicicletta.

Oltre alla bici, il navigatore, Il Salento Bici Tour, offre anche il servizio di prenotazione di  tutti i B&B in cui passerò la notte.

Prima tappa Lecce. Arrivo in tarda mattinata, arrivo al B&B Stanze del Salento dove prendo la bici, il navigatore e Matteo del Salento Bici in Tour mi spiega, cartina alla mano, tutto il tragitto designato per me.

Dopo pranzo, deciso così di testare la mia bici elettrica e mi ritrovo a San Cesario di Lecce, piccolo comune a soli 5 km da Lecce, una distanza giusta per testare le mie pedalate. Ritorno a Lecce nel tardo pomeriggio poso la bici e vado alla scoperta del capoluogo provinciale. A dire la verità, già in pochi passi mi piace molto.

SALENTO in bicicletta

Seconda tappa Otranto. 56 km da Lecce.  Ma primo giorno della mia pedalata. Seguo con molta attenzione per le prime ore il navigatore. Ammiro  il paesaggio salentino, desertico a tratti, pieno di fichi d’india, ma da padrone la fanno gli Uliveti.

Prima sosta Acaia, un piccolo borgo dove il bar in cui prendo il caffè vende ancora il borghetti. Ed è subito amore.

Dopo Acaia, incomincio ad ammirare la costa. Torre dell’Orso, i faraglioni di Torre Sant’Andrea e la Grotta della Poesia. Dove la sosta è fondamentale per fare il tuffo a cufaniello.

Decido cosi di non seguire il navigatore, che mi fa passare per l’intero. Sono desiderosa di vedere l’intera costa che mi porterà ad Otranto. Arrivo alla Stazione a Sud-Est, piccolo ostello sopra alla stazione di Otranto nel tardo pomeriggio, tempo utile per vedere il tramonto da questo piccolo paese.

Cosa mi affascina di Otranto? I vicoli in salita, il bianco delle case e il tramonto. Qui passerò due notti. Il giorno dopo mi attende un tour tra i dintorni di Otranto e degustazioni in un posto locale e poi mare.

La cava di Bauxite, Baia dei turchi, Baia di Santo Stefano, la più bella per me, e Baia delle Orte. Sono le spiagge che hanno illuminato i miei occhi e aperto la mia mente.

Salento: un'emozione vissuta in bicicletta

Seconda Tappa: Leuca. 56km da Otranto. La parte più difficile, ma incantevole. Pedalo, pedalo tra posti magnifici e ogni scusa è buona per riposarmi. Faccio colazione al faro della Palascia, dove più che Puglia mi sembra la Grecia. Sul mio tragitto da ciclista incontro posti magnifici, come Porto Badisco, Santa Cesarea Terme. Ammiro le numerose torri salentine che primeggiano nel panorama. Mi fermo a fare il bagno alla baia di Porto Miggiano, alla Cala di Acquaviva e alla Grotta verde a Marina di Andrano.

Ormai i quasi 150 Km fatti in questi tre giorni si fanno sentire. Più mi avvicino a Leuca e più aumenta la fatica. Tutta costa, certo bella, ma in salita. Tricase, piccolo borgo marino, lo ricorderò per sempre. La salita più brutta che abbia mai potuto fare. Pioggia e cielo grigio mi hanno accompagnato in questa avventura. Arrivo a Leuca, stanca, dove il mio unico pensiero è mangiare e dormire. Unico scopo svegliarmi presto per vedere l’alba. Ma sono anche incuriosita di vedere l’incontro tra l’adriatico e lo ionio. Ma in realtà mi dicono che si vedono solo esclusivamente quando il mare è mosso.

A Leuca alloggio nel B&B Villa Ines, dove faccio la conoscenza del proprietario Massimo, con il quale a colazione parlo molto della mia vacanza in bici. Certo poche persone lo fanno da sole. Scopro da Massimo che il Salento è un luogo adattissimo per andare in bicicletta. Da Settembre a Novembre è il periodo in cui il turismo è essenzialmente di ciclisti. Importante è la Basilica di Leuca. Non solo come meta di pellegrinaggio. Ma da Leuca termina anche il percorso ciclistico attorno all’acquedotto pugliese, che nasce in Irpinia e termina proprio a  Leuca.

Cosa mi ha affascinato di Leuca: la piazza della basilica e la stradina fatta con i pontili di legno che dal porto ti fa arrivare alla strada.

Terza Tappa: Gallipoli . Altri 56 km da Leuca. Come prima tappa mi fermo alla Marina di Patù. Posto bellissimo consigliatomi da Massimo. Decido di non farmi l’interno, ma decido di pedalare per la costa. Mi  fermo alle Maldive del Salento. Sia per curiosità e sia per stanchezza. Piacevole sosta, ma niente di che. Alla sabbia preferisco le rocce.

Devo dire che la parte che mi è piaciuta di più solo gli ultimi chilometri che ti fanno arrivare a Gallipoli. Vedo posti come Capilungo e tutto il litorale di Punta Pizzo. Arrivo a Gallipoli in serata al B&B Palazzo Grassi e per la cena mi concedo un antipasto di 6 portate a base di pesce accompagnato ad buon vino rosè salentino dell”Osteria del Vico nel centro storico di Gallipoli. Cena da Urlo.

A Gallipoli rimango due notti. La preferisco di giorno, dove si scopre la sua autenticità. Di notte troppo turistica. Ma a dire la verità sembra un po’ Napoli con le sue stradine e le sue case che sembrano richiamare i “vasci napoletani”.

Ma ciò che mi fa innamorare di Gallipoli è Punta della Suina; dove trascorro una giornata di relax (costretta dal dolore del mio ginocchio). Punta della Suina, nota a tutti come luogo dove sono state girate alcune scene di Mine Vaganti e dove appunto è stato girato il video clip della canzone di Biagio Antonacci, gitata all’inizio.

Le sfumature verdi e blu. Gli scogli in cui puoi prendere il sole e il magnifico tramonto visto non saranno mai dimenticati dalla mia mente.

Il Mare del Salento in Bicicletta

Ultima Tappa: Lecce. Ultimi 56 km. Prima di far ritorno nel capoluogo salentino so che altro mare mi aspetta. Faccio colazione con Nadia, titolare del B&B. Con lei parlo di tante cose, di viaggi e della nostre aspettative della vita. Lascio Gallipoli direzione Porto Selvaggio. Si, il posto più bello del Salento per me. Questo era quello che mi aspettavo dal sud della Puglia. Ma prima di arrivare a Porto Selavaggio, sulla mia strada incontro paesini come Santa Maria al Bagno. Un posto incantevole da ritornarci. Ultimi paesini prima di rientrare a Lecce sono Nardò e Copertino.  Proseguo per l’antica via Lecce – Copertino.  Strada romana molto affascinate da percorrere.

Arrivo a Lecce. Lascio la mia compagna di viaggio nel B&B Stanze del Salento. Ringrazio il Salento Bici Tour per la possibilità che mi hanno dato di conoscere il Salento. Ma tanto lo devo a me e alle mie gambe.

Lecce, un posto davvero incantevole. Una cittadina viva cone le sue innumerevoli porte. Un centro storico facile da percorrere e delle piazzette davvero spettacolari.

Nel Salento adesso ho i miei posti preferiti.  Un viaggio in solitaria, ma che alla fine non mi sono mai sentita sola.

Alla fine Biagio Antonacci ha ragione “Con la vacanza in Salento ho fatto un giro dentro me”.

Photo copyright MyWhere

Annamaria Gargani

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