Di Lisa Ricci
Un pugno chiuso d’ottone come maniglia che si trasforma in una mano tesa mi invita ad entrare. Tante piccole storie accennate di uomini rudi mi accolgono entrando nel WP Store di Via della Vigna nuova a Firenze. Storie di uomini duri e donne alla ricerca della loro indipendenza prendono vita attraverso libri, divani e bauli. Si aggirano come spiriti tra tavoli da lavoro e volte dipinte, biciclette e palloni di cuoio, lampadari e costruzioni di legno. Muovendomi tra i ricercati capi di abbigliamento posso ripercorrere la storia delle grandi esplorazioni. Storie di viaggio, viaggi in divenire, in progress. Storia e tradizione rendono riconoscibili i valori del brand del portfolio di WP Lavori in corso. L’azienda Bolognese, è tra le prime agli inizi degli anni’80, a scegliere la strategia di comunicazione centrata sullo stile di vita, e lo fa attraverso punti vendita che esaltano la ricerca di valori non effimeri e su un rapporto virtuoso tra moda e funzionalità. I suoi negozi sono lo specchio della sua visione, in cui, appare non casuale l’abbinamento tra l’abbigliamento, design arte, fotografia e libri. Non è dunque per caso se i suoi punti vendita si sono differenziati rispetto alla concorrenza secondo i modi della controtendenza, generando una significazione emozionale efficace, intercettata da un pubblico crescente che ha decretato un successo notevole a marchi come Woolrich, Barbour, Baracuta.
Filosofia di una marca
Per creare l’ambientazione giusta nei propri Store, WP fin dalla nascita cominciò a sperimentare gli effetti del vintage e del modernariato, facendone progressivamente un elemento centrale dell’immaterialità del brand. Dal punto di vista commerciale invece la mission di WP è da più di 30 anni quella di curare, distribuire e acquisire le licenze di alcuni dei migliori marchi “storici” dell’abbigliamento di valenza internazionale. Marchi che offrono un’ampia gamma di elementi di design adatti sia al mercato mainstream sia a quello di nicchia, senza porsi restrizioni in termini di moda e gusti.
La crescita continua, la sete di scoperta e la pressoché costante evoluzione possono essere ricondotte in primo luogo al nome dell’azienda WP Lavori in corso, dove WP sta per Work in Progress. Un nome scelto per suggerire sia una mission sia un mantra, ovvero un’azienda che non dorme, non rimane ferma troppo a lungo ma che è sempre vigile e in evoluzione alla ricerca costante di nuovi marchi, nuove idee e nuove persone. Infatti, il concetto di stile e di design dei fondatori non solo ha permesso una selezione di prodotti di grande qualità e contenuti, ma grazie a politiche commerciali indovinate ha permesso il loro accesso a nuovi pubblici, portando delle novità sostanziali nel guardaroba di nuove generazioni.
L’azienda è cresciuta, negli anni, in termini di staff e di punti vendita, ma non in modo sregolato. Tutto viene programmato con la prospettiva dello sviluppo a lungo termine: poco a poco, anno dopo anno come un fenomeno di crescita organica.
Grazie ai successi ottenuti, WP ha continuato a commercializzare e sviluppare nel tempo una splendida gamma di marche storiche facilmente indossabili provenienti da tutto il mondo.
Attualmente, nei suoi Store presenta un mix eccezionale di marchi in parte ispirato al vintage americano, insieme a collezioni internazionali fatte di prodotti impeccabili per funzionalità, cura dei materiali e tecniche di realizzazione.
Comunque si può dire che gli Stati Uniti costituiscono da sempre un terreno fertile per le ricerche dell’azienda, mentre negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per le collezioni disegnate in Giappone. Attualmente il portfolio di WP ospita una gran varietà di designer e marchi che rispettano, in termini di qualità, funzionalità e design, le direttive WP: Woolrich, Woolrich & Topo Bags, Woolrich Woolen Mills, Blundstone, Barbour, B.D. Baggies, Avon Celli, Baracuta, Barena, Fith, Engineered, Beams Plus, Save Khaki, Nanamica, Bettenwear, Chamula, Exquisite J, Maison Kitsune, WP Books, WP Denim, WP Shetland.
In sintesi quindi, si può dire che WP, mixando stili, epoche ed estetiche eterogenee ma non troppo, è riuscita ad importare nei suoi punti vendita alcuni dei marchi internazionali più amati e interessanti degli ultimi tre decenni.
I protagonisti e la storia
Giuseppe Calori, un imprenditore affermato nel mondo della finanza, nel 1982, con la giovane figlia Cristina e un gruppo ridotto di collaboratori ha intrapreso un nuovo business coraggioso e affascinante.
Un business nato, dall’incontro di un gruppo di amici che, per vite parallele, erano arrivati più o meno ad avere la stessa idea sul come combinare assieme affari, hobbies e viaggi. Nel 1982 nasce la WP Lavori in Corso, la sede è a Bologna, e importa da tutto il mondo abiti, scarpe, cosmetici e una gamma di accessori che spazia dai prodotti cartotecnici, agli oggetti d’arredamento più strani, ai gadgets più curiosi. Un campionario ampio e variegato ma con un elemento comune ad ogni articolo: il mito di particolari stili di vita.
I prodotti hanno solidi e ben conosciuti riferimenti nei campi più diversi, dal cinema alla letteratura, dalla storia a tutti i luoghi più radicati e famosi dell’immaginario: a tutto ciò che fa stile.
I primi marchi importati sono stati Woolrich, Vans, Hawkins, Parachute, Anna Sui, East Wind Code, Desert Son, Vanson, tutti prodotti ad alto contenuto tecnologico e culturale. Poi è stata la volta delle Paraboot, dei Barbour, delle B.D. Baggies, delle Filson e degli altri marchi.
Nel 1985 apre il primo WP Store a Bologna, due anni dopo a Milano fino ad arrivare ad oggi con oltre 10 WP Store in tutta Italia e negozi monomarca Woolrich e Barbour in Europa.
Alla guida della WP lavori in corso, dalla morte di Giuseppe Calori, c’è la figlia Cristina, la quale in un’intervista afferma: “La nostra azienda, è specializzata in ricerca di stili di vita. I prodotti selezionati, dalle giacche alle coperte, agli impermeabili, ai dopobarba, ai pantaloni e alle lampade, seguono il modo di vivere di nostri clienti e del loro immaginario nel vestire. Il nostro cliente orienta il proprio comportamento di consumo verso prodotti in cui il valore moda è subordinato all’alta qualità ed estrema funzionalità di ciò che si acquista e al suo contenuto di mitica e di verità. Lo stile come ricerca è il motto che ci siamo dati quando abbiamo lanciato l’azienda. Oggi la cultura dell’individualità, sviluppatasi negli anni Ottanta, porta a privilegiare la ricerca del proprio stile. Oggi conta la funzionalità, il materiale, il dettaglio, il significato di ciò che si indossa”.
WP Store non si ferma mai, nel 2012 oltre all’apertura di Woolrich Store a Londra, Monaco di Baviera, a Goteborg, Maastrich e Lille acquisisce il brand britannico Baracuta per avviarlo alla distribuzione internazionale con un grosso evento a Pitti Immagine Uomo. Nel 2013, grazie ad una partnership tra l’azienda e il distributore locale, per la prima volta espatria il suo Concept Store, e apre il primo WP lavori in corso a Seul e inizia così a promuovere a livello internazionale il format WP inteso come contenitore di marchi heritage. Il nuovo WP Store di Seul sperimenta e propone il suo nuovo concept food. Nel ground floor del palazzo di 3 piani, è stato creato uno spazio dedicato alla degustazione di caffè, dolci e salati. Gli altri piani presentano sia i marchi del portfolio WP che una selezione della migliore ricerca WP.
WP prosegue nello sviluppo della rete retail sia a livello italiano che internazionale e sperimenta nuove connessioni ed aree di interesse per il consumatore, sempre all’insegna della ricerca, dell’innovazione e della sperimentazione. WP sigla un accordo in esclusiva con Zazie, un’impresa bolognese i cui soci si sfidano a vivere il presente come il loro tempo: giovane, originale, contemporaneo, metropolitano ed europeo; producendo solo prodotti sani con aperture di aree beverage e food nei WP Store, per unire la ricerca nell’abbigliamento alla ricerca del cibo.
Dietro ogni prodotto un mito
Le giacche sono quelle della Caccia all’oro in Alaska e nel Klondike, le Filson, indossate da sempre dai grandi cacciatori americani e anche da Hemingway sulle nevi del Kilimangiaro.
I Barbour, i giacconi inglesi impermeabilizzati con dell’olio speciale, inventati da John Barbour nel 1849, per gli uomini di mare e poi trasformatisi nell’indumento da campagna anglosassone per antonomasia, vestito persino dalla famiglia reale inglese. Le camicie non possono essere che quelle dei colleges americani, le B.D. Baggies e le Eagles. I maglioni, quelli in doppio filo ritorto dei duri di mare, Bryant of Scotland. Le T-shirt, quelle di Marlon Brando ne Il Selvaggio e di James Dean in Gioventù Bruciata, le Hanes. Le scarpe, le Hawkins dei postini inglesi, con l’aria nella suola, e altri miti del piede come M.E.C., Land, Bowen, Cartujano, Pielsa. Le coperte sono quelle di Toro Seduto, le famose Pendleton, che è anche un marchio d’abbigliamento outdoor. I giacconi, quelli degli inscatolatori di pesce dell’Oregon e del Canada, i Woolrich o i M.I.C. Cuir dell’ aviazione francese o i Vanson. Gli impermeabili, quelli di Humphrey Bogart, London Fog. Non può mancare il mito del vestire californiano in spiaggia sul surf o a piedi: Vans. I prodotti cosmetici, completamente naturali e senza sperimentazione su animali, si chiamano Key West, Kiss My Face, Dr. Bronner, marchi storici della cosmesi alternativa americana. Gli Stores che la WP ha aperto in giro per l’Italia e in Europa sono vere e proprie finestre sul mondo.
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Lisa hai scritto un articolo veramente esaustivo. L’apertura e’ coinvolgente, la descrizione del brand convincente, la filosofia imprenditoriale e’ ben spiegata. Sei stata così analitica che non mi e’ chiaro se sei attratta dai suoi prodotti o marchi oppure hai voluto offrirci articolato un esercizio di decostruzione dei contenuti di un brand, partendo da uno dei suoi punti vendita.
Entrando nel negozio di Firenze ho percepito che dietro a questo brand c’era un mondo tutto da scoprire! il direttore ed il personale sono stati veramente gentili ad esaudire le mie curiosità e mi sono sentita in dovere di trasmettere le sensazioni ed emozioni che ho provato entrando in questo mondo. Grazie professore!
Onestamente prima di questo articolo WP mi è sempre passato “inosservato” come brand nonostante pensandoci io passi quasi tutti i giorni davanti ad uno dei suoi punti vendita nel centro di Firenze.
Leggendo questo articolo mi è venuta voglia di esplorare il mondo di questo marchio e conoscerne meglio tutti i dettagli che lo rendono così interessante come è stato descritto.
Grazie all’autrice per avermi dato con questo articolo un input verso uno stile apparentemente e superficialmente da me giudicato poco interessante e lontano dai miei gusti.
Grazie Giada, anche per me è stata davvero una scoperta ed è stato davvero interessante immergermi nel mondo WP!
Ciao Lisa,
ti ringrazio veramente di cuore per il bellissimo articolo scritto su WP. Un grazie grande anche da parte di Cristina Calori, per tutte le cose interessanti che hai scritto su di noi, ma soprattutto complimenti, per l’esaustività, la passione, l’analisi, ed il perfetto stile d’ autore.
Un caro saluto
Cristina Amaducci Artusi
responsabile comunicazione W.P Lavori in Corso