Recensione Stronger, Jake Gyllenhaal è l’eroe per caso definitivo

Recensione Stronger, Jake Gyllenhaal è l’eroe per caso definitivo

ROMA – Mercoledì 4 luglio arriva nelle nostre sale Stronger – io sono più forte. Il film di David Gordon Green aveva convinto tutti alla Festa del Cinema di Roma, e regala un Jake Gyllenhaal in forma spaziale ed eclettica, nonostante il perpetuo snobismo dell’Academy.

Mercoledì 4 luglio arriva nelle nostre sale Stronger – io sono più forte, dove il poliedrico Jake Gyllenhaal veste i panni di Jeff Bauman, un uomo comune divenuto simbolo di speranza dopo l’attentato di Boston del 2013. Film bellissimo, insieme a Donnie Darko la miglior interpretazione della carriera di Gyllenhaal a parer nostro.

La pellicola porta la firma di David Gordon Green (regista sui generis che spazia dall’horror alla commedia e al dramma) e cerca di raccontare il percorso eroico e profondamente personale di Jeff, rimasto senza gambe in seguito all’attentato, un percorso che metterà alla prova i suoi legami familiari, definirà l’orgoglio di una comunità e gli darà il coraggio per superare enormi avversità, mentre tenterà di ricostruire la sua vita al fianco della compagna Erin.

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La locandina di “Stronger – io sono più forte”

Vi riassumiamo in breve la trama. Jeff ha 27 anni nel 2013 e si trova al traguardo della maratona con l’obiettivo di riconquistare l’amore della sua ex-ragazza Erin (Tatiana Maslany). Improvvisamente, l’attentato e il buio. I terroristi fanno esplodere 2 bombe che causano tre morti e oltre 260 feriti. Jeff riesce a sopravvivere pur se gravemente ferito, e grazie alla sua preziosa testimonianza aiuta la polizia a identificare e catturare gli attentatori. Da quel momento tutto cambia radicalmente: da una parte Jeff si ritrova suo malgrado ad essere considerato un eroe nazionale, dall’altra deve confrontarsi con la consapevolezza di non poter più riavere la sua vita così com’era. Inizia la sua battaglia personale per ritornare a vivere, fatta di lunghi mesi di riabilitazione fisica ed emotiva, supportato dalla famiglia e, soprattutto, dall’amore e dall’instancabile determinazione di Erin.

Stronger – Io sono più forte è infatti anche la storia di un grande amore – quello tra Jeff ed Erin – che, messo alla prova dagli ostacoli più duri, è capace di riscoprirsi invincibile.

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Jake Gyllenhaal e Jeff Baumann

Che interpretazione quella di Gyllenhaal! Noi di MyWhere abbiamo avuto la possibilità di vedere il film in anteprima alla Festa del Cinema di Roma (cliccate qui per le nostre analisi) e appena usciti dalla Sala Petrassi dell’Auditorium, eravamo tutti convinti che questo fosse l’anno buono per l’attore classe 1980 in chiave Oscar, almeno per una candidatura. E invece niente, anche questa volta l’Academy ha inspiegabilmente ignorato il talento di Jake, escludendolo addirittura dalle pre-candidature.

Mistero! Il buon Jake in Stronger ha davvero messo in campo tutte le peculiarità che l’Hollywood System predilige quando sceglie i suoi nominati al premio più ambito. È riuscito infatti a esaltare un personaggio già conosciutissimo in America, e a dargli lo spessore che merita senza scadere nel trito e ritrito spirito a stelle a strisce e iperpatriottico.

Paolo Riggio

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