Le Fatiche di Ercole: apertura straordinaria dei cantieri di restauro

Roma, apertura straordinaria del cantiere di restauro della Sala delle Fatiche di Ercole, presso Palazzo Venezia.

Le Fatiche di Ercole: apertura straordinaria dei cantieri di restauro

Sarà possibile, da Sabato 3 settembre 2016 dalle ore 10.00 alle 13.00 visitare il cantiere di restauro della Sala delle Fatiche di Ercole, all’interno del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma.

Una visita eccezionale, che consentirà, grazie ai ponteggi, la visione da vicino del soffitto ligneo e del fregio dipinto che decorano una delle sale più affascinanti di Palazzo Venezia.

Il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Silvano Toti tramite una libera donazione ed è condotto sotto l’egida della direzione scientifica del Polo Museale del Lazio, istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Il progetto riveste grande importanza  rappresentando uno dei primi veri e propri restauri scientifici di Palazzo Venezia. Questo  significa che se da un lato abbiamo un cantiere di restauro, dall’altro abbiamo anche un  vero e proprio centro di ricerca e studio che permetterà di conoscere meglio anche sotto un’analisi più scientifica la fase artistica del Palazzo, studiato fin ad ora più dal punto di vista architettonico.

Il restauro degli affreschi costituisce un tassello fondamentale per la ricostruzione della cultura artistica della Roma Quattrocentesca e forse anche tramite essa, dell’attività del Mantegna nell’Urbe. La Sala delle Fatiche di Ercole è collocata al piano nobile dell’edificio, all’estremità dell’appartamento di Pietro Barbo. In origine, la sala era destinata alla custodia dei paramenti sacri del Pontefice e da lì anche il nome di Sala dei Paramenti. L’odierna definizione si deve al fregio “a fresco” che decora la parte alta delle sue pareti e che ne  illustra in otto riquadri, alcune delle dodici mitiche Fatiche di Ercole, ovvero Ercole e il leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione, Ercole e Gerione, Ercole e il drago Ladone, Ercole e la cerva di Cerinea, Ercole e gli uccelli di Stinfalo ed infine Ercole e il centauro Nesso.

Il ciclo delle Fatiche di Ercole oltre a rappresentare un autentico capolavoro dell’arte cinquecentesca, è altrettanto importante sotto il profilo storico.  Dipinto da un artista ancora anonimo, forse un miniatore della corte pontificia, con tutta probabilità di origine settentrionale ne è stata addirittura ipotizzata l’attribuzione ad Andrea Mantegna da parte di vari studiosi.

L’intervento di restauro è stato affidato a seguito di bando pubblico a L’OFFICINA, Consorzio di restauro e conservazione opere d’arte,  diretto da Paolo Castellani, storico dell’arte del Polo Museale del Lazio, riguarda la disinfezione e disinfestazione della parte lignea del soffitto, la pulitura della parte pittorica, il consolidamento dell’intonaco e della pellicola pittorica, la revisione delle integrazioni delle lacune relative a precedenti interventi di restauro e successive eventuali reintegrazioni. È in atto anche una campagna di indagini diagnostiche e di rilievo grafico delle tecniche di esecuzione delle decorazioni.

La Fondazione Silvano Toti porta avanti da anni l’impegno in campo culturale e scientifico operando per la promozione e la salvaguardia del patrimonio culturale, artistico ed ambientale di tutte le civiltà e allo stesso modo la Fondazione si attiva per il progresso  in  campo sociale e la tutela dei diritti dell’uomo, con particolare riferimento alle categorie più svantaggiate. Tra le attività promosse dalla Fondazione Silvano Toti, si ricorda la realizzazione del Silvano Toti Globe Theatre, il teatro elisabettiano di Villa Borghese donato alla città di Roma, e l’impegno a sostegno delle Società Genextra che opera nel campo della ricerca sulle malattie legate all’invecchiamento e sulla rigenerazione cellulare.

Il Polo Museale del Lazio, istituito nel 2014 nell’ambito della recente riforma del MIBACT e attivo dal 9 marzo del 2015 con la direzione di Edith Gabrielli, ha il compito di gestire gli oltre quaranta luoghi della cultura statali di Roma e del Lazio che gli sono stati assegnati, incluso appunto il complesso di Palazzo Venezia, come pure di coordinare tutti i soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito dei beni culturali sul territorio regionale. In tal senso il rapporto con la Fondazione Toti e questo restauro in particolare assumono un significato rimarchevole. “L’intesa con la Fondazione Toti – spiega il Direttore Edith Gabrielli – sottolinea l’ormai raggiunta maturità del Polo Museale del Lazio e la sua connessa, effettiva capacità di ‘fare sistema’ con la società civile, ai fini di costituire un vero e proprio sistema museale integrato. D’altro canto, essa rappresenta un ulteriore passo in avanti in quel rilancio del Palazzo, per il quale fin dal 2015 è stato elaborato un piano museologico complessivo, d’intesa con l’architetto Sonia Martone, Direttore del Museo”.

INFO: Polo Museale del Lazio, Fondazione Silvano Toti.

L’accesso al cantiere è libero e gratuito fino a esaurimento posti.

Le visite potranno essere prenotate dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00 ai seguenti recapiti telefonici: 06/69994284-283-215

Prossime aperture e visite al cantiere:

sabato 17 settembre, ore 10.00 – 13.00

sabato 8 ottobre, ore 10.00 – 13.00

Daniela Ferro

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