Vasco Rialzo…senza vie di mezzo

Vasco Rialzo…senza vie di mezzo

La verità è che dopo aver ambientato Adéu a Barcellona, Vasco Rialzo ci ha preso gusto! Questa volta però ci ha stupito, regalandoci una guida-non guida. Ovviamente politicamente scorretta e senza peli sulla lingua, altrimenti che Vasco Rialzo sarebbe?

Ho sempre avuto uno strano rapporto con le guide turistiche. All’inizio le detestavo, poi sono arrivata all’atteggiamento opposto: ovunque andassi volevo per forza una guida, anzi il piacere sottile di iniziare a leggerla a letto, qualche giorno prima di partire era parte del viaggio!

Oggi ho raggiunto una specie di equilibrio, la guida me la porto, la leggo, ma mi piace anche scoprire andando a zonzo! Mi piace illudermi di non avere la faccia da turista e di potermi mescolare con i locali. Quello che cerco, il non sentirmi troppo turista, il vivere un luogo nella sua autenticità è un desiderio piuttosto diffuso, in fondo non chiediamo sempre consiglio a chi è gia stato nei posti prima di noi? Non esibiamo con orgoglio l’amico che vive nella tal città estera per poter dimostrare che noi sì che la conosciamo come gli autoctoni?
Se per i musei, gli itinerari, la storia e i monumenti è sufficiente una guida classica c’è tutto un universo fatto di locali, ristoranti, abitudini, mercati, zone speciali che puoi vivere solo se qualcuno sa consigliarti.

Vasco Rialzo è proprio quell’amico. Perché se è vero che il caro Vasco è noto per il suo amore per le donne è anche un grande, grandissimo esperto di Barcellona, eterna rivale della mia amata Madrid. Si dice che se ami una non puoi amare l’altra. Credo di poter smentire questa teoria, o forse no: so dire tre cose in spagnolo, hola, gracias e la frase fatta “Barcelona me gusta pero Madrid me encanta”, capirete che convertire una talebana del castigliano come me al catalano non era semplice. Eppure Vasco ci è riuscito. Ora le amo entrambe.

La sua Barcellona senza vie di mezzo, edita da Pendragon, è una guida che non è una guida, ma è qualcosa di più, è divertente da leggere anche quando rientrate, o anche se per il momento non potete partire, Barcellona è una meta così tipica ormai che chiunque di noi ha voglia di scoprire qualche chicca!
È leggera e pratica da portare nel tanto odiato bagaglio a mano ryanair, ma soprattutto ci raccomanda anche cosa non fare!
Divisa per temi (Luoghi, Tendenze, Cibarsi, Shopping, Arte&Cultura, Vita Notturna, Eventi, Dormire, Protagonisti) dove si alternano dei sì e dei no, senza rimandati a settembre, o bocciati o promossi! Con tanto di dettagliata motivazione! Una cosa utilissima perché in ogni vacanza arriva il momento fregatura o delusione!

La cosa che ho trovato davvero unica sono le piccole curiosità su Barcellona sparse tra le pagine, che vi permetteranno di conoscerla davvero, anche se non riuscirete a visitare tutti i posti che consiglia (e sconsiglia) Vasco, che per l’occasione si è avvalso anche della collaborazione di Emilio Marrese, Danilo Masotti, Francesco Luti, Jeroni Roca, Claudia Cucchiarato, Marcello Belotti, Laia Roca, Maria Vecino e Vladimiro Gentileschi.

La mia soddisfazione più grande? Il NO alla Sagrada Familia!!! E il SI al monte Tibidabo, perché? Eh ora volete sapere troppo, bisogna leggerlo!
Un libro divertente da leggere anche saltellando qua e là, avanti e indietro a caso, a Vasco questa lettura ribelle piacerebbe molto!

Bravo Vasco, io aspetto anche Madrid ora, e sia chiaro mi candido fin da ora per scrivere i sì, di no ne saprei scrivere uno massimo due!

Maria Letizia Tega
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