L’uomo classico e Kiton protagonisti in mostra con la storia del marchio partenopeo

PITTI UOMO – L’uomo classico è il protagonista assoluto nell’evento di Pitti91 con una mostra per celebrare la storia del marchio partenopeo Kiton. Ma anche gli altri brand reinterpretano il men’s wear con uno stile più gentleman.

Che nella manifestazione Pitti91 fosse celebrato l’uomo classico ve lo avevamo anticipato anche attraverso le tendenze dei cappelli Doria, azienda che si è presentata quest’anno proprio con la collezione  Back To Classic.

La mostra su Kiton celebra non soltanto il brand italiano fondato nel 1968, e sinonimo dell’uomo classico, ma la storia, umana e professionale, del suo creatore.

Protagonista dell’evento Kiton, curato da Angelo Flaccavento, è stato Ciro Paone, storico fondatore della casa di moda partenopea che rappresenta il meglio della sartoria contemporanea, e al tempo stesso uno degli imprenditori più illuminati della moda italiana. La mostra si intitola “Due o tre cose che so di Ciro” , mira a ritrarre  la testa e il cuore dietro il prodotto eccellente, non il prodotto stesso. La mostra si sviluppa in un percorso sensoriale attraverso sei stanze rappresentanti i punti cardine della sua vita.

Nell’ingresso, costruita sul pavimento la scritta “Lei ha mai visto una valigia muoversi da sola?” la frase che Paone usa per rispondere ai quesiti suoi sui numerosi viaggi che da sempre servono a toccare le cose con mano, a guardarsi negli occhi per la fare la differenza nel dimostrare che il meglio del meglio esiste.

Nella prima stanza è esposta una tavola imbandita che rappresenta la famiglia, la cosa più importante e che viene prima di tutto per l’imprenditore. Secondo Ciro è davanti alla tavole imbandita che si prendono le decisioni importanti e sempre intorno a un tavolo i consigli d’amministrazione. A pari della famiglia considera l’azienda e si rapporto ai dipendenti come a figli fratelli e nipoti.

La seconda è una stanza formata da una cabina rossa all’interno della quale la voce ripete “Il meglio del meglio.. più uno.. più uno.. più uno..” questo è da sempre lo scopo di Kiton, creare il meglio ed aggiungerci sempre qualcosa, andare più in là, cercare quel dettaglio minuscolo che fa percepire la differenza.

L’essenza di Kiton e l’anima di Ciro sono a Napoli, rappresentata  nella terza stanza da un gruppo di cinque modelli in terracotta della Manifattura di Capodimonte e da una Madonna scotchata.

La sartoria è la passione di Paone, conservatore della tradizione sartoriale napoletana per assicurare la sopravvivenza di questa nobile arte. Nella stanza numera quattro sonoo riportati i suoni e gli odori inconfondibili dei luoghi in cui quell’arte prende forma.

Il fondatore della maison è maestro di eccellenza e di eleganza, è all’indossaggio che si deve quest’ultima qualità; infatti l’arte del sarto prende vita quando un capo viene indossato e prende le forme del corpo, forme che sono sempre diverse, trenta giacche identiche saranno sempre differenti su trenta uomini, gli faranno apparire diversi l’uno dall’altro, se stessi. Nella quinta sala sono esposte una serie di giacche blu identiche, ma diverse per taglie e drop.

La qualità è la fissa delle fisse per Ciro e all’interno della mostra è rappresentata da una bandiera italiana realizzata con tessuto Kiton.

Due o tre cose che so di ciro

Kiton rappresenta da sempre l’uomo classico, ed è proprio questo il mood che si respira passeggiando fra i padiglioni espositivi della 91esima edizione di Pitti Uomo. L’abituale e variopinta folla in cerca di attenzioni e fotografi che passeggia nel piazzale centrale delle fiera,   questa volta sembra essere più sobria ed elegante nonostante la comparsa dell’ arancione o del verde sgargiante sui cappotti.

Classic trend Pitti91

All’interno dei padiglioni il guardaroba dell’uomo classico torna alla sicurezza del buon gusto di un tempo, adattandola ai canoni estetici e funzionali contemporanei, a prevalere il prossimo inverno saranno le fantasie a quadri che rendono l’abito sempr elegante ma un po’ più vivace.

Lardini si muove fra tipiche fantasie inglesi e dettagli ricercati ma senza eccessi, le varie fantasie riescono ad essere combinate sullo stesso outfit per merito delle stesse nounces. Le tonalità calde riprese dalla campagna inglese autunnale sono composte dalle varie sfumature di marrone andando dal beige al bordaux, per avvolgere colo puri com il blu, il rosso e l’arancio.

LuBiaM presenta due collezioni, una LBM1911, che è la linea un po’ più casual nella quale le giacche sono completamente decostruite e sfoderate e di conseguenza estremamente confortevoli; i fili di diverse dimensioni che muovono le trame fanno sì che la parola chiave per questa collezione sia movimento . I tessuti sono caldi, morbidi al tatto e assolutamente leggeri e portabili. Per quanto riguarda i colori si alternano tinte calde di ispirazione seventies e nuance più fredde in un mix di tinte naturali che esaltano il movimento delle fibre e dei tessuti.

La seconda collezione presentata a Pitti  è Luigi Bianchi Mantova che punta all’eccellenza e all’esclusività, più legata al mondo del formale, una abito perfetto per le occasioni business o eleganti , ma non un vero classico poiché è una proposta di ricerca e innovazione, dove le fantasie sono più soft, tutte tono su tono. Una proposta non solo rivolta a chi ama l’uomo classico ma soprattutto a chi vuole reinterpretare lo stile con un tocco innovativo.

Espositori Classic trend Pitti91

Elena Silei

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