La Partita a Scacchi con Personaggi Viventi di Marostica

La Partita a Scacchi con Personaggi Viventi di Marostica

MAROSTICA – La Partita a scacchi con personaggi viventi, che si celebra ogni due anni, negli anni pari, nella splendida città medievale scaligera di Marostica, in provincia di Vicenza, è finalmente tornata ad animare la piazza murata con i suoi 650 figuranti, nei giorni 9-10-11 settembre, dopo quattro anni di pausa. Marostica, con questa attesissima edizione, ha confermato per l’ennesima volta il successo di questo evento che non è solo una rievocazione storica del 1400 con lo svolgimento di una partita a scacchi, ma è soprattutto uno spettacolo suggestivo e ricco di emozioni che deve assolutamente essere visto almeno una volta nella vita.

Chi sa giocare a scacchi conosce il frenetico movimento oculare e l’agilità della mano. Ama il rumore provocato dai pezzi che si muovono sulle caselle bianche e nere della scacchiera. Gusta il sapore dell’attesa. Si eccita a prevedere le mosse degli avversari. Gode della vittoria propria, ma apprezza anche quella dell’avversario se ritenuto degno. Insomma, definire gioco quello degli scacchi è molto riduttivo, io ci vedo molto di più. È una battaglia che si gioca senza spargimento di sangue, che richiede intelligenza, arguzia e strategia e in cui inevitabilmente padroneggiano testa e cuore in una combinazione perfetta.
Mi piace vedere negli spostamenti degli scacchi, strisciati o battuti sulle case della scacchiera, una parvenza di “danza” che nulla ha a che vedere con lo scontro, più appropriato quando si pensa ad una conquista di vittoria. Se penso al nobile gioco come ad una espressione artistica, ci riconosco il fascino e la sensualità sprigionati dalle mani dei giocatori che guidano gli scacchi in un rigoroso silenzio.

Partita a Scacchi
© crediti Photopiù

Facciamo un salto indietro nel tempo…

Ed è proprio dalle mani di due giocatori di scacchi, Vieri da Vallonara e Rinaldo d’Angarano, due valorosi cavalieri, che dipenderà il destino di Lionora. Siamo nel 1454, Marostica è governata dal podestà, Taddeo Parisio, nominato dalla Repubblica di Venezia, il quale ha una giovane figlia Lionora ed una sorella di nome Oldrada. Della prima sono innamorati entrambi i cavalieri e per ottenere la sua mano, sono disposti a duellare con la spada, ma Taddeo Parisio rifiuta lo spargimento di sangue e propone in alternativa una sfida a scacchi. Il vincitore sposerà Lionora, il perdente Oldrada.

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Se questo evento narrato sia realmente accaduto o sia una leggenda, non è importante perché ciò che conta è l’atmosfera cavalleresca che vi aleggia attorno e la città scaligera murata con i suoi due castelli, quello Inferiore nella piazza e quello Superiore sulla cima della collina, è la giusta cornice alla storia d’amore.
Per gli inguaribili romantici: la vittoria della partita e quindi la mano della bella Lionora fu concessa al giovane Vieri di Vallonara, amato segretamente dalla stessa.

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Dal 1454 facciamo un salto temporale fino al 1954, anno in cui il Sindaco, Marco Bonomo, appassionato di scacchi, propone alla cittadinanza di rivivere la sfida e il matrimonio della figlia e della sorella del governatore Taddeo Parisio. Così dispone la realizzazione, nella piazza della cittadina medievale, di una scacchiera di 256 mq su cui fare giocare gli scacchi viventi, coinvolgendo tutta la cittadinanza. I costumi, su modello quattrocentesco, sono disegnati dall’artista Mirko Vucetich.

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Tornando ad oggi…

L’ultima Partita a scacchi si è giocata nel 2018, poiché la pandemia ha reso impossibile l’edizione del 2020. I cittadini e le migliaia di turisti, non solo italiani, hanno atteso la messa in scena di quest’anno e il sold out in tutti e quattro gli spettacoli ne hanno confermato la fama a livello nazionale e internazionale.

La spettacolarizzazione della Partita a Scacchi è indubbia e il merito va all’ideazione e alla regia. Dal 2012 ad oggi la regia è curata da Maurizio Panici, attore e regista di Roma e l’organizzazione è affidata all’Associazione Pro Loco di Marostica che oltre alla Partita a Scacchi, gestisce il Castello Inferiore, il Camminamento di Ronda e il Museo della Partita a Scacchi.

© Ph. Sergio Sartori

La partita a scacchi in questa edizione è stata quella giocata a San Pietroburgo nel 1914 tra il danese A. Nimzowitsch e il lituano S. Alapin. A guidare le mosse dei personaggi viventi, come di consueto, le voci tuonanti degli Araldi.
I cavalli, coinvolti nella partita sono addestrati per tre settimane al rullio dei tamburi, agli applausi e alla vista del fuoco e partecipano alle tre settimane di prove con i figuranti, gli arcieri, gli spadaccini, i comici, le danzatrici e i vessilliferi.

Partita a Scacchi
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Il finale della Partita a Scacchi è indubbiamente maestoso. Gli arcieri si collocano davanti al Castello e scoccano con l’arco delle frecce. Lingue di fuoco divampano dai merli, una densa nuvola di fumo s’innalza nel cielo. L’incendio al Castello e una cascata di scintille chiudono lo spettacolo. Un’esperienza unica da vivere almeno una volta.

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Se siete appassionati, o incuriositi, dagli Scacchi, vi consigliamo questi nostri articoli su La Regina degli Scacchio questa intervista a Christian Salerno, in arte Mattoscacco

 

Testo di Anita Orso

Autore MyWhere

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