Disegnare dal vero: Tiepolo, Longhi e Guardi in mostra a Venezia

Disegnare dal vero: Tiepolo, Longhi e Guardi in mostra a Venezia

VENEZIA – Si è aperta il 13 Febbraio, presso la splendida cornice di Ca’ Rezzonico, la mostra di preziosi disegni di Tiepolo, Longhi e Guardi, il cui restauro è stato portato recentemente a termine dopo un lungo processo di lavorazione grazie al contributo di Save Venice.

Dall’incontro tra lo straordinario patrimonio del Gabinetto Disegni e Stampe della Fondazione Musei Civici di Venezia e la lungimiranza di Save Venice è nata questa esposizione, che raccoglie una selezione di 64 disegni restaurati, parte di tre album di altrettanti maestri del settecento veneziano: Giambattista Tiepolo, Pietro Longhi e Francesco Guardi.

E quale migliore cornice per presentare questi tre grandi maestri del settecento veneziano se non il Museo del Settecento Veneziano stesso, la bellissima Ca’ Rezzonico, che raccoglie gemme del Canaletto, di Longhi, di Francesco e Antonio Guardi, e molti altri ancora, distribuite naturalmente, quasi come facenti parte dell’arredamento del palazzo.

I tre album di disegni sono nuclei eccezionali sia per numero che per qualità dei fogli, già riuniti dai loro autori nel formato attuale e rimasti intatti dopo secoli. Non sono disegni finiti, ma studi e schizzi funzionali al lavoro degli stessi artisti e delle loro botteghe, tracciati nell’arco di anni. Rappresentano testimonianze estremamente preziose dell’arte e dei processi creativi dei tre artisti ma anche della vita e della fisionomia della città e dei suoi abitanti.

L’album di Giambattista Tiepolo fu donato al Museo Correr nel 1885 dal pittore triestino Giuseppe Lorenzo Gatteri, che lo acquistò in giovinezza, dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti a Venezia, non per collezionismo ma come supporto per la propria attività di artista. I due fondi di bottega di Pietro Longhi e Francesco Guardi furono invece acquistati da Teodoro Correr dai figli degli stessi artisti non molto tempo prima della sua morte, avvenuta nel 1830, quando il suo lascito alla città formò il primo nucleo dei Musei Civici.

Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 – Madrid 1770), del quale nel 2020 ricorrono i 250 anni dalla morte, realizzò l’album nel periodo della maturità. Al suo tratto è talvolta affiancato quello del figlio Giandomenico, che continuò a usare il quaderno anche dopo la morte del padre, per altri disegni preparatori. È uno dei più importanti nuclei esistenti su carta azzurra di Tiepolo, disegnatore prolifico che ha esplorato ogni genere e tecnica, che qui rappresenta prevalentemente il corpo umano.

Giambattista Tiepolo

Per Pietro Longhi (Venezia 1701 – 1785), veneziano doc, i soggetti privilegiati sono gli interni delle case del patriziato e la vita quotidiana dei veneziani, di cui era attento osservatore e che registrava in presa diretta, con osservazioni quasi fotografiche. In questo che è il suo più importante e consistente corpus grafico troviamo accanto ai disegni, di veloce esecuzione, con carboncino e gessetto bianco, di interni e persone, appunti sugli oggetti della scena, panneggi, bottiglie, seggiole, elementi che avrebbero poi trovato posto nei suoi quadri.

Pietro Longhi

La città è il soggetto prevalente per Francesco Guardi (Venezia 1712 – 1793), che raccoglie un repertorio di fogli di lavoro di tipologia molto varia, con piccole inquadrature di Venezia, riprese dal vero di paesaggi, cortili, piccole figure di persone al lavoro, tracciati con tratti fulminei a penna e inchiostro e accompagnati da iscrizioni autografe che registrano fedelmente dove fossero fatti. È il suo più folto nucleo di disegni oggi noto e documenta decenni di carriera dell’artista, con una grande varietà di soggetti.

Francesco Guardi

I disegni, gli studi e gli schizzi dal vero sono tracciati quasi tutti su una carta ruvida, grezza, ricavata da cenci di bassa qualità e poco costosa, che veniva usata anche per gli imballaggi, e perciò usata per studi e abbozzi. Ma proprio questa sua natura porosa la rendeva ideale anche all’uso del gesso, il cui tratto esalta i valori luministici e pittorici della grafica veneziana.

I disegni escono da un lungo lavoro di restauro, iniziato già nel 2003 a opera di Save Venice, in quanto la loro manipolazione ed esposizione alla luce sia a Ca’ Rezzonico che al Fondaco dei Tedeschi li aveva fortemente danneggiati.

La presentazione dei disegni restaurati di Tiepolo, Guardi e Longhi è accompagnata dall’esposizione della straordinaria xilografia cinquecentesca La sommersione del faraone nel Mar Rosso, capolavoro di Tiziano Vecellio, sempre restaurata da Save Venice.

La sommersione del faraone nel Mar Rosso – Tiziano

E’ possibile inoltre in questi giorni, ammirare da vicino durante il restauro attualmente in corso, la  grande tela da soffitto La Nobiltà e la Virtù che sconfiggono l’Ignoranza di Tiepolo, nella Sala dell’Allegoria di Ca’ Rezzonico. L’opera fu dipinta attorno al 1745 per il palazzo dei Barbarigo di Santa Maria del Giglio, confluì poi nella collezione Donà dalle Rose e venne infine acquistata nel 1934 dal Comune di Venezia e collocata nel Museo del Settecento Veneziano che allora si stava allestendo a Ca’ Rezzonico.

INFO MOSTRA

All images ©MUVE except where indicated ©Marianne Bargiotti Photography

CaRezzonicoDisegnaredalVero

Marianne Bargiotti

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