Cassatelle di ricotta: la ricetta siciliana che piace a tutta l’Italia

Cassatelle di ricotta: la ricetta siciliana che piace a tutta l’Italia

ITALIA – Una piccola bontà che piace a grandi e piccini: le cassatelle di ricotta sono un’ottima soluzione per chi vuole concedersi un piccolo dolce che unisce golosità e genuinità, versatilità e tradizione. Ecco la ricetta di un classico della tradizione trapanese.

Praticamente ogni regione d’Italia ha il proprio dolcetto ripieno di ricotta, che assume un nome diverso in base alla secolare tradizione locale: le seadas sarde, le monachine napoletane, i soffioni abruzzesi, i tortelli dolci emiliani, i ravioli dolci con alchermes tipici dell’Umbria e di altre zone del centro Italia, e così via. Oggi però vi proponiamo la ricetta di un classico della tradizione trapanese, che dalla Sicilia è ormai diventato conosciuto e desiderato in ogni angolo della Penisola: le cassatelle di ricotta.

Si tratta di un dolce che letteralmente non ha stagione: va alla grande durante il Carnevale, ovviamente, come tutti i dolcetti di ricotta, ma si cucina molto spesso anche a Pasqua e la sua preparazione è diventata tipica anche delle feste natalizie. I primi freddi, poi, sono un’ottima “scusa” per fare uno strappo alla regola e mangiare un dolce in più, specie nelle domeniche in famiglia.

Grazie alla loro versatilità, le cassatelle di ricotta sono perfette come merenda nel pomeriggio, servite con una tazza di tè bollente, ma anche per una colazione veloce al bar (o a casa, senza dubbio), da soli o in compagnia. Semplici e facili da mangiare, possono all’occorrenza diventare anche un perfetto street food, da consumare per strada mentre si va al lavoro o semplicemente come pausa durante una passeggiata all’aperto.

Sebbene a molti la ricetta possa sembrare difficile, con i consigli giusti e una guida passo passo, preparare in casa questa leccornia sarà molto più semplice del previsto. La preparazione è un po’ lunga, la cottura velocissima: in meno di un’ora avrete le vostre cassatelle, pronte da gustare. Così, ovunque voi siate, i sapori decisi e avvolgenti della Sicilia torneranno a rischiarare la vostra giornata.

personal chef ©Marianne Bargiotti Photography
Le tipiche ceramiche siciliane Marianne Bargiotti Photo©

Ingredienti
(per 8 persone)

Per l’impasto:

  • 500 grammi di farina di tipo 00;
  • 100 grammi di zucchero bianco semolato;
  • 100 ml di olio extravergine di oliva;
  • 100 ml di marsala;
  • 2 cucchiai di succo di limone;
  • scorza grattugiata di un limone non trattato.

Per il ripieno:

  • 500 grammi di ricotta vaccina o mista;
  • 200 grammi di zucchero bianco semolato;
  • 50 grammi di gocce di cioccolato fondente;
  • cannella q.b.

Per friggere e decorare:

  • olio di semi q.b.
  • zucchero a velo q.b.

Procedimento

Unire in una ciotola la farina setacciata, lo zucchero e la scorza di limone; aggiungere l’olio di oliva, il marsala e il succo di limone e mescolare con cura. Impastare energicamente, aggiungendo un goccio d’acqua se necessario, per ottenere un panetto liscio e compatto, che dovrà riposare in frigorifero per circa 30 minuti.

Per l’impasto, mescolare la ricotta (che avrete precedentemente lasciato sgocciolare) con lo zucchero, un pizzico di cannella e le gocce di cioccolato, in modo da formare una crema uniforme. Stendere l’impasto trascorso il tempo di riposo: formare sfoglie di pasta molto sottile, da dividere in quadrati di circa 8 cm per lato; adagiare un cucchiaio di impasto al centro di ogni quadrato, poi piegare la pasta lungo la diagonale e unire i lembi, formando un raviolo triangolare. Schiacciare bene i bordi, facendo uscire prima tutta l’aria tra la sfoglia e l’impasto.

Friggere le cassatelle in abbondante olio di semi, caldo al punto giusto (in base al tipo di olio, raggiungere una temperatura di 160°C-180°C, sempre abbondantemente sotto al punto di fumo), finché non saranno ben dorate e rigirandole a metà cottura. Scolarle e lasciarle asciugare su carta assorbente da cucina; spolverarle con zucchero a velo quando saranno di nuovo a temperatura ambiente.

 

 

Jane Burden

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