Ci sono luoghi che hanno la capacità di renderti felice. Non c’e un motivo specifico o forse ce ne sono cosi tanti che non riesci a metterli a fuoco tutti. Il fatto è che sono speciali, punto. A me capita a Torino, alla vineria-ristorante I Tre galli.

C’ero già stata lo scorso anno per Artissima e ne ero rimasta piacevolmente soddisfatta. Avevo mangiato bene, bevuto bene e avevo sentito un’energia positiva emanata dall’ambiente rustico, con tavolini in legno massiccio, tovagliette rigide (in legno chiaro) con il logo dei Tre Galli e seggioline in ferro. É un ristorantino in cui puoi fermarmi a bere una cosa a bancone o se si preferisce fuori ( ancora la stagione lo permette e inoltre si trova nel quadrilatero torinese dove non passato auto). Tra le chicche da sorseggiare, finalmente ho trovato il Franciacorta Brut di Camossi (l’ultima volta a Vinitaly sono rimasta 3 ore a parlare con questa piccola azienda e ho trovato il loro Brut di un livello superiore).

Non mancano comunque vini toscani da abbinare alla Costata di Fassone piemontese o alla Trippa e fagioli. Io personalmente con il vino che ho scelto, ho preferito il pesce e assaggiare il Baccalà mantecato, emulsione al basilico e olive (ho fatto togliere le olive per una questione di allergia, ma il piatto non ne ha risentito).

Un antipasto leggero per aprire lo stomaco al Filetto di Palamita su ceci, spinaci e fonduta di pecorino. Questo piatto ha superato se stesso, nel gusto, nell’abbinamento, e nella delicatezza con cui si facevano spazio, prima i ceci poi gli spinaci amalgamati a formaggio e il sapore del pesce che con timida prepotenza lanciava la sua sapidità a tutto il palato.

I tre Galli è un luogo in cui io vorrei andare sempre e che consiglio se si è nella magica Torino.

Informazioni
Tre Galli
Via sant’agostino, 25
10122 Torino
tel +39 011 521 6027
info@3galli.com

da Lunedì a Sabato
Bar 12:30 > 14:30 _ 18:30 > 02:00
Ristorante 12:30 > 14:30 _ 19:30 > 23:00
Domenica chiuso

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Blue G.

Se Dio creò l’arte, il diavolo creò gli artisti, se Dio creò l’amore, il diavolo creò il sesso, se Dio creò il cibo sicuramente il diavolo creò i cuochi e se Dio creò la donna allora il diavolo creò Blue. Scrivo perché non potrei fare nient’altro, o forse si, potrei mangiare continuamente, ma questa è un’altra storia.

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