I 34 anni dei Simpson: l’impatto culturale di un mito globale

I 34 anni dei Simpson: l’impatto culturale di un mito globale

MONDO – Il 19 aprile del 1987 la prima apparizione della serie tv più gialla di sempre. Di chi stiamo parlando? Dei Simpson naturalmente!

1987. Gorbačëv diventa il simbolo di una Russia diversa e viene celebrato da Time come Uomo dell’Anno. Gli entusiasmi degli anni ’80 vengono tramortiti da una terribile crisi economica che trascina i mercati mondiali nel baratro. Nel cinema, è l’amore a far da protagonista ma con risvolti a dir poco inquietanti. Il film con maggiori incassi è infatti Attrazione Fatale, pellicola in cui Michael Douglas e Glenn Close ci ricordano quanto una relazione possa prendere pieghe distruttive. E se nella musica gli Europe insidiano inaspettatamente Michael Jacskon per il singolo più venduto dell’anno, in Italia è Maradona a fare lo scherzetto alla Juve. Il Napoli è Campione d’Italia. Miti lontani, lontanissimi per noi. Ma tra tutti questi miti ce n’è uno che non solo resta sempre attuale, ma che probabilmente non tramonterà mai. Stiamo parlando della famiglia più famosa d’America, una famiglia capace di accompagnare milioni e milioni di spettatori nell’arco di ben 3 generazioni tra risate, battute, esilaranti sketch, clamorose previsioni e sottile ironia. Oggi mercoledì 19 aprile 2021, I Simpson compiono 34 anni.

LA PARODIA DELLO STILE DI VITA AMERICANO

Eh già 34 anni. Incredibile! Quante serie tv o programmi televisivi possono vantare una longevità del genere? Non ci sono dubbi, i Simpson sono uno dei programmi che più hanno influenzato la nostra cultura popolare, riuscendo non solo ad analizzare perfettamente il mutarsi della società, ma compiendo sempre un’autocritica originale e fuori dagli schemi.

Ancora oggi, a tanti anni di distanza da quell’aprile del 1987, ci ritroviamo profondamente segnati dalle categorie espressive che I Simpson hanno saputo infondere nel nostro modo di pensare e soprattutto di ridere. I temi a cui la serie ha dato vita, in qualche modo sono anche nostri. Basti pensare al rapporto di Homer col lavoro, col suo capo, con il cibo, o al rapporto di Bart con la scuola e con l’autorità. E tale immedesimazione non si limita soltanto ai personaggi principali; l‘odore dei Simpson, quello che lo differenzia da tutte le sit-com ad essi ispiratesi, lo senti arrivare quando assisti alle peripezie di personaggi minori, ma allo stesso tempo fondamentali e perfettamente costruiti. Personaggi come il bigotto Ned Flanders o il mammone Preside Skinner, o ancora lo psicopatico barista Boe o le zitelle Patty e Selma Bouvier. Tutti questi character così esilaranti e dissacranti, dipingono tipologie umane con una ricchezza psicologica ineguagliabile.

La famiglia gialla non è altro che una parodia satirica dello stile di vita americano, personificato dai mitici Homer, Marge e i loro tre figli Bart, Lisa e Maggie. Ambientato in una cittadina statunitense immaginaria chiamata Springfield, lo show tratta in chiave umoristica molti aspetti della condizione umana, della cultura americana, della TV e della società in generale.

LA MIGLIOR SERIE TELEVISIVA DEL SECOLO

Creata dalle brillanti menti di Matt Groening e James L.Brooks, la serie era stata progettata inizialmente per essere trasmessa durante il Tracey Ullman Show. I primi 3 anni di programmazione non furono così esaltanti. Le puntate dei Simpson duravano soltanto 1 minuto e venivano mandate in onda a notte inoltrata. La svolta avvenne nel 1989. I due sceneggiatori presentarono il loro lavoro alla Fox che decise di affidargli addirittura uno spazio in prima serata. Lo show divenne in breve tempo il programma di punta del canale e riuscì a conquistare una valanga di premi televisivi. Il resto, naturalmente, è storia. Nel 1999 Time nomina I Simpson “miglior serie televisiva del secolo” e nel 2000, lo show ottiene una stella nella Hollywood Walk of Fame. Come prova dell’influenza popolare basta ricordare che la celeberrima esclamazione di Homer “D’oh!”, è stata introdotta nel dizionario inglese.

E poi, come si fa a non ricordare le molteplici contaminazioni tra la serie e il mondo del cinema, della musica e della televisione. Nel corso degli anni i più noti personaggi dello showbiz si sono alternati a dar voce ai personaggi secondari della serie. Da Glenn Close, James Woods, da Stephen King a Drew Barrymore, da Edward Norton e Justin Timberlake, insomma la lista è praticamente infinita.

DAL COVID A TRUMP PRESIDENTE: LE PREVISIONI VISIONARIE (E A VOLTE INQUIETANTI) DEI SIMPSON

Fanno parte di noi I Simpson, e a volte, ci si chiede addirittura se gli autori ci conoscano più di qualsiasi altro. La serie più longeva di sempre ha anticipato mode, tecnologie e qualche volta, ha perfino previsto il futuro. La più famosa è ovviamente l’anticipazione della presidenza di Donald Trump. Nella puntata “Bart to the Future” trasmessa nel 2000, a Bart viene data l’occasione di vedere il proprio futuro. Il primogenito della famiglia gialla, scopre così che sua sorella Lisa è diventata presidente degli Stati Uniti, succedendo proprio al disastroso mandato del magnate.

La serie animata ha previsto in qualche modo il coronavirus, ha predetto l’assalto di Capitol Hill a Washington, aveva ipotizzato la presenza di Lady Gaga da guest star al Super Bowl fino ad arrivare allo scandalo della carne di cavallo. Il tutto con molti di anticipo.

In conclusione, come festeggiare al meglio i 34 anni dei Simpson? Un consiglio forse, possiamo darvelo. Ricordando tutto ciò che questa straordinaria serie ha rappresentato nella vostra vita, perché questo anniversario, in qualche modo con la vostra vita, c’entra eccome. Pensate a un giovane padre che ha iniziato da ragazzo a guardare i Simpson, e che qualche anno più tardi ha iniziato a raccontare le vicende della famiglia più famosa d’America al figlio, magari regalandogli un poster di Bart come quello che aveva in camera. O pensate a un giovane, che ha iniziato a guardare la tv con i Simpson e che dopo 34 anni, ha finito la sua giovinezza senza mai dimenticare le storie di Homer, Bart, Lisa, Maggie, Marge, Nonno, Winchester, Flanders, Telespalla o il Sig. Burns.

The Simpsons

THE SIMPSONS: Marge Simpson on THE SIMPSONS on FOX. THE SIMPSONS ™ and ©2006TCFFC ALL RIGHTS RESERVED.

THE SIMPSONS: Marge Simpson on THE SIMPSONS on FOX. THE SIMPSONS ™ and ©2006TCFFC ALL RIGHTS RESERVED.

Paolo Riggio

4 Responses to "I 34 anni dei Simpson: l’impatto culturale di un mito globale"

  1. Filippo   20 Aprile 2017 at 01:32

    30 anni in cui pendevano da una parte all’altra della classe politica americana a seconda di chi sborsava piu quattrini.

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  2. Marco Vives   20 Aprile 2017 at 12:34

    La serie tv definitiva! peccato che nelle ultime stagioni si sia persa un po la magia

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  3. Ernesto   20 Aprile 2017 at 12:48

    30 anni? Praticamente mi hanno accompagnato quasi tutti i giorni della mia vita! Spero torni quella “magia” capace di attrarre intere generazioni!

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   20 Aprile 2017 at 15:03

      Si una vita! Però io ogni volta che li guardo mi mettono di buon umore! Forse un po’ invecchiati si…ma non hanno perso la magia!

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