La Bella Addormentata un capolavoro de La Classique

La Bella Addormentata un capolavoro de La Classique

BOLOGNA – La Compagnia russa di danza La Classique ha portato ieri sera sul palcoscenico del Teatro Il Celebrazioni di Bologna uno dei balletti più belli e importanti della grande tradizione russa La bella Addormentata. Secondo nella trilogia musicale di P. I. Čajkovskij, il balletto gode sin dalla prima rappresentazione, avvenuta il 3 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, una fama e un successo assoluto per molte ragioni insieme: il fascino della favola nota e comprensibile a tutti, una narrazione e uno svolgimento del plot piuttosto lineare, un racconto scritto per adulti in origine intriso com’è di simboli e significati secondi  (come ogni favola che si rispetti) una vicenda che ammalia tuttora i tanti bambini che come ieri sera erano presenti in sala, merito questo anche di Walt Disney che già nel 1959 al soggetto aveva dedicato un film di animazione. La coreografia originale fu  affidata al grande Marius Petipa che aveva già collaborato con Čajkovskij mentre il libretto, basato sulla favola di Charles Perrault, era stato scritto dal principe Ivan Vsevolozhsky, direttore dei teatri imperiali in quegli anni. Gli scenari dell’epoca come ancora quelli straordinari, riproposti ieri sera, rispecchiavano il gusto e l’ammirazione di Vsevolozhsky  per lo stile e l’epoca del Re Sole,  l’atmosfera ricostruisce un ambiente ferico e baroccheggiante insieme, sul quale le ottime punte del la Classique hanno saputo dare vita alla storia, un incanto ricamato come su di una grande tela con la precisione e la consueta abilità con la quale la Compagnia affronta il repertorio. Si è fatto omaggio in questo modo ad uno dei più bei racconti della letteratura non solo francese. L’allestimento molto tradizionale, i costumi sfarzosi e bellissimi sono in perfetta linea con lo stile de la Classique, la compagnia di danza è nota anche per essere piuttosto rispettosa della scuola di balletto russo di cui è paladina e ambasciatrice nel mondo.
Dal battesimo della principessina Aurora all’arrivo delle fate, dall’intrusione inopportuna di Carabosse interpretata da un ballerino en travesti, alla festa del principe, al momento in cui la principessa Aurora, interpretata dalla bravissima Nadejda Ivanova – perfetta nel ruolo – si punge (per poi sprofondare nel sonno centenario a cui un contro incantesimo l’aveva destinata, salvandola così dal maleficio di Carabosse) fino allo stupendo gran finale con la sfilata dei personaggi delle fiabe di Perrault, si assiste a un crescendo di avvenimenti enfatizzati dall’esaltante bravura di questi danzatori, ancora una volta in grado di dare una dimostrazione di grande destrezza  intrisa di malia, dove la preparazione tecnica si coniuga all’espressività come nella miglior danza.
Il tratto virtuosistico di questi atleti dalla grazia molto “naturale” è riuscito a celare, ancora una volta,  il rigore della disciplina  ammorbidendolo con un afflato estetico in grado sempre di incantare il pubblico.

Un teatro pieno ha quindi visto l’entusiasmo tangibile da parte di un pubblico calorosissimo nel congedarsi da una delle compagnie di danza più amate.

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Daniela Ferro

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