Viaggio Tarquinia, l’incantevole capitale dell’Etruria

Viaggio Tarquinia, l’incantevole capitale dell’Etruria

TARQUINIA – Immergiamoci insieme in uno dei centri più importanti e artisticamente rilevanti dell’Etruria. Di cose da vedere ce ne sono in quantità industriale e nella seconda metà di settembre tornano i 4 maestri di Incontriamo il nostro tempo. Tutti i dettagli.

Se siete affascinati dall’arte etrusca, vi suggeriamo un luogo che difficilmente riuscirete a dimenticare. Stiamo parlando di Tarquinia, il vero centro dell’Etruria Meridionale, una cittadina medievale di grande fascino, un sito archeologico meraviglioso.

Tarquinia si trova a 132m d’altitudine su un colle dominante da sinistra il basso corso del fiume Marta, presso la Via Aurelia, nella Maremma laziale non distante dalla Toscana.

La cittadina offre davvero molto da vedere, e la sua posizione geografica (a 90km da Roma) la rende meta del turismo privilegiato. Oltre allo straordinario Museo Archeologico Nazionale Tarquinese situato nello sfarzoso e rinascimentale Palazzo Vitelleschi, non potete perdervi la Necropoli Etrusca con i suoi affreschi colorati e  le sue bellissime tombe dipinte, paragonabili in enigmaticità e fascino a quelle egizie (appassionati di arte etrusca? Date un’occhiata al nostro articolo sulle iniziative del Museo Etrusco di Villa Giulia di Roma cliccando qui).

COSA VEDERE A TARQUINIA 

Che cosa ci raccontano questi affreschi coloratissimi e festosi posti ad accompagnare il passaggio nell’aldilà? Ci raccontano di giochi sportivi, di danze, di feste rese particolarmente inebrianti dal vino, dal ritmo della musica e dalla libertà che s’intuisce nei rapporti tra uomini e donne, in cui in particolare la donna sembra poter esprimersi liberamente nelle riunioni pubbliche con un ruolo da protagonista o almeno paritario che non siamo abituati a riscontrare in altri contesti culturali. Questa misteriosa cultura tirrenica è prima di tutto marinara (per capirne la portata mediterranea e atlantica fate un salto al vicino Museo del Mare posto in un altro sito d’origine etrusca, Santa Severa) e al tempo stesso agricola e urbana. Essa ci mostra in modo semplice e niente affatto morboso un edonismo sociale, allegro, conviviale, atletico e ludico al tempo stesso.

E ancora gli edifici religiosi, su tutti il Duomo di Tarquinia, costruito nel 1260 e principale luogo di culto del borgo, o la Chiesa della Santissima Annunziata, dove potrete ammirare architetture arabe e bizantine, fino ad arrivare alla cosmatesca Chiesa di Santa Maria in Castello, davvero unica nel suo genere.

Insomma, visitare Tarquinia, significa immergersi in un’atmosfera medievale, dominata dalle alte torri, dalle ampie piazze dagli strapiombi sulle rocce e dai panorami mozzafiato.

E vogliamo parlare dei colori? Il verde della campagna, che si confonde col giallo dei campi di grano; il marrone della terra che arriva fino all’azzurro del mare.

DIPINGENDO A TARQUINIA INCONTRIAMO IL NOSTRO TEMPO

Se avrete la possibilità di visitare Tarquinia nel mese di settembre, vi segnaliamo un appuntamento davvero interessante. Stiamo parlando della mostra degli artisti Paolo Crucili, Luigi Fondi, Paolo Carlo Monizzi e Riccardo Sanna dal titolo Dipingendo a Tarquinia Incontriamo il Nostro Tempo”. La rassegna si svolgerà da sabato 16 settembre a domenica 1 ottobre presso la Biblioteca Vincenzo Cardarelli (inaugurazione sabato 16 alle 18:30).

I 4 protagonisti di Incontriamo il nostro tempo, più attivi che mai in questo 2017 (qui trovate i nostri articoli sulla splendida tappa di Torre Orsina), portano avanti da ormai 4 anni, un’idea davvero interessante: il progetto infatti si pone l’obiettivo di sollecitare e sensibilizzare il più vasto pubblico possibile nei confronti dell’arte contemporanea. Sono artisti, artisti che raccontano storie, producendo immagini diverse, con tecniche diverse, ma con una passione comune che si sviluppa in luoghi e spazi territoriali geograficamente distanti tra loro.

Noi di MyWhere abbiamo visitato tutte le mostre di questi 4 maestri, e vi assicuriamo che non rimarrete delusi dall’appuntamento tarquinese (se volete conoscere nel dettaglio il percorso artistico dei 4 protagonisti della rassegna cliccate qui)

Steve Moss

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