Caparezza in concerto a Bologna, è così che “Ti fa stare bene”

Caparezza in concerto a Bologna, è così che “Ti fa stare bene”

BOLOGNA – A distanza di tre anni dagli allegri sound dell’album Museica, Caparezza torna a conquistare il pubblico italiano con un nuovo album e un tour partito il 17 Novembre ad Ancona.

Questo nuovo tour porta in scena il mondo di “Prisoner 709″, un album pieno di significati che racconta la battaglia personale del rapper contro l’acufene che l’ha tormentato per lungo tempo. La sensazione di irrequietezza è presente in molte tracce del disco, a partire da “Larsen” che attraverso una scrittura ironica descrive la situazione di disagio nella quale si è trovato. Il titolo è semplice ma nello stesso tempo complesso, così come l’identità di Caparezza. La simbologia numerica è molto presente in questo album, a partire dal nome stesso nel quale troviamo lo 0 che rappresenta la forma del disco, il 7 e il 9, lettere che compongono i nomi “Michele” e “Caparezza”. Ogni traccia racchiude una sfumatura di 709, l’aprirsi e il chiudersi, la libertà e la prigionia sono i concetti chiave di questa nuova opera discografica, prodotta tra le città di Molfetta e Los Angeles. 

Nella serata di sabato 25 novembre, il rapper di Molfetta si è esibito presso l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO). Durante il concerto bolognese, Caparezza si racconta molto spesso nelle vesti di Michele Salvemini (il suo vero nome), ricordando al pubblico che da cose negative nascono sempre cose positive. È proprio questo uno dei concetti di “Prisoner 709”, concetto che prende vita tramite scenografie giocose, palloni colorati e confetti che divertono il pubblico, trasformando il concerto in una sorta di performance teatrale. Durante la serata, così come nell’album, Caparezza affronta un percorso di autoanalisi, partendo dalla negatività di “Prosopagnosia” nella quale il rapper si presenta al pubblico dentro una bolla di plastica, per finire con l’accettazione dalla sua situazione. La sua evasione musicale contagia il pubblico composto da più di 13000 persone che per tutta la serata urla e si scatena insieme a lui.

La scaletta divide il concerto in due atti principali, la parte più tormentata del nuovo album e quella dei brani più noti dei suoi venti anni di carriera. Ad aprire la transizione tra i due atti, il brano più conosciuto e controverso del rapper pugliese, “Fuori dal tunnel” fa ballare tutti in un trionfo di confetti rossi. A seguire Caparezza si concede in alcuni dei brani più amati del suo pubblico entusiasta, passando da “Non me lo posso permettere“, “Goodbye Malinconia“, “China Town” e “Legalize the Premier“.

Grazie a questo tour siamo in grado di entrare nella prigione di Caparezza, una prigione complessa, a tratti oscura ma in fondo sempre contraddistinta dal colore e dall’entusiasmo.

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Caparezza Bologna

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