IOS: la Grecia lontana dal tempo e dalla crisi

IOS: la Grecia lontana dal tempo e dalla crisi

È il 30 giugno 2015 e mi trovo esattamente a Manganari (una delle spiagge più belle dell‘isola di Ios, in Grecia), seduta vicino alla riva a contemplare il mare. Alla mia destra una lingua quasi deserta di sabbia dorata che poco più in là diviene il fondale ideale per un acqua che risulta limpida e cristallina.
Alle mie spalle tutto ciò che riesco a mettere a fuoco é una strada inerpicata, la quale da vita ad un saliscendi suggestivo tra aspre montagne e viste costiere.
Gli unici esseri viventi con i quali sono entrata in contatto sono state un simpatico gruppo di capre che ingenuamente ha ostacolato il mio percorso.
Mi fermo ad osservare questo paradiso terrestre, lontano da qualunque centro abitato, e mi domando dove sia nascosta la crisi in questo preciso momento.
Che stia giocando a nascondino?
Ho trascorso i giorni precedenti alla partenza cercando di averne un’immagine nitida davanti agli occhi.
Nelle mia mente era così concreta, reale, fatta di volte e persone, di vita vissute e mani rovinate, di paure e preoccupazioni.
Ora che sono qui e la cerco, quasi a volerla toccare, non riesco neanche più ad immaginarla con la stessa facilità di prima.
Che sia io a non riuscire a vederla?
Mi convinco non sia il luogo adatto dove potrebbe riuscire a palesarsi, poi ci ripenso: é già qualche giorno che sono sull’isola e non l’ho intravista neanche altrove.
Non volendo partire disinformata avevo dedicato del tempo alla lettura di numerosi articoli sul web, e non.
In essi venivano menzionati disagi di vario genere: file chilometriche ai bancomat, causa chiusura delle banche fino a data da destinarsi, limite di 60 euro giornalieri  prelevabili presso gli sportelli, senza alcuna distinzione tre residenti e turisti; impossibilità di effettuare pagamenti con carte di credito presso le strutture alberghiere; mancanza di rifornimenti dei beni primari perfino per i ristoranti; difficoltà negli spostamenti e mancanza di carburante. Indicazioni che mi hanno portata a dubitare della serenità auspicata per la vacanza e a mettere in discussione l’imminente partenza.
Dopo aver stilato una lista dei pro e dei contro ed averla volutamente ignorata, la mattina del 28 giugno mi trovavo comodamente seduta sulla poltrona dell’aereo.
Non rimpiango in alcun modo la scelta presa e sto scrivendo con l’obiettivo di rassicurare un possibile futuro turista di questa meravigliosa terra che, come me qualche giorno fa, si ritrova una prenotazione tra le mani senza sapere cosa farne realmente.
Di una ventina di bancomat incontrati lungo il percorso più della metà erano completamente privi di fila, le carte intestate a cittadini ‘stranieri’ non hanno alcun limiti di ritiro se non quello imposto dalla propria banca, i ristoranti non hanno minimamente esitato a ricevere pagamenti tramite carte di credito, nessun piatto barrato sui menù, i ritardi negli spostamenti sono consuetudine delle isole greche (quello dei traghetti specialmente) e non di certo dovuti alla crisi che affligge il paese.
Che io e gli autori degli articoli non stessimo parlando degli stessi luoghi?
Pochissima l’attinenza tra ciò che è stato scritto e ciò che ho potuto constatare con i miei stessi occhi.
È tollerabile che ciò che dovrebbe essere informazione utile risulti pura distorsione della realtà?
I mezzi di comunicazione non dovrebbero dare accesso a fonti primarie di notizie e informazioni incontaminate, complete ed attendibili?
La diretta conseguenza del terrorismo psicologico effettuato dai media è stato il boom delle disdette. Queste ultime hanno toccato il picco delle 50 mila giornaliere nella settimana precedente il referendum e non hanno certamente contribuito a risollevare l’economia di un paese già in ginocchio.

grecia-mpinci

Michela Pinci

One Response to "IOS: la Grecia lontana dal tempo e dalla crisi"

  1. Lamberto Cantoni
    Lamberto Cantoni   2 Agosto 2015 at 15:55

    Dal punto di vista del turista probabilmente hai ragione nel segnalare l’ansietà prodotta dai media. Ma il turismo è forse l’unico comparto dell’economia della Grecia che possiamo considerare l’ultimo baluardo nei confronti dell’implosione finanziaria del Paese. Io credo che se tu fossi stata una ragazza greca, in una città del continente, probabilmente qualche problemino lo avresti avuto sia con il bancomat che con la carta di credito.
    Io non parlerei nel caso della Grecia di distorsione della realtà da parte del media internazionali. Definirei semplicemente meglio i livelli di realtà sottoposti al giudizio giornalistico. La quotidianità nelle isole più belle è quasi normale. Per contro, la vita dei cittadini greci nelle città è molto dura. Infine, se parliamo delle proiezioni sul futuro, ovvero di ciò che aspetta le giovani generazioni, gli scenari sono da incubo. E’ chiaro che non dovremmo mai confondere le descrizioni dei tre livelli di realtà.

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