I riti funebri più strani al mondo dove la morte diventa una festa

I riti funebri più strani al mondo dove la morte diventa una festa

MONDO – A novembre, nel mese in cui si omaggiano i defunti, raccontiamo tutto ciò che li riguarda in chiave ironica, culturale, grottesca e divertente. Non potevamo quindi lasciarci scappare l’occasione di addentrarci in alcune parti del mondo, dove il termine morte viene paragonato addirittura ad una festa. Ecco i riti funebri più strani al mondo. 

Fin dalla notte dei tempi, l’uomo ha sempre sperimentato e inventato riti funebri che ancora oggi sono oggetto di importanti studi antropologici. Fin dagli antichi egizi, la sepoltura è considerata un vero rito e novembre è proprio il mese che ce lo ricorda. Un pensiero triste e malinconico se pensiamo alla cultura europea, ma che non trova riscontro in alcune parti del mondo, dove il termine morte viene paragonato addirittura ad una festa. Scopriamo allora una serie di riti che hanno caratterizzato la cultura dei popoli e che, ad essere onesti, fanno storcere un po’ il naso per la loro stranezza.

Riti aborigeni in Australia

Nella bellissima Down Under, nome attribuito all’Australia dai primi coloni britannici, il rito della morte si trasforma in una vera e propria festa tra gli aborigeni. Gli invitati infatti utilizzano particolari trucchi per la celebre danza in onore della persona defunta. Per l’occasione, si mangia e si festeggia utilizzando simboli importanti come il fumo, che servirebbe a scacciare l’anima rimasta in vita della persona scomparsa. Per il rito, il corpo viene collocato in cima ad una piattaforma e ricoperto di foglie, per poi essere lasciato lì fino alla decomposizione.

Le bare personalizzate in Ghana

In questo paese dell’ Africa occidentale, la morte sarebbe un compimento della vita terrena. In modo particolare, la scelta della “bara fantasia a tema” rispecchierebbe ciò che si è stati sulla terra. In che modo? Per esempio, un uomo d’affari potrebbe ricevere una bara a forma di aereo in segno di grandezza, un pescatore la forma di un pesce, un capo la forma di un’aquila, un contadino qualcosa che ricordi il suo raccolto. Insomma, tutti quei simboli che ricordano chi fosse il defunto nella vita terrena.

Le cremazioni a Bali

Le cremazioni balinesi fanno parte della cultura di questo popolo tanto da renderle famose in tutto il mondo. Il passaggio nell’aldilà rappresenta un momento di grande importanza che merita una particolare attenzione e un impegno duraturo per la preparazione dell’evento. Subito dopo la morte, il corpo viene seppellito in un primo momento, per poi essere cremato solo a distanza di molto tempo. Perché? Il corpo viene posto dentro una struttura di legno a forma di animale, per esempio un leone, un elefante o un pesce in base alla casta di appartenenza, la cui realizzazione implica diverse settimane. Per i balinesi, la morte è un momento di festa e non di lutto perché la persona scomparsa è pronta a lasciare la vita terrena per reincarnarsi in un essere superiore. Un’ingente somma di denaro è richiesta per una celebrazione come questa che porta le famiglie ad indebitarsi per molti anni, così da concedere la giusta commemorazione.

I riti funebri più strani: Asia

Nelle Filippine si pratica un rito piuttosto bizzarro che prevede di bendare i morti e posizionarli accanto all’ingresso principale della casa. Vestito con i suoi abiti migliori, il defunto viene poi abbellito con una sigaretta in bocca. Nella zona di Apayo invece, il caro defunto viene seppellito sotto il pavimento di casa così da sentirlo più vicino dopo il distacco.

In Mongolia e in Tibet credono nella trasmigrazione dell’anima e mentre lo spirito si muove nell’aria, il corpo deve tornare alla terra. Per questo viene fatto a pezzetti e riposto in cima a una montagna alla merce degli avvoltoi.

 La rotazione delle ossa

“La rotazione delle ossa“ è la cerimonia funeraria tipica del Madagascar in cui  i corpi vengono riesumati a distanza di cinque o sette anni. I membri della famiglia li spogliano e li avvolgono con nuove vesti per far festa tutti insieme. Prima del tramonto poi, i corpi vengono seppelliti capovolti e la cripta viene di nuovo sigillata. I corpi che non ricevono questo rituale, secondo questa cultura, non avranno il passaggio nel nuovo mondo ma restano nel limbo, in una terra sconosciuta.

Se pensavate che il rito della morte accomunasse tutti sotto lo spirito della tristezza e della malinconia, forse non conoscevate queste bizzarre tradizioni che si sono mantenute nel corso delle generazioni. In ogni caso, da buoni italiani, il mese di novembre rimane per tutti noi il periodo più importante per la commemorazione e il ricordo dei cari defunti.

 

I riti funebri più strani al mondo. Foto in homepage: Marianne Bargiotti

Federica Virgillito

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