Meraviglie dell’Emilia Romagna: le 50 cose da non perdere

Meraviglie dell’Emilia Romagna: le 50 cose da non perdere

EMILIA ROMAGNA – I cinquanta luoghi fondamentali non in senso geografico, ma storico e concettuale e ancor di più estetico dell’Emilia Romagna.

Il volume Meraviglie dell’Emilia Romagna: le 50 cose da non perdere di Fabio Morellato e Isabella Stancari verrà presentato a Bologna martedì 11 dicembre alle 18,15 nell’Oratorio dei Battuti in Santa Maria della Vita in via Clavature 8.

Uno scrigno, con le cinquanta cose da non perdere. I cinquanta luoghi fondamentali non in senso geografico, ma storico e concettuale e ancor di più estetico dell’Emilia Romagna. Dopo le violente scosse che un brutto terremoto ha voluto regalare alla nostra regione, il giorno dopo si contava e rimirava le proprie glorie con sguardo teso, timoroso.

CARTONATOBè, ci sono ancora. Non tutte, ma la maggior parte sì. Allora fermiamoci davanti ai nostri gioielli, ai tesori d’arte, alle tante meraviglie che costellano la nostra terra. Per esempio, chi non ricorda la volta stellata del Mausoleo di Galla Placidia, 570 stelle su un fondo blu che più blu non si può. I giardini della Reggia di Colorno. Dante, o meglio dire, le vestigia di Dante, è nostro e non dei fiorentini che nei secoli hanno provato più volte a strapparlo a Ravenna.

Come dimenticare che noi bolognesi, oltre al copyright del portico come concetto, annoveriamo il portico più lungo del mondo (km.3,798). E il Battistero di Parma? E’ talmente bello e stilisticamente anomalo da sembrare appoggiato in quella piazza da mano aliena. Cosa dire Comacchio, con i suoi ponti e le case di mille colori? O di Torrechiara, dove troneggia un castello talmente ben conservato da sembrare finto? E il Ponte del diavolo di Bobbio? Potremmo continuare per ore ma ci accontentiamo di citare Palazzo dei Diamanti, Fortezza di San Leo, Cenobio di San Vittore, Peppone e Don Camillo sulla piazza di Brescello, la Pietra di Bismantova, le sale di palazzo Milzetti a Faenza, e le esili gambe dei fenicotteri rosa nelle Saline di Cervia.

Oltre agli autori interverranno:

Simona Lembi, presidente del Consiglio comunale
Carlo Ferrari, ordinario di Botanica all’Università di Bologna
Eugenio Riccòmini, storico dell’arte
Le fotografie sono di Paolo Zaniboni, Andrea Samaritani, Paolo Righi, Gianni Castellani

 

 

Mario Rebeschini
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