Io sono Virginia

Io sono Virginia

“È il 24 maggio 1899. Palazzo Barberini. L’anno dopo nasceva, in quello stesso giorno Eduardo De Filippo con cui ho una certa teatralità in comune. E sempre il 24 maggio, ma di 80 anni prima, nasceva la Regina Vittoria di cui amo la grandiosità: Io sono Virginia!” Figlia di Carlo Borbone del Monte, principe di San Faustino e discendente da un’antica famiglia tosco-umbra, e dell’americana Jane Allen Campbell, “la vita sembrava avermi accolto dal portone principale ma poi si dimostrò crudele con me”.

Così inizia la storia di Virginia Agnelli magistralmente interpretata da Milena Vukotic. Per interpretare questa donna bisogna avere un’allure particolare, un’eleganza innata. E chi meglio di Milena può calzare i suoi panni? Elisabetta Villaggio, alla regia, sapeva bene che l’attrice avrebbe reso giustizia a una signora come Virginia, istintiva, viscerale, per niente diplomatica, amante della mondanità e alla ricerca dell’Amore con la A maiuscola.

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Lo spettacolo ha catturato subito l’attenzione del pubblico, attento al racconto di Virginia Agnelli, dalla nascita alla morte: la giovane vita, la difficoltà dopo la morte del padre, l’incontro con Edoardo Agnelli e quello tra “Senatore dagli occhi azzurri” e Jane Allen Campbell, lo sfarzoso matrimonio, il viaggio di nozze a Venezia su una (manco a dirlo) Fiat. La vita a Torino, una città che aveva aperto loro le porte: “non c’era ballo o festa che non si poteva dire riuscita senza la nostra presenza”. Pian piano le critiche di gente invidiosa iniziavano a farsi sempre più pressanti: Virginia era seducente, attraente e simpatica. E le critiche a volte partivano proprio dalla madre di Edoardo che non appoggiava il loro matrimonio.
Una donna, Virginia, che si interessava anche all’azienda di famiglia: mentre il marito realizzava auto, lei portava il mito Fiat nel mondo. Racconta di Sestrière e di Forte dei Marmi, della nascita dei sette figli, di quanto le manchi Roma, il suo clima e la sua spensieratezza.
La Vukotic impersonifica Virginia, vedova a soli 36 anni, durante la lotta con il suocero, nella custodia dei figli prima portati via e poi riaffidati solo dopo estenuanti trattative. Narra del suo amore con Curzio Malaparte e della sua capacità di mediare tra occupanti nazisti e gli esponenti della Resistenza, fino alla sua precoce e misteriosa morte in un incidente automobilistico.

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Quando incontrai Elisabetta Villaggio in un bar di Roma, ci soffermammo anche a parlare del perché avesse deciso di realizzare un testo teatrale su Virginia Agnelli. “Sono sempre stata attratta dalle donne forti, ma allo stesso tempo non inquadrate, come era già successo per Marylin Monroe. Virginia è una donna piena di difetti, ma con tanta voglia di vivere. Ho letto il libro di Marina Ripa di Meana Virginia madre farfalla e prima avevo letto Gli Agnelli segreti di Gigi Moncalvo. Poi ho riletto, il libro Vestivamo alla marinara di Susanna Agnelli”.

Elisabetta Villaggio durante la conferenza nella sala stampa della Camera dei Deputati
Elisabetta Villaggio durante la conferenza nella sala stampa della Camera dei Deputati

Ci racconta della felicità quando Milena Vukotic ha acconsentito ad interpretare la “sua” Virginia. Capiamo che, probabilmente, la capacità di Elisabetta è stata anche quella di rendere ancora più reale una vita che sembrava straordinaria e incredibile. Milena, con le sue movenza, la sua voce, il suo sapere interpretare ruoli così importanti senza lasciarsi spaventare, ha reso lo spettacolo ancora più coinvolgente. Ci auguriamo di poter rivedere lo spettacolo… “Mi piacerebbe trovare un produttore teatrale” ci confida Elisabetta, “anche se i soldi dati oggi alla cultura sono sempre troppo pochi. Chissà, potrebbe diventare anche un’ottima fiction, ma anche là bisognerebbe trovare il produttore”.

Noi non possiamo che complimentarci con regista e attrice per la forza e il coraggio che hanno dimostrato a mettere in scena la vita di Virginia Agnelli, di cui, ancora oggi, si conosce troppo poco.

Informazioni:
Io sono Virginia. La storia di Virginia Agnelli Bourbon
Testi e Regia di Elisabetta Villaggio

Lo spettacolo si pone all’interno della rassegna Voce/Donna
Con il patrocinio della “Presidenza della Camera dei Deputati” e di “Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, creatività e promozione artistica”
Piazza delle Cinque Lune, 74
Info: 06.89020856.
vocedonna.voxcommunication.it
facebook.com/rassegnavocedonna

 

Roberta Filippi
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