Viaggio surreale e bizzarro sulle note dei Beatles

Viaggio surreale e bizzarro sulle note dei Beatles

Neri Marcorè è un artista poliedrico, che conduce con grande ironia e leggerezza trasmissioni sui libri, passando per schetch ed apparizioni a fiction TV, da talk show televisivi fino a conquistarsi una fama indiscussa nelle imitazioni a fianco della Dandini e Corrado Guzzanti per gli esilaranti programmi come “Pippo Chennedy Show” e l’”ottavo nano”. E’ anche un bravo attore cinematografico. Lo ricordo nel suo dolcissimo personaggio interpretato nel film di Pupi Avati “Il cuore altrove”,  (nel 2003) al fianco di una bellissima Vanessa Incontrada che gli è valso una nomination come migliore attore protagonista ai David di Donatello per la sua interpretazione.
Sinceramente non conoscevo il Marcorè  musicista, anche se l’artista annovera collaborazioni con Luca Barbarossa e Claudio Baglioni.
A distanza di poco più di un mese mi ritrovo a vedere un altro spettacolo sui Beatles. Come mai questa celebrazione del gruppo? Mito indissolubile e semplice coincidenza mi dicono.
Beatles Marcorè_1Qui Neri Marcorè è accompagnato dai quattro ipercreativi ed impeccabili professionisti della musica della famigerata Banda Osiris. La regia è di Giorgio Gallione, per uno spettacolo visionario che racconta un fenomeno, la Beatlesmania, che dura da 50anni.
Tutto inizia nella descrizione di un “Mister ZOO” che deve creare degli animali, tra cui i bruttissimi scarafaggi (Beatles). Ed il viaggio visionario prende vita attraverso la storia di Julie che lascia dei messaggi in una bottiglia che verrà ritrovata dal gruppo, custode di testi e parole. Parte così con “All My Loving” -Close your eyes and I’ll kiss you, Tomorrow I’ll miss you…- poi riprende il racconto da quando il sindaco di Liverpool  vieta i baci in pubblico con un video della manifestazione  in piazza del bacio pubblico. A questo proposito bisogna dire che i filmati, le foto e i video sono davvero molto belli. Infatti è d’obbligo ricordare che le immagini sono di Daniela Dal Cin ed i video di Francesco Frongia.
Beatles Marcorè_2La storia narra dal provino del 1962 in cui vengono bocciati fino all’anno dopo in cui la loro apparizione in Tv vede 73milioni di persone! Ecco che scoppia la beatlesmania ed i  scalano tutte le classifiche. Mentre Neri Marcorè e la Banda Osiris suonano “Straberry feels forever” raccontando della casualità della nascita delle parole attraverso l’intonazione di un inno alla prima colazione che fa tipo “scrambled eggs …”  Parole a caso che porteranno per poi scrivere “Yesterday”. Poi suonano “All the lonely  people” sempre tra una capriola ed un’altra della Banda Osiris fino a “Here comes the sun, here comes the sun, And I say it’s all right”. Poi la storica frase di John Lennon <<Siamo più famosi di Gesù Cristo. Il cristianesimo finirà i Beatles no>> seguita da un’altra frase storica, detta nel 1969, che vedremo non gli porterà molta fortuna: <<non ho paura di morire….>>, pronunciata prima dell’omicidio, ed appena terminato di incidere Double Fantasy, settimo ed ultimo disco in studio registrato in vita da John Lennon. Qui Neri Marcorè racconta l’omicidio fino al momento in cui, dopo 1400 concerti, non ce la facevano più e scattano quella foto storica dell’ultima volta insieme sul palco…
Le musiche che conosciamo tutti benissimo sono qui interpretate in un modo quantomeno originale, attraverso i racconti di John Lennon e le poesie di Paul Mc Cartney. Non si tratta di un semplice tributo, né di un concerto guidato dal nostro attore poliedrico e la sua band strampalata, ma di un viaggio magico per narrare il mistero che travolse ed avvolse la storica Band, viaggiando a bordo di un incredibile Beatles Submarine.
L’esecuzione musicale ed artistica ci ha coinvolto, la messinscena teatrale ci ha lasciato un po’ perplessi in una trama surreale non troppo fluida ed ironica come il geniale Marcorè ci ha abituato ad aspettarci.

Beatles Submarine al Teatro Olimpico di Roma dall’1 al 13 aprile 2014.

Fabiola Cinque

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