La storia di San Francisco è qui al Fairmont

La storia di San Francisco è qui al Fairmont

CALIFORNIA – La storia di San Francisco è qui al Fairmont. La storia è qui non solo perché il Fairmont Hotel di San Francisco è uno degli hotel più antichi degli Stati Uniti, e sicuramente della città, ma perché ha visto passare la storia della politica internazionale, nonché del cinema e dello star system tutto. Quindi se volete conoscere un po’ più a fondo questa città, dovete soggiornare qui.

Io volevo dapprima visitare la San Francisco “tecnologica”, quella che è qui a due passi, la famosa Silicon Valley dove tutto ciò che è ITC (a livello mondiale),  ha radici. Volevo poi venire a San Francisco per visitare il nuovo SFMOMA San Francisco Museum of Modern Art, che è situato proprio in pieno centro, a due passi da Union Square dove la vita commerciale, turistica e professionale di San Francisco si svolge. La zona dove sorge il SFMOMA si chiama Yerba Buena, ai piedi del Pacific Bell Building. È  un museo dedicato interamente all’arte moderna e contemporanea appena inaugurato (a maggio 2016) quindi merita una visita.

Fairmont Hotel

Qui al SFMOMA San Francisco la fortuna di una bella giornata tiepida ci ha dato la possibilità di pranzare in terrazza dove abbiamo riscontrato che la creatività delle opere va di pari passo con quella culinaria. Ricette semplici come hamburger o insalate ma dalla preparazione e look incredibilmente curato! I piatti sono stati gustosissimi e l’aria unconventional di questo luogo l’ha fatto divenire una tappa fissa in questo soggiorno. Il roof garden del SFMOMA è inoltre accogliente con tavoli e sedie (sia all’interno che all’esterno). Ma per il terrazzo dovrete essere fortunati come me a vivere almeno una giornata di sole (a San Francisco è sempre umido con pioggia e freddo,  anche nei mesi estivi, non è come le altre città della California!) per concedervi all’aperto attimi di relax non facili da rubare in questa città frenetica. Tra l’altro a San Francisco è difficile trovare ristoranti o luoghi all’aperto (forse per il problema del clima) a meno ché uno non voglia buttarsi nella calca turistica del Pier 39 ed il lungomare che trova il suo apice intorno alla ex Fabbrica Ghirardelli dove, tra souvenir shops ed ogni sorta di locale, si assiepano turisti .

No, non era questo che volevo vivere della città di San Francisco ma aspetti che sfuggono alla massa turistica. Quindi per andare alla scoperta del cuore di questa metropoli e se volete assaporare il gusto della real SFO ecco qualche consiglio!

Cominciamo dalla storia dell’ospitalità di questa città per arrivare al primo bacio tra JFK e Marilyn Monroe attraverso il fil rouge cinematografico. E non importa se non siete dei cinefili incalliti! Anche se la vostra è solo semplice passione o curiosità per il mondo della pellicola vi sorprenderà scoprire quanto alcune magiche scene che hanno fatto la storia del cinema siano state girate qui al Fairmont Hotel di San Francisco!

Fairmont Vice President & General Manager Paul Tormey
Nella lobby del Fairmont di SFO con il Vice President & General Manager Paul Tormey davanti ad uno dei suoi murales “preferiti” con il paesaggio della Toscana

Vi racconto poi, attraverso l’intervista al Vice President & General Manager Paul Tormey perché il Fairmont è tutto ciò che stavate cercando.

L’incontro è nella lobby, ci accomodiamo tra tavoli, sedie e magnifici divani, dove protagonisti sono i murales che si alternano agli stucchi dorati. E’ un omone altissimo ed imponente (da come potete vedere anche nella foto dove io ho anche i tacchi…!), e dal sorriso cordiale. Mi mette subito a mio agio e dopo i convenevoli inizio l’intervista:- Ma perché il cinema ha scelto questa location? (domanda davvero stupida dal momento che alloggio qui ed ho la possibilità di vivere la meraviglia di questo hotel…!)

– Per tutti coloro che sognano di rivivere alcune magiche scene che hanno fatto la storia del cinema, il Fairmont Hotel di San Francisco è tutto ciò che si può desiderare…! Ma prima di raccontarle questo preferisco fare un breve preambolo sulla storia del Fairmont…

– Certo! era quello che volevo sapere. Partiamo dalla posizione (strategica!). Ci racconta perché e da quando sorge qui?

– Questo grande hotel domina sul ripido pendio di Nob Hill…. Il Fairmont Hotel è stato costruito nel 1906 ma fu pesantemente danneggiato a causa del terremoto di San Francisco nel medesimo anno. L’apertura venne quindi posticipata agli inizi del 1907 grazie all’intervento decisivo dell’architetto e ingegnere Julia Morgan, (la prima architetto donna per progetti internazionali qui in California), che ricostruì gli interni con il cemento armato, metodo davvero innovativo ai tempi! La notorietà crebbe anno dopo anno, e nel 1945 il Fairmont ospitò numerose riunioni tra statisti di tutto il mondo. Bisogna però aspettare la fine degli anni 50′ per assistere allo step decisivo dell’hotel.

Fairmont Hotel di San Francisco
Riprese del film con Nicolas Cage davanti al Fairmont Hotel di San Francisco

– Quando ha conquistato la notevole visibilità sul grande schermo?

Dall’anno 1958 grazie al mitico Alfred Hitchcok (qui trovate il nostro tributo al  regista senza tempo), che, dopo un’attenta selezione, decise di girare il suo nuovo film, Vertigo, in questo sontuoso hotel californiano. Il film, un capolavoro assoluto con James Stewart e Kim Novak, ottenne un successo clamoroso e contribuì a rendere il Fairmont una vera e propria icona di San Francisco, spingendo molti altri registi ad ambientare le loro pellicole nel nostro lussuoso hotel. Anche le fan di Sean Connery ad esempio, potrebbero considerare l’idea di saltare su un volo per la California che atterri qui all’Hotel Fairmont… Abbiamo infatti ospitato le riprese di “The Rock”, film di Michael Bay con Sean Connery e Nicolas Cage, in cui l’ex ex ex 007 viene incaricato di fermare dei Marines diventati terroristi.

Nicolas Cage al Fairmont Hotel
Nicolas Cage al Fairmont Hotel durante le riprese

– Ma, a proposito di Nicolas Cage…è possibile che io l’abbia visto qui in Hotel?

Certo, in realtà era seduto vicino a lei a Ristorante ieri sera ma tra il “buio”, la musica e l’arredo a “foresta” del Tonga Room & Hurricane Bar non l’avrà notato…

– Ma no è impossibile! Avrei notato il delirio tra i presenti…!

No, non è detto. Perché qui a SFO non è come a Los Angeles. C’è un disinteresse un pò snob verso le personalità. Qui molti attori e personaggi dello star system passeggiano per strada ma il carattere di questa città è più indipendente e distante dai riflettori che invece sono sempre puntati di LA. Poi comunque attori molti famosi indossano spesso parrucche o altro per non farsi riconoscere. Ad ogni modo in San Francisco gira gente molto ricca che viene dal business ITC o altro, lo star system non è “in testa” alla classifica…

Ma io intanto ho fotografato le riprese del film all’ingresso del Fairmont Hotel tra cui c’era un attore che avrei giurato fosse lui ed allora ecco…ho fotografato Nicolas Cage!

– Cosa sta girando qui in questi giorni?

Nicolas Cage sta girando qui un action movie (top secret…;).

– Insomma grandi star hollywodiane qui… ce ne dice altre?

Beh a proposito di 007 non solo Connery, ma anche Paul Newman e Arnold Schwarzenegger si sono concessi il piacere di una lussuosa suite nell’Hotel. Colossal del calibro di “Inferno di Cristallo”, “Coraggio… Fatti ammazzare” e “Junior”, hanno avuto il Fairmont come set cinematografico.

Io tra Obama ed Illary Clinton

FAIRMONTMa attraversando la galleria con incorniciate le fotografie dei più illustri personaggi della politica internazionale non potevo che soffermarmi davanti ai protagonisti della scena attuale della Casa Bianca, con il Presidente Obama e la prima candidata donna alle presidenziali Illary Clinton… E mi rendo conto che la notorietà degli ospiti non è data solo alle star del cinema. Sono tante le celebrità che hanno soggiornato qui nel corso degli anni. I quadri testimoniano che la storia del Fairmont Hotel è intrisa di arte, teatro, cinema musica oltre alla politica che vede, come già citato, anche i Kennedy… Tra gli ospiti illustri figurano infatti Monet, Noel Coward, il fotografo Yousuf Karsh, Winston Churchill,  Truman Capote, Frank Sinatra, Katharine Graham, Yoko Ono e John Lennon.

FAIRMONT
Incorniciate locandine dei film, tra cui Vertigo, girati al Fairmont di San Francisco.

Chiedo a Paul Tormey se lui è nato in questa città. No, è di Boston. Lavora per questo brand da molti anni e dirige questo di San Francisco da diverso tempo, per cui gli chiedo: – Ma qual’è la vera connotazione di questo Fairmont oltre la storia?

Questo è, e deve rimanere, un punto di riferimento per l’ospitalità negli Stati Uniti. Ha una vocazione internazionale. Noi accogliamo ospiti da tutto il mondo.

In genere quanti giorni si trattengono i vostri ospiti? Come media di soggiorno non superano il 2,75, quindi quasi tre giorni. Ma chiaramente è una media, quindi alcuni soggiorni sono anche per lunghi periodi…  Siamo sempre pieni al 85% che è una media molto alta.

Qual’è il core business dell’hotel? Mah dipende, comunque abbiamo tantissimi matrimoni, di tutte le religioni. Abbiamo 7 persone fisse che lavorano per l’organizzazione wedding. Ma chiaramente l’ITC è importante perché molte società, tra quelle più famose al mondo della Silicon Valley, organizzano qui eventi. Una di queste ha anche riservato in esclusiva tutto l’hotel…!

Ed il suo obiettivo? Essere sempre competitivi. Crescere ogni giorno. Continuare ad avere un’accoglienza al massimo livello della professionalità ma “friendly”. Inoltre voglio costruire altre 45 stanze.

E’ difficile dirigere questo Hotel? No, it’s a big fun! (No, è un gran divertimento!). Si apre in una risata coinvolgente.

Ci sono richieste impossibili che non riuscite ad esaudire? Qual’è la caratteristica del vostro ospite ideale? Non esistono per noi “richieste impossibili”. E non abbiamo nessuna preclusione o preferenza per i nostri ospiti. L’unica necessità è la disponibilità economica… (appoggia la sua mano sul portafoglio mostrando il “verdone” come per dire che è sempre il dollaro che comanda…).

Il Benvenuto al FAIRMONT FAIRMONTCi salutiamo e torno nella mia stanza dove trovo un benvenuto con una bella bottiglia di champagne. L’immensa finestra che affaccia sulla città è un’immagine che andrebbe assaporata pian piano. Mi guardo intorno ed ogni particolare dell’arredo mi colpisce per un dettaglio. Merita molto di più delle ore fugaci tra una visita ed un’intervista.

FAIRMONT
Io e l’editore MyWhere seduti sul divano della stanza del Fairmont davanti alla vista mozzafiato di una delle due finestre della suite.

Ma scegliamo di immortalare questo momento, così io e l’editore di MyWhere, prima di sorseggiare lo champagne, ci facciamo fare uno scatto davanti a questa vista che, a 360 gradi, ci mostra il golfo dall’isola di Alcatraz alle torri e grattacieli che adagiati su tutta la collina di Nob Hill ci mostrano lo splendore della città.

Qui sembra davvero di essere in un film hollywoodiano!

Ad ogni modo solo l’hotel richiederebbe tempo per visitarlo tutto. Ma la prima curiosità è che qui al Fairmont di San Francisco il Roof garden non è all’ultimo piano ma al primo! Ma com’è possibile questo? In una città con i pendii stratosferici come quelli di San Francisco, e governando l’hotel dall’alto di una collina, tutto questo è semplice da intuire. Allora una visita anche al Rooftop che si apre su una grande terrazza dalle aiuole fiorite e fontana centrale va fatta, magari anche per adagiarsi sulla panchina e leggere i quotidiani che parlano delle elezioni americane. Sì è divertente scambiare anche un parere tra i vari sostenitori dei due candidati. Qui s’incontrano diverse persone in un momento di relax, o durante il break che spezza il ritmo organizzativo di un meeting, o di una pausa romantica per godere magari dell’intimità di una luna di miele. Il Rooftop è tra i due palazzi del complesso dell’Hotel, cioè tra il main building e la torre e vi si accede da due diverse entrate.

Rooftop Fairmont

Qui si respira proprio l’aria del mare per il golfo non distante, ed in lontananza si può udire sempre il ritmo frenetico delle macchine o delle varie sirene. Siamo in America, e, benché questa città abbia un aspetto più “europeggiante” di altre, il feeling ed il sound USA è ovunque intorno a noi.

Negli ultimi giorni spesi in questa magnifica location mi chiedevo se ai miei lettori potesse interessare. E dal momento che lo consiglierei vivamente mi sorge spontanea una domanda: è troppo desiderare di venire qui per qualche giorno in vacanza? E’ solo per chi ama (e può permettersi) il lusso estremo? No, non è così. Ecco come organizzare il vostro viaggio.

Prima di tutto vi consigliamo di consultare le offerte Air France per l’autunno con decine di destinazioni internazionali in offerta a prezzi incredibili.

E poi di navigare nel sito del Fairmont Hotel di San Francisco (che ricordiamo è della catena ACCOR Hotelsper trovare il periodo con le migliori offerte e, vedrete, a meno che non decidiate di partire per le fatidiche date natalizie o di feste varie del fine anno, troverete ottime soluzioni per realizzare un viaggio da sogno.

Io sono partita e voi, che aspettate a farlo?

y2j

Fabiola Cinque

10 Responses to "La storia di San Francisco è qui al Fairmont"

  1. Lamberto Cantoni
    Lamberto   24 Ottobre 2016 at 14:45

    Ahhh San Francisco la città dei fiori. I lov’it. Quanto ti invidio! Ho letto l’intervista al direttore: deve essere un personaggio veramente simpatico. Per fortuna non hai esagerato con la descrizione del food e dei vini (che immagino di prim’ordine) altrimenti l’invidia si sarebbe trasformata in odio. Devo dire che hai scritto un articolo che fa veramente nascere il desiderio di partire.

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   24 Ottobre 2016 at 15:14

      La città dei fiori…In realtà non è sicuramente una città rassicurante per la quantità (immensa) di barboni e mendicanti ovunque, sia nelle vie del centro che fuori le location più rappresentative. Tutti dicono che “non disturbano” ma sicuramente non giova all’immagine della metropoli. Non si riscontra in nessun’altra città americana una densità così cospicua. Dicono perchè il governo di SFO è particolarmente permissivo e garantista…ma se questi sono i risultati, auspico che il nostro paese non prenda questo d’esempio!
      Per il resto sono contenta di aver suscitato una sana invidia…:-) Sappi che noi di MW siamo sempre i benvenuti in California e non solo! Comunque il Direttore del Fairmont sì, è un personaggione di una simpatia coinvolgente, non ho potuto riportare tutta l’intervista perchè l’articolo sarebbe divenuto lunghissimo e poi…si è chiaramente parlato a lungo delle prossime elezioni USA e non so quanto sia trascrivibile….
      Food&wine è vero, sono stati di livello top. Ma era la magia delle grandi finestre con vista e dell’accoglienza “friendly” che hanno fatto davvero la differenza!

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      • Lamberto Cantoni
        Lamberto   24 Ottobre 2016 at 15:24

        Io e i miei amici con i quali ho letto l’artico avremmo gradito il punto di vista sulle elezioni presidenziali l di Mr. Tormey. Sono convinto che ci avrebbe proposto un punto di vista non banale. I barboni rendono struggente San Francisco: tanta bellezza, tanta povertà. Avresti dovuto fare qualche foto. Non per l’estetica ma per ricordare che anche il Paese n.1 al mondo deve fare di più.

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        • Fabiola Cinque
          Fabiola Cinque   24 Ottobre 2016 at 22:47

          In realtà Mr. Torrey, che è infinitamente innamorato dell’Italia, ha detto che non riesce davvero a comprendere il perché il nostro Paese, così ricco di bellezze ed eccellenze in tutti i settori (dal design all’enogastronomia ecc), per non parlare delle bellezze artistiche e paesaggistiche, non riesca ad emergere in nessun modo, ne economicamente, ne politicamente. Invece delle elezioni USA non è minimamente preoccupato per due motivi: 1- perché ha un infinita fiducia negli americanI che non potranno che fare la “scelta giusta”. E 2- qualora dovesse prevalere la candidatura più “azzardata”, alla fin fine non cambierà nulla, come è già successo in precedenza, l’amministrazione degli Stati Uniti, la capacità di collaborazione strategica del governo sarà sempre in grado di adottare strategie unitarie e vincenti…. questa si che è stata una bella lezione di vita, Non credi?

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  2. Antonio Bramclet
    Antonio   24 Ottobre 2016 at 15:16

    Viaggio in Air France, San Francisco, Firemont… Devo dire che l’autrice ha fatto una bella infornata di eccellenze. Le foto dell’articolo però non mettono bene in risalto la bravura di Julia Morgan, l’architetto che nel 1907 creò la struttura dell’edificio. In Europa in quel periodo non mi risulta che ci fossero donne architette così brave da intercettare committenze prestigiose.

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   24 Ottobre 2016 at 23:03

      In realtà Antonio, pur essendo innamorata dell’architettura, (il mio mito indiscusso è Frank Owen Gehry), ed avendo scritto l’articolo dedicato a Zaha Hadid, che mi ha dato la possibilità di ripercorrere anche la storia di figure femminili che si sono affermate nella storia dell’architettura, non conoscevo questa grande architetto del primo novecento. Per sopperire a ciò ho inserito il link di Wikipedia, forse troppo poco e mi scuso per questo. Ma la verità è che il Fairmont di San Francisco è una struttura, anzi un insieme di costruzioni, che meriterebbe pagine e pagine per non parlare delle gallery. La sua storia è ricchissima, e la cartella stampa fornitami aveva un numero infinito di foto bellissime, ma io ho preferito pubblicare quelle fatte da noi, meno professionali e tecnicamente meno perfette, ma più vere, che spero rappresentino le emozioni vissute tra quelle mura. Auguro davvero a tutti i lettori di poterlo visitare con calma per assaporarne tutte le caratteristiche.

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  3. Stefano Maria Pantano
    Stefano Maria Pantano   25 Ottobre 2016 at 19:00

    It’s a pleasure to read of such an exciting experience. A journey through a piece of cinema history and great contraddictions between luxury and poverity, but of course through the greatness of the Country of the American Dream.

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   26 Ottobre 2016 at 00:08

      Yes Stefano, it’s right. It’s a real exciting experience! I’ve enjoyed so much the journey.
      I hope to be able to describe the emotions of a journey into the past, especially in the cinema ….the contradictions peraphs helps to make it even more enigmatic…

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  4. Luciano   25 Ottobre 2016 at 21:36

    Prendo atto di quello che scrive l’autrice sulla cintura di povertà che circonda la pancia della S.Fracisco ricca, magnificamente rappresentata dal Fairmont. Spero di non essere considerato un essere cinico e insensibile se scrivo che il mio ricordo di S.Francisco è del tutto diverso. Ricordo la musica, la gente ospitale, la cultura libera da pregiudizi. Mi spiace solo di non avere approfittato dell’hotel descritto nel bel articolo.

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   25 Ottobre 2016 at 23:47

      Luciano, il tuo ricordo di S.Francisco è simile al mio. non è diverso. L’arte con le innumerevoli gallerie, la musica nei locali, la gente ospitale e la cultura libera da pregiudizi sono assolutamente la stessa città che ho conosciuto io. I barboni ci sono sempre stati, forse è un problema che hanno tentato di arginare a volte. Comunque ti auguro di visitare l’hotel ma soprattutto di tornare nella SFO che hai Conosciuto ed amato.

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