Tadeusz Biniewicz e la versione maxi del Nettuno del Giambologna

Tadeusz Biniewicz e la versione maxi del Nettuno del Giambologna

BOLOGNA – L’artista polacco ha esposto nel capoluogo emiliano la sua nuova opera, un insolita riproduzione del Nettuno del Giambologna. Noi di MyWhere non potevamo farci scappare quest’occasione e ci siamo fatti una chiacchierata con lui.

Un ritorno in Italia davvero gradito quello di Tadeusz Biniewicz, scultore e pittore – polacco di fama mondiale, che insieme al businessman businessman Arkadiusz Żółtowski di Płock, ha presentato la sua nuova opera, un’insolita scultura del Nettuno del Giambologna in versione granitica. La scultura, ancora non completata e in fase di lavorazione, sarà la prima al mondo scolpita nella pietra a raggiungere non solo un’altezza di 3.40 m ma addirittura a raggiungere le 30 tonnellate.

Intervistarlo per noi era un atto dovuto. Ci siamo quindi precipitati alla presentazione ufficiale della sua nuova creazione e siamo riusciti a scambiare 2 chiacchiere. Il risultato? Davvero interessante! Date un’occhiata alla nostra intervista con Tadeusz Biniewicz.

Sig.Tadeusz, come mai si trova a Bologna?

La mia visita è mirata ad approfondire ogni aspetto del Nettuno. Voglio coglierne i dettagli, le inezie, i particolari, particolari che possono essere visti soltanto dal vivo.

In quale fase è la scultura ?

Siamo a metà dell’opera, al 50%. Se consideriamo la pietra scartata dall’intero blocco, quando si tratta dei particolari, 1/3 del personaggio del Nettuno è stato già realizzato.

Qual è la difficoltà nel realizzare una scultura così grande?

La difficoltà è immensa, il granito è la più dura tra le pietre (molto più del marmo). Il personaggio è rappresentato con una notevole torsione del corpo e con una muscolatura ben visibile. Le espressioni facciali sono davvero particolari e per questo, molto difficili da eseguire. C’è bisogno di una precisione estrema e durante la creazione/lavorazione non è consentito commettere il minimo errore poiché una volta scolpito il dettaglio non può essere modificato o migliorato.

Se avessi scelto il bronzo come materiale, il mio lavoro sarebbe stato molto più semplice, perché avrei potuto togliere o aggiungere in qualsiasi momento. È una sfida difficile ma allo stesso tempo molto stimolante, sto lavorando al progetto tutti i giorni dalla mattina alla sera, cercando di rimanere assolutamente fedele alla statua originale del Giambologna.

Nel bel mezzo dell’intervista ci raggiunge anche Arkadiusz Żółtowski, finanziatore del lavoro di Tadeusz Biniewicz, che si dimostra subito molto disponibile e entusiasta a rispondere alle nostre domande.

Sig. Arkadiusz, Da dove nasce l’idea di realizzare il Nettuno di Bologna?

E’ un’idea un po’ folle se ci pensate. In 400 anni, nessuno si è mai cimentato nella scultura del Nettuno in pietra. Il mio sogno era proporre un’opera che riuscisse a mostrare le dinamiche, le grazie e le finezze dell’anatomia umana. La mia passione per la mitologia greca è immensa, in particolare per la figura di Nettuno. La sfida però agli albori del progetto è stata tutt’altro che facile. Ho dovuto scovare un artista di grande talento, con la mia stessa motivazione, in grado di intraprendere un lavoro così complesso. Dopo 3 mesi di ricerca ho trovato Tadeusz, che con mia sorpresa, viveva a soli 20km dalla mia città. Lo conoscevo già e ammiravo immensamente i suoi lavori… già dal primo incontro, ho capito che sarebbe stato lui l’uomo giusto per il mio lavoro.

Poco fa ha parlato della sua ammirazione per il personaggio di Nettuno. Che cosa significa per lei la figura del dio greco del mare?

Sono sempre stato affascinato dalla sua grande forza. Nettuno simboleggia il potere, un potere anche distruttivo che esercita attraverso il suo braccio sinistro. Vorrei aggiungere anche se non concerne troppo con la sua ultima domanda, che il nostro progetto non vuole assolutamente entrare in competizione con l’artista originale, Giambulogna, piuttosto vuole essere un un riconoscimento del suo grande valore artistico;penso che questo mio progetto aggiungerà valore alla statua già esistente del Nettuno.

Torniamo a Tadeusz Biniewicz. Quando verrà completata definitivamente la scultura?

Prevediamo il completamento dei lavori per gennaio 2019

E dopo aver terminato il lavoro dove sarà collocata la scultura?

Rispondo con la dichiarazione di Arkadiusz Żółtowski: “Il Nettuno verrà collocato davanti alla mia proprietà di Płock, sul lungofiume della Vistola. In prossimità della mia residenza, c’è un’ampia area pedonale che permetterà a tutti i visitatori di godersi a pieno l’opera durante delle belle passeggiate. Volevo aggiungere che dedico questa meravigliosa scultura a mio figlio …”

Avete altri progetti ?

Naturalmente. Il sig. Żółtowski mi ha commissionato una scultura della dea greca Dirce -“Baccante a riposo ” in scala 1: 1 di Lorenzo Bartolini; Mi sta trovando sempre nuove sfide!

Grazie per l’intervista, e spero di vedere presto il suo Nettuno di granito , in tutto il suo splendore.

Se non conoscete Tadeusz Biniewicz, vi invito a documentarvi. La sua carriera è stata straordinaria e le sue opere sono riconosciute e ammirate non solo in Polonia ma anche in campo internazionale. Ha vinto molti premi in giro per il mondo, anche se a lui non sembra interessargli un granché: “Di solito alle gare arrivo in ritardo, con una piccola valigia contenente l’attrezzatura per lavorare e di solito termino il lavoro prima degli altri concorrenti”.

L’idea che mi sono fatta di Tadeusz è che si tratta senza alcun dubbio di un talento puro, con una competenza che sconfina addirittura nel magico e nel soprannaturale. Quando crea e scolpisce, codifica tutti i minimi dettagli dell’opera che sta riproducendo, dalla vita al movimento del corpo e rimane fedelissimo al lavoro originale. Non è cosa da tutti. Le sue opere sono davvero dei capolavori.

Tadeusz Biniewicz

Aneta Malinowska

4 Responses to "Tadeusz Biniewicz e la versione maxi del Nettuno del Giambologna"

  1. Arek Zoltowski   9 Marzo 2018 at 08:44

    Un ringraziamento speciale ad Aneta Malinowska, che si è presa cura di noi durante la visita dell’artista Biniwicz a Bologna.

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  2. Aneta Malinowska
    aneta malinowska   11 Marzo 2018 at 15:45

    Piacere mio di aver conosciuto grande artista Tadeusz Biniewicz merita di essere conosciuto anche in ambiente artistico Italiano, paese di arte dove siamo circondati da tanta storia e bellezza dove nascono inspirazioni per tanti artisti nel mondo

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  3. Lamberto Cantoni
    Lamberto Cantoni   13 Marzo 2018 at 13:33

    Tadeusz è un artista in controtendenza. Tecnica e maestria (nel senso di padroneggiare la materia su cui lavora) stanno diventando valori rimessi in causa dall’approccio ultramoderno al segno estetico. Il suo essere artista da un lato difende il saper fare che caratterizzava l’alto artigianato che mi fa pensare alle botteghe d’arte del passato, dall’altro lato a me sembra una linea di resilienza umanistica che è bello incontrare in forma così robusta e idealizzata.

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  4. Kasia   25 Marzo 2018 at 16:54

    Ma la scultura e l’artista fanno una grande impressione. Un umile può essere detto poco appariscente. Ammiro tali persone e storie con ammirazione, dove il “bello” interno dell’artista è nascosto in un uomo così normale accanto al quale si può passare indifferentemente per strada. Un grande uomo e continuatore di artisti dell’elite “Old Masters”

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