Cats. Let the memory live again – Il Musical

Cats. Let the memory live again – Il Musical

Reduci dalla prima di Cats: Let the Memory Live Again, il musical  per la prima volta ha salutato l’Unipol Arena a Casalecchio di Reno dove resterà in programma fino a domenica. L’impressione che ne abbiamo riportato è ampiamente positiva,  amiamo il musical Cats per un insieme di ragioni, ma questa versione che sostanzialmente ha rinfrescato un po’ l’immagine e il sound di quella tradizionale senza tradirne lo spirito, ci ha davvero convinti,   per un insieme di ragioni che  vedremo percorrendo il cammino a ritroso.

Nato dalla fertile immaginazione di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice che ne ha curato i testi, Cats ripropone un insieme di testi poetici scritti da  T.S. Eliot, già Premio Nobel per la letteratura, conferendo unitarietà al tutto e inserendo arbitrariamente alcuni personaggi  e arricchendo l’insieme narrativo con alcuni extra peraltro utili sotto il profilo drammatico.
Ai testi del poeta americano naturalizzato inglese nel 1927, gli autori sia con una intelligente operazione di scrittura che per dare quella  cornice narrativa conferendo più corpo e senso d’insieme alle parti,  hanno aggiunto il personaggio di Grizabella, quest’ultima è chiave di svolta del plot stesso. Il musical è sottotitolato “let the memory live again”, con  alcuni versi presi da Memory il song più noto di tutta l’opera, se è vero che  vanta oltre centocinquanta diversi interpreti e un numero imprecisato di aspiranti tali, visto che ieri sera erano tante le voci che ne canticchiavano il motivo sottovoce, tanto è nota l’aria di Grizabella.

Una scenografia che si apre colorata e fantasiosa, proponendo la più celebre delle discariche urbane, dove un insieme di cianfrusaglie, vecchie stufe lattine e bottiglie di marchi riconoscibili, viene  come in un quadro iperrealista, ingigantito e proposto qui  in scala maggiore per essere proporzionato con verosimiglianza alla grandezza dei “gatti”.  Si abbassano le luci, dalla scena si vedono numerose coppie di lucine gialle ravvicinate e di forma ovaleggiante sparse ovunque: gli occhi dei gatti nella notte e poi è una processione dinamica e allegra di cantanti-danzatori che perfettamente “gattificati” da un superbo maquillage e abbigliati ad hoc, passano fra il pubblico e correndo si dirigono sul palco. Movenze studiatamente feline, agilissimi, sono gatti dopotutto, un’esaltante combinazioni di belle voci, precise e tutte all’unisono intonano la famosa “Jellicle Cats song” e mentre le corde vocali si riscaldano lo stesso fanno i loro agilissimi corpi: saltano, fanno ruote, acrobazie, spaccate in aria, flic flac e continuano a cantare, facendolo, per altro benissimo, senza incertezze e senza  il fiatone!, mostrando un meraviglioso senso e coordinamento dell’insieme, mentre l’orchestra suona nascosta da dietro le quinte, pompando il volume per questa straordinaria musica “per” gatti. L’opera non presenterà troppe differenza dalla prima versione, sebbene ora abbiamo un rapper e non più un rocker in Rum Tum Tugger (un bravissimo Marcquelle Ward) o un ex cattivo come nella precedente versione, musicalmente è  più alleggerita in alcune parti e con l’aggiunta di altri strumenti in alcuni punti, compare anche una cornamusa o come nel finale quando Old Deutoronomy (Kevin Steaphen-Jones)  la cui  bella voce  baritonale sarà accompagnata anche dal suono metallico del clavicembalo.

Le coreografie sono sempre spettacolari, in parte modificate e arricchite dalla stessa coreografa Gillian Lynne continuano a sorprendere per la facilità con cui la straordinaria crew le affronta, rivelando la versatile bravura di  ballerini-cantanti,  ai quali mescolati,   ci sono anche acrobati  propriamente detti. Non tutti possono essere parte di un simile cast è consigliabile buttare un occhio ai loro curricula  per farsi un’idea della qualità della formazione, non per niente le selezioni sono davvero esigentissime.

I costumi sono coloratissimi, evocativi,   creativamente pertinenti ai personaggi, questi gatti – felini  nell’aspetto e nelle movenze – sono in realtà dei caratteri, ognuno di loro impersona molto chiaramente degli aspetti squisitamente umani, quindi abbiamo l’ex attore di teatro Gus  anche se “His name, (…) /Is really Asparagus, but that’s such a fuss to pronounce/That we usually call him just Gus” interpretato dal bravissimo Greg Castiglioni, l’unico italiano nel cast a tenere alta la bandiera, vista la sua  voce versatile che gli consente di entrare in tre differenti modulazioni e relativi personaggi con grande agilità vocale,  si presta  a interpretare anche Bustopher Jones il gattone pacioccone e viziatissimo e mentre ricorda i suoi trascorsi teatrali si ripropone anche quale  Growl Tiger.

Un ventaglio spettacolare la cui sfaccettata apertura mostra più tipologie di gatti con i pregi e i difetti della natura umana espresse dal talento vivace di danzatori davvero instancabili, flessuosi, agilissimi con voci che pare non risentano dell’affaticamento che queste movenze rapide richiedono, come nel caso dei pimpanti e atleticissimi Mungojerrie (Joe Henry) e Rumpelteazer (Emily Langham) talmente elastici e abili da continuare a cantare persino mentre eseguono una ruota.
Un intervallo meritato e necessario poiché il tempo sul palco è sostanzialmente totale quasi per tutti, taluni svolgono più ruoli come Celia Graham (Jellylorum e Griddlebone) dove rivela la sua bella voce  soprattutto nel ruolo della gatta persiana di cui Growl Tiger è perdutamente innamorato, o  Javier Cid (Macavity e Admetus) Macavity il gatto malvagio che terrorizza i simili, il bullismo è un fenomeno evidentemente diffuso e difficile da arginare.

Un apprezzamento però va al personaggio che non appare molto spesso in scena, discriminato com’è dagli altri gatti, ma senza il quale, Cats non sarebbe lo stesso musical ovvero Grizabella the Glamour Cat (Anita Louise Combe) Grizabella ha un passato, è chiaro quanto debba essere stata affascinante in gioventù  “I was beautiful then”, è stata lontana ma ora vorrebbe ritornare a far parte della comunità dei Jellicle Cats. Un personaggio in cerca di redenzione, di un’opportunità di riscatto, Grizabella è un po’ ogni donna che ha trascorso ormai la giovinezza e si appresta  verso l’autunno della vita, adesso “all alone in the moonlight” è  persa nei suoi ricordi “I can smile at the old days”, vorrebbe una seconda opportunità, solo Old Deutoronomy potrebbe agevolarla, acconsentendo che sia lei a reincarnarsi, e ritornare a nuova vita, come una nuova creatura: ” just before dawn/Through a silence you feel you could cut with a knife/Announces”  chi sarà quel gatto che “can now be reborn/And come back to different jellicle life.”
Anita Louise Combe ha una voce bellissima, uno spiccato gusto musicale, è molto intonata,  usa la mezzavoce quando necessario, inoltre è dotata di una forte espressività. Rende magnificamente  questa parte, la sua Grizabella è drammatica e scevra da manierismi, facili patetismi un po’ kitsch e sentimentali. Anita Louise Combe in Grizabella esprime un senso autentico d’angoisse  che affligge il personaggio, lo fa  con   misura e al tempo stesso grazie a una voce  che sa quando essere potente, sicura e senz’ombra di vibrato come è.
Come mi dice la stessa protagonista durante l’intervista, “Grizabella is a a character with a history, with some good part and some bad part, to her history, like all of us in  life: we do things that sometimes we regret we do things that we feel great about but  at the end of the day your history  is  your history and your future is nowhere, walking towards.  Grizabella is all about that, she’s looking for forgiveness, and redemption, and acceptance  and you know, she’s willing to apologize and she’s strong too, because a wicker character would walk away and just stay up in a corner and forget life. She believes that there is redemption.”  Riguardo invece al cast e al fatto di aver lavorato così bene insieme  aggiunge che “What I like in this cast is that everybody is so committed  to the show they’re all convey to this story all each other so that transport to the audience, so that everybody understands what happens.”
(Grizabella è un vero personaggio con una storia, al  cui interno alcune parti sono positive e altre e  invece meno, come nella vita di ognuno di noi ci sono cose di cui ci rammarichiamo mentre ce ne sono altre per cui  ci sentiamo grandi; ma alla fine di un percorso di vita, la nostra storia è storia e il futuro  è un incognita verso la quale ci dirigiamo. Grizabella è tutto questo, è in cerca di perdono, redenzione e  accettazione,   come sai , Grizabella ha ogni intenzione di fare ammenda ed è al tempo stesso una figura piuttosto forte, perché un personaggio più debole se ne starebbe da parte in un angolo dimenticandosi di vivere. Grizabella sa che c’è possibilità di redenzione. (…) Ciò che apprezzo in questo cast è che ognuno è fortemente impegnato nello show, c’è molto trasporto verso la storia e tra di noi stessi, pertanto questo sentimento veicola anche  verso il pubblico così che ognuno comprende che cosa sta accadendo sulla scena.)

Sì, questo affiatamento è ravvisabile, salta bene agli occhi dello spettatore e spiega ancora meglio il perché di questa  superba versione di  Cats!

CAST di CATS

Alonzo JOSH ANDREWS
Bill Bailey AARON HUNT
Bustopher Jones/Asparagus/Growl Tiger GREG CASTIGLIONI
Carbucketty ENRIC MARIMON
Cassandra DANIELLE CATO
Coricopat JAMES TITCHENER
Demeter HELEN TURNER
Grizabella ANITA LOUISE COMBE
Jellylorum/Griddlebone CELIA GRAHAM
Jemima PHOEBE LEWIS
Jennyanydots  LUCINDA SHAW
Macavity/Admetus  JAVIER CID
Mungojerrie JOE HENRY
Munkustrap MATT KRZAN
Old Deuteronomy KEVIN STEPHEN-JONES
Quaxo/Mistoffelees SHIV RABHERU
Rumpleteazer EMILY LANGHAM
Rum Tum Tugger MARCQUELLE WARD
Skimbleshanks LEE GREENAWAY
Tantomile  GABRIELLE COCCA
Victoria/White Cat SOPHIA McAVOY

Swings:

MEGAN ARMSTRONG
LUCY BRUSHETT
ALICE CORNWELL
CONNOR McALLISTER
OLIVER RAMSDALE
DANE QUIXALL

INFO

Prevendite biglietti presso la biglietteria del Teatro EuropAuditorium in Piazza Costituzione n°4 a Bologna (dal lunedì al sabato, dalle ore 15.00 alle ore 19.00), presso la biglietteria del Teatro Il Celebrazioni in Via Saragozza n°234 a Bologna (dal lunedì al sabato, dalle ore 15.00 alle ore 19.00), presso il Circuito VIVATICKET-CHARTA, i punti d’ascolto delle IperCoop e il Circuito TICKETONE, oltre alle prevendite abituali di Bologna e con carta di credito su www.teatroeuropa.it.

Per informazioni: 051.372540 –  051.6375199    info@teatroeuropa.it

Vedi anche il nostro precedente articolo Cats: Let the Memory Live Again!

 

Daniela Ferro

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