Montevarchi Prada: dove la moda è un gioco

Montevarchi Prada: dove la moda è un gioco

Avete presente quando da bambini i genitori vi promettevano un giocattolo nuovo e voi eravate in ansia che arrivasse il giorno che questi vi dicessero “Vieni, andiamo al negozio a scegliere quello che ti piace”, ecco, anche se l’età non rientra più né nella fascia infantile o addirittura quella adolescenziale, l’emozione che ho provato qualche giorno fa è stata proprio come fossi una bambina al negozio di giocattoli. Il luogo era un po’ diverso, ma sempre di “giocattoli” si trattava. Sono andata in località Montevarchi, a scoprire quello che è il famoso outlet di Prada. Dicevano che ci fossero tanti bei prodotti e soprattutto i prezzi fossero la metà del negozio, chiaramente trovandoci le collezioni dell’anno precedente. C’è da premettere che ho sempre acquistato borse non di marca e le uniche che possiedo sono due Chanel ereditate da mia mamma che non mette più. Fatto sta che arrivo davanti a questo enorme capannone di colore nero all’esterno, molto moderno, ma senza niente che da fuori rivelasse un minimo cosa ci fosse all’interno. Entro. Ecco che la mia testa inizia a ruotare, ma non per capogiri, inizia a girare da destra verso sinistra, molto lentamente, scrutando tutto ciò che avevo intorno. L’ambiente era ben illuminato, pieno di scaffali in acciaio e legno bianco, con riposti sopra accessori e borse di ogni colore possibile ed immaginabile. Dopo essere rimasta ferma lì davanti per circa 10 secondi inizio a camminare verso il grande negozio e mi avvicino a vari oggetti.

Montevarchi

“Sei venuta per comprare una borsa e basta, pensa alla borsa Chiara” mi ripetevo dentro di me, cercando di allontanarmi da un paio di tronchetti color tortora che tenevo in mano da tipo due minuti senza pensare a nulla di troppo particolare. Succede quindi che mi incammino verso il secondo reparto: le borse. Non so come mai, ma la luce diventa più accesa, chissà, sarà stato un guasto, e sento anche quasi una piccola musichetta che accompagna i miei passi. Mi fermo. Si, mi fermo, ma non mi fermo nel mezzo del corridoio, mi fermo davanti ad uno scaffale, davanti ad una borsa, quella borsa. Era di color grigio ghiaccio, tutta in pelle lucidata, con solo una piccola placchetta dove si intravedeva il nome della marca. Mi dava l’idea di pratico ma allo stesso tempo elegante, immaginavo già come la avrei potuta abbinare. È così che mia mamma si avvicina e mi chiede se avessi scelto il mio oggetto dei desideri. Io non esito un attimo e rispondo che avrei voluto quella.

Montevarchi

Ora io mi chiedo, ma come è come è possibile che un pezzo di pelle con due manici possa cambiarti la giornata? Possa farti sentire bellissima al solo portarla e possa farti dimenticare che al mondo esistano altri oggetti anche più belli di quello? Il potere della moda è questo, renderti soddisfatta, farti sentire bella al solo indossare una cosa. Ma quella cosa non deve essere per forza costosa, basta che abbia una caratteristica: sia l’oggetto del desiderio in quel momento. Una volta mi è capitato di farmi spedire dall’Inghilterra un rossetto da 7 euro solo perché ero innamorata di quel colore. Le cose materiali non fanno la felicità è vero, ma credo non ci sia nulla di migliore nel vedere una persona che sorride da sola per strada perché ha appena acquistato qualche “giocattolo” che la fa sentire la più bella del mondo.

Chiara Paoletti
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