Andrea Zampatti. Wildlife Photography

Andrea Zampatti. Wildlife Photography

Incontro Andrea Zampatti durante uno dei miei, ormai, troppo saltuari ritorni a Ospitaletto, paese in provincia di Brescia, poco distante dal lago di Garda e d’Iseo, e dalle montagne della Val Camonica e della Valtellina. Sono le 17.30. Non sarebbe l’orario consono dell’aperitivo, anche se a Brescia non è inusuale ordinare, pure a quest’ora, un Pirlo (il tipico aperitivo del bresciano, lo Spritz veneto per intenderci): io con Aperol e lui con Campari. Ci ritroviamo dopo molti anni. Entrambi nati e cresciuti qui, abbiamo cercato altrove la nostra identità: io in una città come Bologna, lui tra quelle montagne in cui ama rintanarsi in compagnia solamente di animali ignari della sua presenza.

C’è una gioia nei boschi inesplorati, c’è un’estasi sulla spiaggia solitaria, c’è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo e c’è musica nel suo boato. Io non amo l’uomo di meno, ma la Natura di più” scrive George Byron.

E Andrea Zampatti, che condivide appieno questa visione, è un fotografo naturalista o, come precisa lui, un quasi-naturalista “in quanto non ho mai studiato, la mia conoscenza è nata dalla passione”. Zampatti, infatti, è un graphic designer che, negli anni, ha sviluppato abilità da grande fotografo. Premiato a Pescara al X Concorso Fotografico Nazionale “Fotografia Naturalistica”, pubblicato su libri come “Ornitologia Italiana” di Pierandrea Brichetti (Gruppo Perdisa Editore), apparso sulle principali riviste di Natura italiane, Andrea cerca di avvicinare gli appassionati della natura alla fotografia anche attraverso i suoi corsi. “Non nascondo che la capacità a fare belle fotografie sia intrinseco in ognuno di noi: c’è chi è più portato e chi meno. Se in dieci persone dovessimo fare la stessa fotografia, sicuramente il risultato sarebbe di dieci fotografie differenti. Io preferisco ambientare le foto, non cerco il ritratto. Una volta la fotografia naturalistica era presa in considerazione soprattutto a livello scientifico; oggi si sta spostando un po’ alla volta anche verso il lato artistico. Non ho la presunzione di essere reputato un artista, ma con i miei scatti cerco di tenere sullo stesso livello entrambe le componenti”.

La voglia di guardare le sue ultime fotografie era tangibile tant’è che Andrea ha aperto il computer e iniziato a farmi vedere i suoi scatti: il gallo forcello, il moscardino, il cervo, lo scoiattolo, la volpe rossa… Zampatti, con incredibile rispetto, si apposta, già alle prime luci del giorno, in attesa di scorgere un movimento. Solo, spesso in condizioni atmosferiche difficoltose, attende pazientemente commuovendosi, di tanto in tanto, di fronte alla magnificenza della natura.

Anche io, solo guardando a video questi scatti, mi sono emozionata. E voi?

Andrea Zampatti. Wildlife Photography

tutte le immagini sono coperte da copyright

Roberta Filippi
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