Auto storiche e borghi antichi. Il binomio vincente premia il XVI Giro Valle del Liri

FROSINONE – Si conferma un successo con un boom di iscritti il Giro della Valle del Liri organizzato dal Camef e giunto quest’anno alla XVI edizione. I 45 km di percorso hanno impegnato gli oltre 60 equipaggi di auto storiche in 62 prove di abilità cronometrica nei principali Comuni della Ciociaria tra Sabato 14 e Domenica 15 ottobre. Ampia partecipazione di appassionati nella mattina della seconda giornata, per la II rievocazione del Circuito di Frosinone, gara di 4 km lungo l’anello del centro cittadino che ripercorre il tracciato di una manifestazione sportiva degli anni ’50-’60. Primo nella classifica definitiva l’equipaggio Baviera-Bramanti a bordo di Fiat 1100/103 del ’53. Scoprite con noi il nome degli altri vincitori

Si è appena concluso l’ormai consueto appuntamento autunnale con il Giro Valle del Liri, gara di regolarità di auto storiche istituita dal Camef nel 2002, iscritta al calendario nazionale ASI e vincitrice del premio Manovella d’Oro 2007-2010. Si rinnova in questa XVI edizione il grande successo dello scorso anno, con il felice connubio tra una tradizione come la passione per il motorismo e la vetrina rappresentata dai centri storici del frusinate, che insieme ai simboli più noti e riconoscibili del loro patrimonio artistico incorniciano l’eleganza delle vecchie signore a quattro ruote come in una raccolta di indimenticabili cartoline. Questa l’idea rappresentata dall’illustrazione realizzata ancora una

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La grafica del XVI Giro Valle del Liri realizzata dal M. Giovanni Grande

volta per l’evento dal M. Giovanni Grande, artista appassionato di motori che abbiamo avuto modo di incontrare nelle passate manifestazioni del Camef. Siamo ben contenti di ospitare questo XVI Giro della Valle del Liri, ha dichiarato l’Assessore Rossella Testa durante l’incontro di presentazione tenutosi lo scorso 27 settembre alla Villa Comunale di Frosinone. L’importante è che si parta dal Capoluogo, che porta alla visita, attraverso questo circuito, di tutti i centri anche limitrofi a Frosinone. Una promozione che giova sia all’aspetto economico che a quello sociale, perché si conoscono luoghi, si incontrano persone ma soprattutto si promuovono i prodotti e la bellezza delle auto e delle nostre città. Proprio per l’impegno e la collaborazione dimostrata nei confronti delle iniziative organizzate dal Camef, all’Assessore Testa è stata consegnata dai vertici dell’Associazione una targa ricordo durante la giornata di Domenica, in cui a partire dalle ore 11.00 circa, si è svolta nel centro cittadino del capoluogo ciociaro la seconda rievocazione del Circuito di Frosinone, manifestazione dedicata alle moto, ma per un anno anche alle auto, che si svolgeva negli anni ’50 e ’60. Come spiegato il 27 settembre dal Presidente del Camef Mariano La Pietra, sempre attivo e presente in tutte le fasi dei progetti dell’Associazione grazie alla grande passione che ne anima l’operato, il percorso ricalca l’antico tracciato e partendo da Via Aldo Moro, prosegue su Via Roma, nota localmente come “l’albetata”, attraversa Piazzale Vittorio Veneto e Corso della Repubblica, sino a svoltare alla cosiddetta “curva di Zallocco”, per poi reimmettersi, al termine di Viale Mazzini e dopo aver costeggiato il piazzale del campo sportivo, in Via Aldo Moro. Analogamente alle tappe della giornata di Sabato, il Circuito di Frosinone ha impegnato gli oltre 60 equipaggi, provenienti da tutta Italia, in una serie di prove di abilità cronometrica misurate con dei pressostati da un apposito team, per un totale di 62 prove che costellavano i circa 45 km di percorso. Si tratta infatti di una gara di regolarità, non di velocità, per cui sulla prova vi è un tempo imposto che gli equipaggi dovranno rispettare nella loro tabella di marcia. Vincerà la manifestazione chi si avvicinerà di più al tempo zero, aveva proseguito il Presidente in sede di presentazione dell’evento alla stampa, ricordando come il Camef intenda intitolare di anno in anno il Circuito Storico a un personaggio del mondo sportivo frusinate. Il trofeo dell’edizione 2017 è stato dedicato a Giovan Battista Turriziani detto “Tittino”. Determinante, soprattutto in questa giornata conclusiva del XVI

L'equipaggio di Rita Annunziata Colomba e Sabina Spaziani a bordo della stupenda Jaguar E Spider del 1962, vincitrice del secondo posto della classifica femminile
L’equipaggio di Sabina Spaziani e Rita Annunziata Colomba a bordo della stupenda Jaguar E Spider del 1962, vincitrice del secondo posto nella classifica femminile

Giro Valle del Liri, per la quale si è resa necessaria la chiusura al traffico dei 4 km di tracciato nell’anello cittadino per due ore della Domenica mattina, è stata anche la collaborazione dei Vigili Urbani di Frosinone, al cui Comandante Donato Franco sono andati, come per l’Assessore Testa, i ringraziamenti del Camef con la consegna di una targa.
A conclusione della mattinata, che ha visto la partecipazione di un gran numero di appassionati, si sono svolti il pranzo e la cerimonia di premiazione dei vincitori all’Hotel Testani, non lontano dall’ingresso dell’autostrada. Ad aggiudicarsi il primo premio è stato l’equipaggio Baviera-Bramanti su Fiat 1100/103 del ’53, seguiti a ruota dalla Fiat 1100/103 del ’54 di Catalano-Vario e dall’Autobianchi A112 Abarth del ’72 con a bordo Mazzella e Marrocco. 4° e 5° posto rispettivamente a Niccolò, a bordo di Autobianchi A112 Elegant del 1981, e a Brozzetti, su OM 665 SS MM del 1930. La classifica femminile invece è dominata da Leone e Detto, mentre al secondo e terzo posto le vetture di Spaziani-Colomba e Testaguzza-Testaguzza. Vincitore del Trofeo Biagio Gerardi Isola Liri è l’equipaggio Ruggeri-Ruggeri. Soddisfazione anche per Paradisi e Sangiacomo, ai quali è andato il meritato 1° Trofeo Tittino Turriziani.

Partenza XVI Giro Valle del LIri

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Il clima mite della splendida ottobrata in corso è ha consentito la migliore riuscita anche della giornata di Sabato 14, che noi di MyWhere abbiamo trascorso seguendo le auto storiche lungo le loro tappe nel cuore della Ciociaria, di cui scopriamo aspetti sempre nuovi. Dopo la partenza dalla Villa Comunale di Frosinone, intorno alle 9.30, ci siamo mossi verso Ferentino, compiendo un itinerario differente rispetto a quello della precedente edizione del Giro Valle del Liri. Dopo aver raggiunto il borgo medievale di Alatri, cinto dalle sue note mura megalitiche, ci siamo inoltrati nelle aree naturali dei Monti Ernici, in località Collepardo, dove abbiamo fatto una piacevole sosta a Selva d’Ecio, probabilmente tra le poche aree boschive rimaste realmente incontaminate nel frusinate. Se lo scorso anno alcune delle prove cronometriche si sono svolte nei pressi dell’Abbazia cistercense di Casamari a Veroli, in questa edizione del Giro si è scelto di visitare la Certosa di Trisulti, che alla storia dell’ordine benedettino è a sua volta legata a filo doppio. Alle origini del complesso religioso, che scampò alle incursioni saracene grazie alla sua particolare posizione, vi fu infatti un monastero benedettino fondato prima dell’anno mille da Domenico da Foligno. L’attuale Certosa trae tuttavia origine (e il nome) da un successivo monastero costruito nel 1204 per volere di Papa Innocenzo III, in virtù di un evento miracoloso accaduto alcuni anni prima, e affidato nel 1208 ai Certosini arrivati

Un momento della sosta alla Certosa di Trisulti
Un momento della sosta alla Certosa di Trisulti

dal Piemonte. Un secolo particolarmente intenso per Trisulti fu l’ ‘800, quando fu testimone di vicende legate al brigantaggio postunitario a sostegno dei Borboni. Proprio in un bosco nei pressi della Certosa fu infatti fucilato il brigante sorano Luigi Alonzi, detto “Chiavone”, personaggio centrale nella storia della resistenza meridionale. Nel centro monastico, dichiarato “monumento nazionale” nel 1873, i Certosini sono stati sostituiti dai Cistercensi della Congregazione di Casamari nel 1947, segnando in un certo qual modo un ritorno alle origini e alla Regola benedettina. Oltre alla Chiesa di San Bartolomeo, che ha subito molti rimaneggiamenti nei secoli e presenta oggi uno stile settecentesco con facciata neo-classica, abbiamo potuto ammirare la farmacia, realizzata nel XVII secolo e oggi magnificamente preservata nelle forme e negli arredi. Qui i monaci-alchimisti lavoravano le erbe locali e ne conservavano i prodotti ottenuti in stupendi contenitori. Pareti e volta della sala principale sono affrescati, tant’è che da un muro pare affacciarsi un frate. Non uno qualsiasi in verità: si tratta nello specifico di frate Benedetto Ricciardi, che era all’epoca in cui fu eseguito l’affresco il Direttore della Farmacia. Dopo la lunga sosta abbiamo riacceso i motori nel primo pomeriggio, per dare il via alla seconda parte del percorso, diretto verso Guarcino e gli Altipiani di Arcinazzo, senza tralasciare le tappe di Veroli e di Via Roma ad Isola del Liri, con uno sguardo alla sempre suggestiva Cascata Grande. Durante la serata di Sabato, come nella migliore tradizione del Camef, la piacevolissima cena di gala in uno degli Hotel di Fiuggi, da sempre il centro più dotato di strutture ricettive di qualità in Ciociaria. Quest’anno ad ospitare il comitato organizzativo e gli equipaggi è stato l’Hotel Fiuggi Terme, da cui l’indomani mattina le auto hanno compiuto il percorso di ritorno, con tappa ad Acuto e Anagni, per raggiungere nuovamente Frosinone e dare il via all’emozionante gara che vi abbiamo raccontato. Il Giro Valle del Liri si dimostra dunque la conferma di una tradizione che prosegue nel tempo, con la capacità di rinnovarsi di anno in anno grazie all’impegno, alla tenacia e alla fantasia di coloro che la crearono e mantengono oggi vivo un felice dialogo con il territorio valorizzandone le bellezze. Da parte nostra l’augurio che questo rapporto virtuoso tra Associazioni, aziende e amministrazioni locali si intensifichi sempre più, nella convinzione che far rete rappresenti l’unica via di sviluppo economico e turistico sostenibile per una realtà composita come quella italiana.

Foto gallery della seconda ed ultima giornata

 

Secondo Circuito di Frosinone – XVI Giro Valle del Liri

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Stefano Maria Pantano

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