La Reggia di Carditello: andiamo per la festa della Repubblica alla corte di Re Ferdinando

La Reggia di Carditello: andiamo per la festa della Repubblica alla corte di Re Ferdinando

CASERTA– Da domenica 31 maggio, dopo tre mesi di chiusura causa emergenza Covid-19, la Reggia di Carditello riapre al pubblico. I turisti potranno così prendere parte a visite guidate gratuite solo su prenotazione e potranno così respirare le incredibili atmosfere delle sale interne, del galoppatoio reale ma anche tanto altro.

Anche la Reggia di Carditello riapre al pubblico. Da domenica 31 maggio prenderanno il via le visite guidate su prenotazione con obbligo di mascherina e distanziamento per i visitatori. Sono previste anche lezioni dimostrative di yoga e pilates nel bellissimo bosco di cerri e passeggiate nel bosco degli eucalipti.

A confermarlo è il direttore della Fondazione Real Sito di Carditello Roberto Formato che all’Ansa dichiara: “Siamo particolarmente emozionati anche perché il Real Sito non è solo un luogo culturale, ma è un simbolo di rinascita e per la Terra dei Fuochi. La chiusura ci ha consentito di sviluppare nuovi format dedicati agli sportivi, alle famiglie e ai più giovani, che attiveremo in estate”.

 

REAL SITO DI CARDITELLO: ECCO PERCHE’ QUESTO LUOGO D’ALTRI TEMPI MERITA DI ESSERE VISITATO

reggia di carditello
Roberto Formato

Il Real Sito di Carditello ospita una palazzina reale dalle linee neoclassiche, ambienti destinati ad azienda agricola con cinque cortili ed un’area riservata alle corse dei cavalli, realizzata come un antico circo romano: due fontane con obelischi in marmo, un prato centrale – al cui centro si erge un tempietto circolare da cui il re assisteva agli spettacoli ippici – ed una pista in terra battuta. Ancora oggi è l’unico esempio al mondo di ippodromo inserito all’interno del perimetro di un edificio: lungo le mura perimetrali, tre livelli di gradoni ospitavano sino a 30mila persone che partecipavano alle manifestazioni ippiche che si svolgevano all’interno del sito.

La tenuta era destinata all’allevamento e alla selezione di cavalli di razza reale, oltre che alla produzione agricola e casearia. Qui era situata la Reale Industria della Pagliara delle Bufale, che ospitava un importante caseificio. Rappresentava, quindi, un mirabile esempio dell’imprenditoria illuminata promossa dalla casa reale borbonica tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800.

Dal 2018, dopo essere stato considerato per anni il simbolo del degrado e dell’abbandono nella Terra dei Fuochi, il Real Sito di Carditello è tornato ad essere un luogo di riscatto e rinascita, aperto a famiglie, bambini e rifugiati.

INFO UTILI

Per info e prenotazioni, contattare il numero 339.6861632 o scrivere alla mail segreteria@fondazionecarditello.org

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